ap
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domenica 6 febbraio 2022
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film inutile
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Volevamo scampare all'ultima serata di Sanremo. Troviamo su Sky questo film, lo registriamo e alle 21 iniziamo.
l'inizio non male, intrigante, contenti di vedere il supponente dj inndifficoltà.
Poi entra in scena il tenente colonnello ( grado ripetuto continuamente) Foglietta e al momento in cui questo improbabile tenente colonnello incomincia a sostituire le scarpe tacco 12 con gli stivaloni e ad indossare cinturone con pistola sopra l,abito da sera, abbiamo cambiato canale optando per una biografia del 1992 di Chaplin.
spiace per Castellitto e Foglietta entrambi ottimi attori ma qui ridotti a macchiette.
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andrea
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giovedì 30 dicembre 2021
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due stelle al massimo
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Non sono riuscito a non farmi distrarre dall'imbarazzante figura del colonnello Foglietta.
Più cercavo di entrare nel film, più appariva lei a ricordarmi che era tutta una finzione e domani non avevo il latte per la colazione.
Terribile veramente.
Bella la trama, poco altro.
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patry58
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giovedì 30 dicembre 2021
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il talento (inesistente) del calabrone
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Non so perché m''imbarco nella visione di questi pseudo thriller italiani sapendo già in partenza a cosa andrò incontro. Gli italiani fanno ottimi film d''amore, drammatici, comici. Ma sono totalmente incapaci di fare thriller credibili. E questo non è certo l''eccezione che conferma la regola. Castellitto non è affatto credibile nella parte del terrorista bombarolo, con il suo fare radical chic. È come al solito serioso, autocompiaciuto ed egoriferito. È grottesco nella parte dell''uomo disperato che cerca vendetta e ascolto. La Foglietta raggiunge vette inarrivabili di comicità involontaria. Abitino rosso scollato, cinturone e anfibi. Ma perché le donne poliziotte non possono avere la divisa e magari essere bruttine? Perché quest''ostentazione di sex appeal in un ruolo che non ne richiedeva? Perché la donna anche affermata in attività di tipo "maschili" e pericolose deve sempre mostrare tette e gambe? Al di là di questo, non è proprio tagliata per la parte, rende l''idea di una donna nevrotica, contraddittoria e sostanzialmente "incapace" come l''ha definita il dj.
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Non so perché m''imbarco nella visione di questi pseudo thriller italiani sapendo già in partenza a cosa andrò incontro. Gli italiani fanno ottimi film d''amore, drammatici, comici. Ma sono totalmente incapaci di fare thriller credibili. E questo non è certo l''eccezione che conferma la regola. Castellitto non è affatto credibile nella parte del terrorista bombarolo, con il suo fare radical chic. È come al solito serioso, autocompiaciuto ed egoriferito. È grottesco nella parte dell''uomo disperato che cerca vendetta e ascolto. La Foglietta raggiunge vette inarrivabili di comicità involontaria. Abitino rosso scollato, cinturone e anfibi. Ma perché le donne poliziotte non possono avere la divisa e magari essere bruttine? Perché quest''ostentazione di sex appeal in un ruolo che non ne richiedeva? Perché la donna anche affermata in attività di tipo "maschili" e pericolose deve sempre mostrare tette e gambe? Al di là di questo, non è proprio tagliata per la parte, rende l''idea di una donna nevrotica, contraddittoria e sostanzialmente "incapace" come l''ha definita il dj. Stendiamo un velo anche su quest''ultimo perché è riuscito in un sol colpo a non essere credibile come attore e anche come dj. Un dj del genere andrebbe bene agli insonni perché farebbe più effetto di 10 gocce di Lexotan. La morale finale direi scontata e banale, buttata lì senza un vero approfondimento psicologico. Insomma, un film pessimo che non consiglierei a nessuno. Quasi offensivo per chi questi problemi li ha vissuti davvero. P. S. La storia del calabrone è una fake, il calabrone vola perché è strutturato per farlo, come da logica.
