speedhoven
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giovedì 26 maggio 2016
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un ottimo adattamento da videogioco a film
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Premetto che sono un grande fan di Blizzard e da sempre appassionato della saga di Warcraft. Ho visto il film alla prima di Londra e secondo me è riuscito perfettamente e rappresenta con grande precisione non solo gli eventi avvenuti nel gioco (Warcraft: Orcs & Humans del 1994, non World of Warcraft!), ma anche i personaggi e le ambientazioni. Chi lo critica è perché o non conosce la storia originale o si aspettava un film di World of Warcraft con personaggi del calibro di Illidan e Arthas... quelli arriveranno nei sequel! La storia si svolge infatti circa 35 anni prima degli eventi "attuali" del gioco, e racconta del primo contatto tra Orchi e Umani.
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Premetto che sono un grande fan di Blizzard e da sempre appassionato della saga di Warcraft. Ho visto il film alla prima di Londra e secondo me è riuscito perfettamente e rappresenta con grande precisione non solo gli eventi avvenuti nel gioco (Warcraft: Orcs & Humans del 1994, non World of Warcraft!), ma anche i personaggi e le ambientazioni. Chi lo critica è perché o non conosce la storia originale o si aspettava un film di World of Warcraft con personaggi del calibro di Illidan e Arthas... quelli arriveranno nei sequel! La storia si svolge infatti circa 35 anni prima degli eventi "attuali" del gioco, e racconta del primo contatto tra Orchi e Umani. Ovviamente sono state cambiate alcune piccole cose rispetto alla storia originale, ma questo accade in tutti i film.
Parlando della qualità del film, si vede che è stato realizzato con passione. Il regista Duncan Jones, che già ci aveva regalato i due ottimi Moon e Source Code e che ora si sta preparando per girare Mute, è un giocatore incallito e conosce molto bene la saga di Warcraft. Chi meglio di lui poteva girare un film tratto dai suoi giochi preferiti? Ma non è solo lui a conoscere bene il gioco, infatti tra il cast ci sono altri videogiocatori come Robert Kazinsky (per lui Warcraft è una droga e ha giocato per anni diverse ore al giorno, ancora oggi fa parte di una delle migliori gilde del mondo) e il responsabile degli effetti speciali Bill Westenhofer. E a proposito di effetti speciali, qui ci vuole un Oscar, probabilmente siamo di fronte al miglior motion capture della storia del cinema. Molti fan avrebbero preferito gli Orchi "veri" (attori con le maschere come nella trilogia del Signore degli Anelli), ma in tal caso sarebbero stati anonimi e poco espressivi. Col motion capture invece sembrano persone vere, con le loro emozioni, pur risultando estremamente realistici e dettagliti.
Sulla storia non ho nulla da dire: è quella del videogioco, che già conoscevo prima di vedere il film, con qualche piccola modifica. Forse la trama potrebbe risultare un po' confusa a chi non ha mai giocato, ma è normale vista la quantità di eventi e personaggi che caratterizzano la saga di Warcraft (oltre ai videogiochi ci sono una quarantina di libri e altrettanti fumetti, fate voi!). Un po' come se uno si mette a guardare il Trono di Spade senza mai aver letto i libri: è charo che all'inizio farà fatica a capire cosa succede e chi sono tutti questi personaggi. La differenza è che la storia che c'è dietro a Warcraft è probabilmente 20 volte più ampia e complicata di quella del Trono di Spade e anche del Signore degli Anelli, ci sono così tante cose che nessuno la conosce tutta, forse nemmeno chi lavora per Blizzard! Nel film ovviamente viene narrato solo l'inizio, che non rappresenta neanche l'1% di tutto quello che succede tra libri e giochi, quindi è probabile che verranno realizzati dei sequel. Per raccontare tutta la storia però non basterebbe una trilogia, ci vorrebbero almeno 10 film, senza contare i prequel (nei libri sono narrati eventi che risalgono anche a 10000 anni prima degli eventi del film e del gioco).
