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Ho visto la serie di Gianluca Tavarelli del 2023 su Prime video tutta d'un fiato, senza riuscire a fermarmi anche per la vicinanza affettiva con Anversa, città in cui sono stato più volte per lavoro di ricerca medica e che conosco benissimo. Basato su una storia vera, l'Ocean's Eleven organizzato da una banda italiana, descrive, in maniera molto romanzata, il furto "del secolo" ai danni del World Diamond Center organizzato nella notte di San Valentino del 2003 da Leonardo Notarbartolo, il Lupin italiano che per tale reato ha scontato la sua pena. Ancora oggi la polizia non si sa spiegare come la banda abbia fatto ad entrare nel caveau e ad impadronirsi di una tale massa di diamanti, che peraltro non sono mai stati ritrovati. Straordinario il cast, da Kim Rossi Stuart (non si capisce perchè continui a parlare bisbigliando anche in maniera fastidiosa) ad Anna Foglietta e Gianmarco Tognazzi. Un brivido di nostalgia vedere mostri sacri come Rupert Everett e Malcom McDowell (Arancia meccanica ,1971) che hanno fatto la storia del cinema. Eccezionale il personaggio del detective belga, Mertens (come il calciatore del Napoli), capace di immedesimarsi nella parte di Ginko, lo spietato ispettore dei fumetti delle sorelle Giussani alla continua ricerca di Diabolik, Leonardo Notarbartolo appunto, che alla fine, nella finzione scenica vince la sua battaglia, con mille inganni, e si impadronisce pur temporaneamente dei diamanti che aveva nascosto in una cassetta di sicurezza del caveau. Interessante il continuo ping pong tra "giorni prima del furto" e "giorni dopo il furto" che danno movimento alla narrazione senza infastidire lo spettatore, come spesso avviene nei flashback ripetuti.
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