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giulia tenea
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lunedì 27 dicembre 2021
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il trailer più interessante del film
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Un film dal finale deludente. Alcuni attori dalla recitazione livello quinta elementare. peccato perché il l trailer era interessante. Il film secondo me si è perso molto lungo la trama.
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simobirilli
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mercoledì 8 dicembre 2021
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non fare l''americano se non sei americano
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Idea intressante, sviluppo pessimo. Recitazione ostentata ed esagerata (Castellitto però si salva): lei che indossa la pistola, il DJ che si arrabbia e lei che ci litiga con la pistola, etc.. Due esempi di molteplici. Le vere domande poi sono: "Perchè c'è una Panda all'ultimo piano?" e "Perchè lui deve simulare di guidare per le vie di Milano?" Colpo di scena forzato, sforzato e inutile!!
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manuel95
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mercoledì 22 settembre 2021
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molto bello
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Premetto che non sono fan dei film italiani, se ne guardo uno è solamente perché mi ispira e questo film mi ispirava un sacco, scrivo proprio durante i titoli di coda, dopo aver guardato le recensioni ingiuste fatte dai "recensori" (1,5/5 rolling stone, davvero? Chissà che filmoni vedi allora) il film per quanto sembri effettivamente a basso budget è davvero un ottimo film, uno di quei film da vedere per curiosità quando non ti aspetti un capolavoro e neanche una ciofeca, il twist finale è una genialata che difficilmente noti durante il film, ma per i più attenti farà dire "oh aspetta allora ho visto bene!" è difficile scrivere qualcosa che non sia spoiler purtroppo perché non ha una trama complessa q
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Premetto che non sono fan dei film italiani, se ne guardo uno è solamente perché mi ispira e questo film mi ispirava un sacco, scrivo proprio durante i titoli di coda, dopo aver guardato le recensioni ingiuste fatte dai "recensori" (1,5/5 rolling stone, davvero? Chissà che filmoni vedi allora) il film per quanto sembri effettivamente a basso budget è davvero un ottimo film, uno di quei film da vedere per curiosità quando non ti aspetti un capolavoro e neanche una ciofeca, il twist finale è una genialata che difficilmente noti durante il film, ma per i più attenti farà dire "oh aspetta allora ho visto bene!" è difficile scrivere qualcosa che non sia spoiler purtroppo perché non ha una trama complessa quindi qualsiasi cosa potrebbe tranquillamente risultare spoiler, il film lo consiglio caldamente, non ascoltate le recensioni, guardatevelo se non siete persone pignole probabilmente non ne sarete delusi
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filippo saccaro
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venerdì 17 settembre 2021
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vorrei ma non riesco
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Sulla carta un progetto affascinante: un thriller dal retrogusto americano, in stile Phone Booth di Joel Schumacher, o Inside Man di Spike Lee, insomma con un pazzoide che minaccia di voler far saltare la città e il ruolo dle negoziatore che viene spartito dal disc jockey/presentatore della trasmissione radiofonica e dal tenente colonnelo dei carabinieri coinvolto nel caso. Quindi grandi potenzialità, sulla carta, per sceneggiatura, regia, interpretazioni degli attori e fotografia.
A conti fatti, purtroppo, di tutto ciò non c'è niente: sceneggiattura e regia, che partono sì da un'idea interessante, affossano il film e lo rendono saltuariamente comico se non ridicolo.
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Sulla carta un progetto affascinante: un thriller dal retrogusto americano, in stile Phone Booth di Joel Schumacher, o Inside Man di Spike Lee, insomma con un pazzoide che minaccia di voler far saltare la città e il ruolo dle negoziatore che viene spartito dal disc jockey/presentatore della trasmissione radiofonica e dal tenente colonnelo dei carabinieri coinvolto nel caso. Quindi grandi potenzialità, sulla carta, per sceneggiatura, regia, interpretazioni degli attori e fotografia.