In generale comunque consiglio questo film anche ai non videogiocatori e a chi non ha mai sentito parlare di Warcraft, si tratta pur sempre di un ottimo fantasy. C'è però una differenza con gli altri pilastri del genere: non è il solito film "Umani buoni contro Orchi cattivi", ma ogni fazione ha il suo perché e le sue ragioni. Ci sono Umani buoni e Umani cattivi, Orchi buoni e Orchi cattivi, ed è così anche nel gioco. Qualcuno potrebbe criticare la storia d'amore tra un'Orchessa (in realtà mezza Orchessa) e un Umano definendola il solito cliché di Hollywood, ma in realtà è presente anche nel gioco, anche se non esattamente tra gli stessi personaggi (nella storia originale Garona non si innamora di Anduin Lothar come nel film, ma di Medivh).
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[+] ho sbagliato a cliccare, ma concordo: grande film!
(di d_artagnan)
[ - ] ho sbagliato a cliccare, ma concordo: grande film!
[+] uno dei migliori film di sempre
(di pastore 2.0)
[ - ] uno dei migliori film di sempre
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prini
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giovedì 2 giugno 2016
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un film per tutti, non solo per fan della saga.
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In molti sostengono che i film basati su videogiochi siano destinati a toppare. Ma questa volta bisognerà ricredersi, perché in Warcraft la regia è stata prudente e gli errori visti in film analoghi sono stati evitati. Il risultato finale è che le due orette di film scorrono gradevolissime ed a fine proiezione la voglia di saperne ancora su questo nuovo mondo fantasy è tanta.
Il regista Duncan Jones è riuscito nell'ardua impresa di proporre un film adatto a tutti, anche a chi non si è mai avvicinato prima a questa saga. La storia dei due popoli viene spiegata in maniera piuttosto semplice, spianando bene la strada a possibili sequel.
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In molti sostengono che i film basati su videogiochi siano destinati a toppare. Ma questa volta bisognerà ricredersi, perché in Warcraft la regia è stata prudente e gli errori visti in film analoghi sono stati evitati. Il risultato finale è che le due orette di film scorrono gradevolissime ed a fine proiezione la voglia di saperne ancora su questo nuovo mondo fantasy è tanta.
Il regista Duncan Jones è riuscito nell'ardua impresa di proporre un film adatto a tutti, anche a chi non si è mai avvicinato prima a questa saga. La storia dei due popoli viene spiegata in maniera piuttosto semplice, spianando bene la strada a possibili sequel.
Il CGI è il migliore visto finora dai tempi di Avatar (se non addirittura migliore) e la musica è ottima e perfettamente azzeccata.
La saga ha le potenzialità di diventare il nuovo fantasy di riferimento dopo il Signore degli anelli e lo Hobbit, perché di sorta non gli manca nulla: c'è guerra, magia, tante storie, vari popoli e creature che si diversificano da quelle tradizionali a cui si è abituati a vedere.
L'unica pecca del film è che qua e là si percepisce che qualche scena è stata tagliata. Difatti ben 40 minuti di Warcraft sono stati tagliati, come ha dichiarato lo stesso regista (visibili in futuro in DVD).
In conclusione, Warcraft L'Inizio raggiunge il suo intento di farci ambientare ad Azeroth.
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baldox
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venerdì 3 giugno 2016
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ben oltre le aspettative
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Quando si parla di opere cinematografiche derivate dal mondo videoludico c'è sempre paura che si tratti di un qualcosa di mediocre e rivolto ai solo fan. Per 'Warcraft - L'inizio' di certo non è così. Pur non conoscendo quasi affatto la vicenda di cui si narra, come il sottoscritto, è facile esserne completamente coinvolti, con il risultato che le due ore di proiezione volino. Un grande merito va al comparto tecnico; la colonna sonora è lodevole, le scenografie riempiono gli occhi e la regia sfrutta al meglio le tecniche moderne per raccontare una storia fantasy nella sua massima epicità. Altro punto a favore è dato dalla trama, decisamente interessante e che allude ad un universo dall'immensa estensione, di cui c'è stato narrato un solo frammento.
