Yes Day: una coppia di genitori decide di concedere ai tre figli un giorno in cui non potranno dire di no. Sarà l'inizio di un'avventura che porterà la famiglia ad avvicinarsi quanto mai prima.
Yes Day, una commedia familiare che fa della risata il suo catalizzatore di energia.
Yes Day è l’occasione di realizzare quanto sia importante coltivare i rapporti umani, quanto sia necessario allontanarsi dalla tecnologia e riscoprire il valore di un pomeriggio speso per ritrovarsi. Un sì che non significa portare a termine desideri irrealizzabili, piuttosto regalare del “tempo” esclusivo, indipendentemente dall’età di un figlio.
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Yes Day: una coppia di genitori decide di concedere ai tre figli un giorno in cui non potranno dire di no. Sarà l'inizio di un'avventura che porterà la famiglia ad avvicinarsi quanto mai prima.
Yes Day, una commedia familiare che fa della risata il suo catalizzatore di energia.
Yes Day è l’occasione di realizzare quanto sia importante coltivare i rapporti umani, quanto sia necessario allontanarsi dalla tecnologia e riscoprire il valore di un pomeriggio speso per ritrovarsi. Un sì che non significa portare a termine desideri irrealizzabili, piuttosto regalare del “tempo” esclusivo, indipendentemente dall’età di un figlio. Ed è per questa sua trasparenza, questa sua umanità familiare che Yes Day riesce a mettere tutti d’accordo: non ci mostra viaggi oltreoceano, ma un entusiasmo concreto per le piccole cose. La fantasia di un cartoncino colorato che divide in punti le attività della giornata, un’abbuffata di gelato per colazione, un car-wash estremo, la potenza emozionale di qualcuno che conta i giorni per essere sempre “sì” insieme.
Il regista Miguel Arteta riesce a firmare una commedia divertente e ben calibrata, in grado di far sorridere e proporre un attento ritratto dei tempi a noi più vicini. Certo, Yes Day non è assolutamente un capolavoro imperdibile ma nemmeno vorrebbe esserlo.
Resta un lavoro ben realizzato e senza velleità particolari che, nella sua dimensione di film for family ha qualche buona cartuccia da sparare. Jennifer Garner funziona in un ruolo meno caratteristico rispetto a quelli a cui ci aveva abituati. Il suo viso amichevole e pulito è “invecchiato” come i personaggi che va interpretando ora e l’attrice è brava nel sapersi di volta in volta reinventare per non dover rinunciare a qualche ruolo ma farsi trovare sempre pronta.
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