A conti fatti, purtroppo, di tutto ciò non c'è niente: sceneggiattura e regia, che partono sì da un'idea interessante, affossano il film e lo rendono saltuariamente comico se non ridicolo.
L'interpretazione di Castellitto è sufficiente, perchè si aggrappa alla sua esperienza e al suo talento; Lorenzo Richelmy ne esce col le osse rotte, ma non ne sentiremo la mancanza. Drammatica, invece, Anna Foglietta (che amo), totalmente fuori parte e messa più volte in grave difficoltà (le scene con l'espressione "intensa" restano le peggiori): il paradigma del "vorrei ma non riesco" de Il talento del calabrone, fatta di gesti e linee di dialogo nati per renderla cool ma senza una minima funzionalità nel racconto rendono il suo tenente colonnello dei Carabinieri qualcosa di involontariamente buffo. Indossare una fondina e gli anfibi con l'abito da sera che aveva al galà prima di essere coinvolta nel caso non ha senso alcuno, non cambia le cose e non crea empatia col pubblico. Puntare la pistola in faccia a un civile urlandogli che gli farà "saltare il cervello" (sic) non fa personaggio, ma macchietta americana buttata in mezzo a un film che vorrebbe essere ambientato in Italia.
L'intenzione del regista parrebbe essere quella di presentare qualcosa di divero dal solito, di meno allineato al "solito" prodotto del cinema italiano. Fra l'intenzione e la realtà, però, c'è una terribile distanza: il risultato di questa operazione pare il contrario di quello che voleva disperatamente essere e troppi passaggi de Il talento del calabrone ricordano purtroppo Gli Occhi del Cuore di borisiana memoria. Ma se in Boris la cosa era una parodia, qui si prendono tutti incredibilmente sul serio e ci credono tantissimo.
Il racconto si trascina, tra qualche colpo di scena più o meno banale e una colonna sonora (anch'essa parte integrante del racconto) che vorrebbe essere efficace per le scelte, senza esserlo, fino al redde rationem finale, in cui l'inadeguatezza della Foglietta raggiunge vette epiche.
Stucchevole lo spot pubblicitario per Radio 105, che fa da set per la vicenda fittizia e che appare nei loghi, nelle battute, sui manifesti.
Spiace molto per Castellitto, un grande attore. Il resto è proprio da dimenticare.
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claudio serangeli
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martedì 17 agosto 2021
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ma la foglietta cosa fa...
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Dopo un inizio roboante (primi 5/6 minuti) il film scade in forma graduale ma sempre più veloce. Un brutto colpo glielo da la Foglietta, assolutamente fuori ruolo, (qual'è l'inverso di "fisique du rol"?) indossa gli anfibi e si mette a tracolla del abito da sera rosso e abbondantemente scollato una fondina con la pistola. Chissà mai perchè, uno si chiede ma ovvio, per l'ultima scena, a parte che per minacciare con una recitazione da teatrino del doposcuola il DJ di "fargli saltare il cervello". Credo che, oltre al fatto che mai un Carabiniere farebbe una cosa del genere (certamente non in una redazione) non fa paura neppure all' orso Yoghi.