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Quando si parla di opere cinematografiche derivate dal mondo videoludico c'è sempre paura che si tratti di un qualcosa di mediocre e rivolto ai solo fan. Per 'Warcraft - L'inizio' di certo non è così. Pur non conoscendo quasi affatto la vicenda di cui si narra, come il sottoscritto, è facile esserne completamente coinvolti, con il risultato che le due ore di proiezione volino. Un grande merito va al comparto tecnico; la colonna sonora è lodevole, le scenografie riempiono gli occhi e la regia sfrutta al meglio le tecniche moderne per raccontare una storia fantasy nella sua massima epicità. Altro punto a favore è dato dalla trama, decisamente interessante e che allude ad un universo dall'immensa estensione, di cui c'è stato narrato un solo frammento. Gli attori che danno vita ai personaggi reggono bene, e tra tutti qualcuno riesce anche a creare una leggera empatia. Il ritmo del film è decisamente veloce, e questo, che da un lato è positivo, porta inevitabilmente ad un lato negativo: nonostante si parli di guerre, pace, morte e speranza, il film non riesce a raggiungere la parte emotiva dello spettatore. La CGI è massiccia e molto accesa, genericamente molto ben realizzata ed innestata con successo all'interno delle scene (salvo qualche elemento, come l'illuminazione degli occhi dei personaggi che lanciano magie, che sa decisamente di finto, anche se non fastidioso).
In sostanza si tratta di un film capace di intrattenere e che lascia nello spettatore la speranza che la saga continui. Film ben riuscito quindi, ben oltre le mie aspettative iniziali.
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bntc7
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venerdì 3 giugno 2016
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ottimo punto di partenza
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Premetto che non ho mai giocato a Warcraft, ma essendo un videogiocatore lo conosco e conosco la Blizzard, per me una delle più grandi e talentuose software house esistenti, tanto da creare un universo talmente enorme, diversificato, pieno di personaggi, mondi, storie e quant'altro, vantando milioni di fan e giocatori in tutto il globo. La grandezza di quello che sono riusciti a creare viene raccontata anche su libri e fumetti, arrivando oggi (dopo quasi 6 anni) anche al cinema. Guardando la complessità di questo mondo per i neofiti, me compreso, capire tutto quello che gira attorno al film ovviamente è difficile, ma le vicende che vengono narrate nel film a mio parere sono comprensibilissime per chiunque sia capace d'intendere e di volere.
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Premetto che non ho mai giocato a Warcraft, ma essendo un videogiocatore lo conosco e conosco la Blizzard, per me una delle più grandi e talentuose software house esistenti, tanto da creare un universo talmente enorme, diversificato, pieno di personaggi, mondi, storie e quant'altro, vantando milioni di fan e giocatori in tutto il globo. La grandezza di quello che sono riusciti a creare viene raccontata anche su libri e fumetti, arrivando oggi (dopo quasi 6 anni) anche al cinema. Guardando la complessità di questo mondo per i neofiti, me compreso, capire tutto quello che gira attorno al film ovviamente è difficile, ma le vicende che vengono narrate nel film a mio parere sono comprensibilissime per chiunque sia capace d'intendere e di volere. Giustamente ci sono dei cambiamenti fatti alla storia originale, ma che sostanzialmente non cambia più di tanto (almeno cosi ho letto da siti esperti). Ci sono trame secondarie che restano in sospeso, chiaramente tutte cose che vedremo nei sequel (speriamo, perché a me onestamente il film è piaciuto parecchio e rimanere così non lo tollererei). E' impossibile far rientrare anni e anni di storie in due ore di film, come è impossibile spiegare tutti i personaggi presenti, che secondo me è anche bello questo, il mistero di non sapere (magari per adesso) quello che è successo prima, i loro legami. Non è scritto da nessun parte che si debba spiegare per forza tutto, specialmente se già si parla di una trilogia. Considerando che alla fine film viene la voglia di sapere cosa succederà e ne vorresti ancora, questa cosa con me ha funzionato. E' chiaro che c'è un fan service spregiudicato, easter egg molteplici che i fan apprezzeranno sicuramente e che farà maggiormente apprezzare il film. La storia resta, ripeto, comunque comprensibile per tutti, con vari colpi di scena (forse leggermente intuibili, ma accettabili). Dal punto di vista tecnico siamo veramente al MASSIMO, credetemi, tutto il mondo fantasy ipercolorato di Blizzard è reso magnificamente, paesaggi bellissimi, foreste verdissime, elfi, nani, grifoni, castelli, (quasi) tutto creato da una CGI maestosa, e gli orchi, giuro, sono veramente incredibili! Devo dare un punto in più a questi ultimi, perché sono resi in maniera perfetta, motion capture assurdo, i volti sono di un'espressività stupenda. Credetemi, il livello dei dettagli è bellissimo e maniacale! Ci si affeziona da entrambe le fazioni (o parti di esse), ma per me la storia "orchesca" è quella più affascinate. Le battaglie sono ben coreografie e quasi mai confusionarie. Il cast è azzeccato e i personaggi ben interpretati, Travis Fimmel una spanna sopra per gli "umani". Musiche ottime. Non mancano momenti drammatici e divertenti (questi ultimi pochi). Posso dire che come inizio non c'è male, mi è piaciuto moltissimo, e poter continuare ad approfondire questo mondo, questi personaggi e le loro storie è una cosa che spero possa accadere in futuro con prossimi film (botteghino permettendo). Non capisco tutta la melma che gli è stata buttata addosso dalla critica, che ovviamente non sapeva minimamente di cosa si stesse parlando e cosa stesse guardando! Il mio consiglio è quello di vederlo, rimarrete incantati da questo mondo e dai loro personaggi, magari comincerete a giocare al videogame di Blizzard, chi lo sa, in ogni caso, speriamo che si possa espandere ulteriormente questo mondo sul grande schermo, perché come inizio non ci possiamo veramente lamentare! Buona visone!