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Dopo un inizio roboante (primi 5/6 minuti) il film scade in forma graduale ma sempre più veloce. Un brutto colpo glielo da la Foglietta, assolutamente fuori ruolo, (qual'è l'inverso di "fisique du rol"?) indossa gli anfibi e si mette a tracolla del abito da sera rosso e abbondantemente scollato una fondina con la pistola. Chissà mai perchè, uno si chiede ma ovvio, per l'ultima scena, a parte che per minacciare con una recitazione da teatrino del doposcuola il DJ di "fargli saltare il cervello". Credo che, oltre al fatto che mai un Carabiniere farebbe una cosa del genere (certamente non in una redazione) non fa paura neppure all' orso Yoghi. Insomma tutta la recitazione è inverosimile fra filmetto italiano e cadute in pose americane, che però non vanno bene qui da noi. Inoltre ci sono una serie di incongruenze complete. Ad un certo punto il Tenete Colonnello Foglietta si guarda in giro con aria fra lo stupito e il furbetto/pensoso e dice "cercate "Calabrone", sarà la svolta ma non si capisce a lei da dove sia venuta l'intuizione se non dalla battuta sul copione. E poi il Prof di FIsica, informatico eccelso, hacher, capace di utilizzare un sistema supersegreto sviluppato da NSA e Mossad per colpire una cantrale Iraniana, musicista di tal talento da possedere un Guarnieri, ()probabilmente anche oro alle olimpiadi in tre o quattro discipline diverse) appare realmente poco credibile, a parte la eccelsa recitazione di Castellitto che creo potrebbe recitare anche un Cinepanettone e risultare credibile!
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enrico
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mercoledì 9 giugno 2021
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ma cosa avete visto ?
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Ok, non abbiamo più i registi, gli sceneggiatori e gli attori di una volta, bisogna accontentarsi, ma apprezzare un film così.... imbarazzante è troppo, paragonare Castellitto a Michael Douglas di "un giorno di ordinaria follia" è quasi un sacrilegio. Prima gli italiani, ma fino a un certo punto
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mae
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lunedì 17 maggio 2021
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il talento di castellitto che "vola" sopra tutti
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Ne "Il talento del calabrone" Sergio Castellitto è Carlo, un uomo che ha perso prima il figlio e poi la moglie.
Non ha più nulla, se non i ricordi e un ultimo obiettivo: uccidersi facendo esplodere una bomba che porta con sé.
Ma prima "ingaggia" un duello con il giovane Dj Steph.
L'osannato giovane arrogante Dj Steph che ha molti fans e una buona dose di egocentrismo, re indiscusso della radio da cui trasmette musica, in pochi minuti viene ridimensionato da Carlo che in qualche modo lo riporta con i piedi per terra, cominciando a chiamarlo con il suo vero nome, Stefano, ad imporgli le sue regole senza che possano essere trasgredite, a indire un gioco con lo stesso pubblico di Steph sul riconoscere cosa rappresenta il pezzo di legno sulla foto che ha inviato.
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Ne "Il talento del calabrone" Sergio Castellitto è Carlo, un uomo che ha perso prima il figlio e poi la moglie.
Non ha più nulla, se non i ricordi e un ultimo obiettivo: uccidersi facendo esplodere una bomba che porta con sé.
Ma prima "ingaggia" un duello con il giovane Dj Steph.
L'osannato giovane arrogante Dj Steph che ha molti fans e una buona dose di egocentrismo, re indiscusso della radio da cui trasmette musica, in pochi minuti viene ridimensionato da Carlo che in qualche modo lo riporta con i piedi per terra, cominciando a chiamarlo con il suo vero nome, Stefano, ad imporgli le sue regole senza che possano essere trasgredite, a indire un gioco con lo stesso pubblico di Steph sul riconoscere cosa rappresenta il pezzo di legno sulla foto che ha inviato.
Carlo si impadronisce del "mondo" di Steph e lo domina.
E in qualche modo la vendetta di Carlo è compiuta perché il vero volto del giovane Dj viene scoperto e reso pubblico anche ai suoi molti fans.
Sergio Castellitto domina il film con il suo modo di fare pacato, tranquillo.
Il personaggio di Carlo è l'unico, per me, ad essere più delineato, ad avere più personalità, rispetto agli altri personaggi che sembrano essere incolori.
Se ci fosse stata una maggiore caratterizzazione dei personaggi, in particolare del Tenente Colonnello interpretato da Anna Foglietta, il film avrebbe avuto una marcia in più.
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