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laurence316
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venerdì 24 agosto 2018
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il fondo del barile del fantasy cinematografico
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Potrebbe lasciare sorpresi che il regista di due piccole gemme come Moon (2009) e Source Code (2011), si sia imbarcato in quest'impresa non proprio brillante. Ed è, difatti, sorprendente, e non in senso positivo. Ma, a quanto sembra, la sua voglia di adattare il materiale d'origine (ovverosia uno dei più celebri se non il più celebre videogioco online multiplayer), era talmente forte da portarlo a compiere questo clamoroso passo falso.
Contribuendo a portare sullo schermo un materiale palesemente poco adatto al trasferimento (e, difatti, nella prima parte, probabilmente la peggiore, il film procede a tappe forzate mischiando un’infinità di personaggi e località dai nomi facili oggetto d’ironia, senza approfondire alcunché, mantenendosi sempre su una suprema superficialità oltreché perennemente sull’orlo del ridicolo involontario).
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Potrebbe lasciare sorpresi che il regista di due piccole gemme come Moon (2009) e Source Code (2011), si sia imbarcato in quest'impresa non proprio brillante. Ed è, difatti, sorprendente, e non in senso positivo. Ma, a quanto sembra, la sua voglia di adattare il materiale d'origine (ovverosia uno dei più celebri se non il più celebre videogioco online multiplayer), era talmente forte da portarlo a compiere questo clamoroso passo falso.
Contribuendo a portare sullo schermo un materiale palesemente poco adatto al trasferimento (e, difatti, nella prima parte, probabilmente la peggiore, il film procede a tappe forzate mischiando un’infinità di personaggi e località dai nomi facili oggetto d’ironia, senza approfondire alcunché, mantenendosi sempre su una suprema superficialità oltreché perennemente sull’orlo del ridicolo involontario).
Scritto dal regista con Levitt, Warcraft – L’inizio non è solo assolutamente anti-epico e piuttosto piatto, ma anche confusionario e, a tratti, troppo affrettato (tanto che eventuali neofiti avranno serie difficoltà a comprendere da dove derivino certe svolte narrative, sempre che abbiano voglia di farlo, s’intende, e che non sia già invece sopraggiunta la noia).
Come se non bastasse, personaggi umani (ben poco memorabili) e personaggi ricreati in motion capture o totalmente in digitale (ancor meno memorabili) non si amalgamano bene, la computer-graphic (non sempre eccelsa) è onnipresente in ogni inquadratura fino alla saturazione, ed infine il film non concede nemmeno allo spettatore la grazia di un finale degno di questo nome.
Al contrario, lascia un’infinità di trame del tutto senza soluzione ed anzi ne avvia un’ulteriore che si potrebbe definire di stampo biblico (Mosè?).
In tutto questo, appare arduo rintracciare degli elementi effettivamente positivi all’interno della narrazione, e difficile non giudicare il film uno dei peggiori fantasy che abbiano mai raggiunto gli schermi cinematografici.
Costato la spropositata cifra di 160 milioni di dollari (che ci si domanda dove siano andati a finire, visto il deludente risultato finale, anche e soprattutto per quanto concerne la CGI), il film ne incassa 433 al box-office. Non un tremendo insuccesso, ma nemmeno un risultato all’altezza delle aspettative. Pertanto, risulta improbabile la produzione di un sequel e, di conseguenza, anche la chiusura delle numerose trame e sottotrame lasciate aperte dal film.
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ilovecinema0.0
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domenica 5 giugno 2016
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il blockbuster del nuovo millennio
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Warcraft è ambientato in un mondo fantasy plasmato dall'omonimo gioco del 1994 ed è ricco di effetti speciali e personaggi fantastici tra cui orchi,cavalieri e stregoni. Tutto ciò rende impossibile che lo spettaotre non rimanga stupito da cosi tanta magnificenza. Grande cura è stata data a ogni singolo personaggio che recita a dovere la propria parte. Il film è stato girato accuratamente, gli eventi si susseguono rapidamete evitando ogni forma di noia o di distrazione. Per un film fantasy di questo tipo gli effeti speciali risultano indispensabili ,e in questo film sono tra i piu belli e avanzati mai visti. Grazie a questi si sono potute creare ambientazioni mozzafiato e personaggi fantastici che appaiono quasi reali sepppur molto diastanti dala realtà.
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Warcraft è ambientato in un mondo fantasy plasmato dall'omonimo gioco del 1994 ed è ricco di effetti speciali e personaggi fantastici tra cui orchi,cavalieri e stregoni. Tutto ciò rende impossibile che lo spettaotre non rimanga stupito da cosi tanta magnificenza. Grande cura è stata data a ogni singolo personaggio che recita a dovere la propria parte. Il film è stato girato accuratamente, gli eventi si susseguono rapidamete evitando ogni forma di noia o di distrazione. Per un film fantasy di questo tipo gli effeti speciali risultano indispensabili ,e in questo film sono tra i piu belli e avanzati mai visti. Grazie a questi si sono potute creare ambientazioni mozzafiato e personaggi fantastici che appaiono quasi reali sepppur molto diastanti dala realtà.
Leggendo le recennsioni della critica americana rimango stupito sul come un film del genere sia stato cosi pesantemente stroncato. Il film negli USA sarà rilasciato giorno 10 giugno e spero riceva il successo meritato, così da garantire a tutti gli amanti del genere una sega fantasy degna di essere ricordata.
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domenica 5 giugno 2016
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il blockbuster del nuovo millennio
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WarCraft è ambientato in un mondo fantasy plasmato dall'omonimo gioco del 1994 ed è ricco di effetti speciali e personaggi fantastici tra cui orchi,cavalieri e stregoni. Tutto ciò rende impossibile che lo spettaotre non rimanga stupito da cosi tanta magnificenza. Grande cura è stata data a ogni singolo personaggio che recita a dovere la propria parte. Il film è stato girato accuratamente, gli eventi si susseguono rapidamete evitando ogni forma di noia o di distrazione. Per un film fantasy di questo tipo gli effeti speciali risultano indispensabili ,e in questo film sono tra i piu belli e avanzati mai visti. Grazie a questi si sono potute creare ambientazioni mozzafiato e personaggi fantastici che appaiono quasi reali sepppur molto diastanti dala realtà.
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WarCraft è ambientato in un mondo fantasy plasmato dall'omonimo gioco del 1994 ed è ricco di effetti speciali e personaggi fantastici tra cui orchi,cavalieri e stregoni. Tutto ciò rende impossibile che lo spettaotre non rimanga stupito da cosi tanta magnificenza. Grande cura è stata data a ogni singolo personaggio che recita a dovere la propria parte. Il film è stato girato accuratamente, gli eventi si susseguono rapidamete evitando ogni forma di noia o di distrazione. Per un film fantasy di questo tipo gli effeti speciali risultano indispensabili ,e in questo film sono tra i piu belli e avanzati mai visti. Grazie a questi si sono potute creare ambientazioni mozzafiato e personaggi fantastici che appaiono quasi reali sepppur molto diastanti dala realtà.
Leggendo le recennsioni della critica americana rimango stupito sul come un film del genere sia stato cosi pesantemente stroncato. Il film negli USA sarà rilasciato giorno 10 giugno e spero riceva il successo meritato, così da garantire a tutti gli amanti del genere una sega fantasy degna di essere ricordata.
In complesso: PROMOSSO A PIENI VOTI
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parieaa
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mercoledì 6 luglio 2016
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ignorate i critici
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Con questo primo film di una futura (speriamo) trilogia Azerothiana il regista Duncan Jones, non aveva un compito per nulla facile, ossia trasporre un videogioco fantasy in un film completamente fantasy, perchè se da una parte bisogna dire che di questi tempi questo genere non se la passa di certo male, con GOT su tutti, ma è anche vero che di solito i film\serie che siamo abituati a vedere di fantastico puro hanno ben poco, tendendo invece a rimanere il più realistici possibile. Warcraft invece punta su tuttaltro, e punta sulla magia nel senso più stretto possibile: il realismo è del tutto accantonato per lasciare il posto ad incantesimi e magie a tutto spiano, ad una CGI molto buona ed innovativa ed in utima analisi ad un mondo che di terrestre non ha nulla di nulla.
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Con questo primo film di una futura (speriamo) trilogia Azerothiana il regista Duncan Jones, non aveva un compito per nulla facile, ossia trasporre un videogioco fantasy in un film completamente fantasy, perchè se da una parte bisogna dire che di questi tempi questo genere non se la passa di certo male, con GOT su tutti, ma è anche vero che di solito i film\serie che siamo abituati a vedere di fantastico puro hanno ben poco, tendendo invece a rimanere il più realistici possibile. Warcraft invece punta su tuttaltro, e punta sulla magia nel senso più stretto possibile: il realismo è del tutto accantonato per lasciare il posto ad incantesimi e magie a tutto spiano, ad una CGI molto buona ed innovativa ed in utima analisi ad un mondo che di terrestre non ha nulla di nulla. Forse è per questo motivo che le inutili cariatidi che si spacciano per critici lo hanno tanto disprezzato: troppo diverso dai più consolidati canoni per poterlo apprezzare sin da subito. Il film in sè non è assolutamente disprezzabile, scorre piacevole, senza troppi intoppi (ma la sceneggiatura avrebbe dovuto essere molto più curata) e la noia non sopraggiunge mai. Detto questo però non mancano le note dolenti, a partire da una troppa scarsa contestualizzazione iniziale (un sacrilego come me ha fatto un po' di fatica a capire il lato "politico" di Azeroth), troppi personaggi non troppo azzeccati (il re umano su tutti non trasmette un minimo di carisma), orchi troppo umanizzati (sia d'aspetto che di carattere) e umani troppo mollaccioni, un villain non all'altezza e un plot non esattamente innovativo. Note positive invece le scenografie, stupefacenti e particolareggiate sino al fanatismo, i costumi (anche se ne avrei voluti di più alla vecchia maniera piuttosto che digitalizzati, tanto che il trucco praticamente non esiste), la renderizzazione degli incantesimi (avevo paura uscissero pacchiani a mal resi), la fotografia e le scene di azione sono epiche il giusto. Pessimo invece lo scontro con il cattivo di turno ed il suo Golem, secondo me la scena peggiore del film. La sequenza finale però lascia buoni presentimenti. Insomma, spero molto in un seguito, a dispetto dei gufi e del disastroso risultato al bottheghino USA. Il pubblico sembra aver comunque gradito.
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vapor
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venerdì 10 giugno 2016
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la magia di duncan jones
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L'ultimo film di Duncan Jones va oltre le aspettative e riesce a divertire ed impressionare sia nella forma che nella sostanza. Pur trattandosi di un genere ultimamente molto inflazionato, questo fantasy è davvero ricco degli elementi che rendono più nobili questi racconti. La storia è basata su un gioco fantasy molto celebre il che poteva renderlo un prodotto di nicchia, per soli appassionati, ma il regista sviluppa molto bene l'atmosfera epica facendo evolvere la struttura della saga in una storia complessa e profonda. Bisogna ammettere che, conoscendo i suoi precedenti film, non c'erano dubbi sul fatto che anche in questo film Jones avrebbe stupito; soltanto il fatto di affrontare generi comunque tematiche così diverse fra loro è un po' spiazzante, ma vanno considerati gli elementi in comune che è possibile ritrovare fra un'opera e l'altra.
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L'ultimo film di Duncan Jones va oltre le aspettative e riesce a divertire ed impressionare sia nella forma che nella sostanza. Pur trattandosi di un genere ultimamente molto inflazionato, questo fantasy è davvero ricco degli elementi che rendono più nobili questi racconti. La storia è basata su un gioco fantasy molto celebre il che poteva renderlo un prodotto di nicchia, per soli appassionati, ma il regista sviluppa molto bene l'atmosfera epica facendo evolvere la struttura della saga in una storia complessa e profonda. Bisogna ammettere che, conoscendo i suoi precedenti film, non c'erano dubbi sul fatto che anche in questo film Jones avrebbe stupito; soltanto il fatto di affrontare generi comunque tematiche così diverse fra loro è un po' spiazzante, ma vanno considerati gli elementi in comune che è possibile ritrovare fra un'opera e l'altra. Anzitutto la dimensione esistenziale, anche se in forme diverse, è la cornice sia di Moon che di Source Code; non quella metafisica e nemmeno trascendente, ma la pura e semplice "esistenza", nel senso ad litteram che aveva presso gli antichi questa parola: la condizione di un uomo che sta letteralmente fuori dalla Vita. Questa condizione non si sovrappone a quella di sopravvivenza; anzi le due si confrontano e piuttosto si escludono a vicenda, come se per superare l'esistenza fosse quasi necessario morire a questa Vita. Ciò è rappresentato bene in Moon, dove il replicante/clone non esiste che per scopi a lui estranei, mentre in Source Code il corpo e la mente di un individuo sono come piattaforme di una tecnologia che supera le barriere del Tempo. In entrambe i casi la morte viene come una liberazione. Si potrebbe dire che il regista esprima la sua personale religiosità attraverso i suoi film, che tendono in un modo o nell'altro ad un ideale di "perfettibilità" dell'essere umano (in questo senso accostabile ad Aronofsky). Inoltre questa logica in divenire sembra possedere un suo ritmo, come un ciclo naturale; infatti da un'atmosfera più fredda e materica come quella di Moon, passiamo alla dimensione extracorporea e paradossale di Source Code, per poi ritrovarsi nel mondo completamente immaginario e dominato dalla Magia di Warcraft. Ciò che domina sono il fascino del primitivo e del selvaggio, ma allo stesso tempo i personaggi sono percorsi da sentimenti forti e nobili, hanno ideali elevati, conoscono il rispetto e celebrano la tradizione. I valori che si trasmettono superano le apparenze e fanno presagire una società del futuro, più evoluta e saggia. In questo senso si può nelle opere di Jones, in senso dialettico, osservare un movimento che va dalla realtà all'ideale e poi ancora alla realtà, come un moto ondoso di flusso e riflusso che lentamente avanza verso una riflessione più pura della struttura della vita. Il prossimo progetto di Duncan Jones, che pare si chiamerà "Mute", sembra essere teso verso un futurismo più spinto per quanto riguarda l'estetica, ma forse sarà rivolto al tema più delicato ed essenziale dell'amore. Chissà dove ci condurrà con quest'opera il regista, se in un mondo visionario e nichilista alla blade runner o se in una metropoli distopica e iper-poetica a cui Berlino già assomiglia.
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doyle
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martedì 7 giugno 2016
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warcarft buon la prima
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Warcraft L'iinizio apre la saga cinematografica di warcraft, famoso videogioco la cui storia è a dir poco spettacolare ed elaborata..l' obiettivo del film era quindi quello di non deludere i fan e di introdurre al mondo di warcraft quelli che non avevano mai giocato. Obiettivo raggiunto : il film coinvolge ad un ritmo sostenuto e spiega sempre in sequenza molto veloce la storia, il mondo e le razze. Ovviamente non spiega l'intero universo fantasy e la qualità del film, a livello di spettacolarità ed epicità, è al di sotto di un fantasy quale "Il signore degli anelli"... ma va considerato che è il primo di una saga e che quindi non poteva riuscire a fare entrambe le cose.
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Warcraft L'iinizio apre la saga cinematografica di warcraft, famoso videogioco la cui storia è a dir poco spettacolare ed elaborata..l' obiettivo del film era quindi quello di non deludere i fan e di introdurre al mondo di warcraft quelli che non avevano mai giocato. Obiettivo raggiunto : il film coinvolge ad un ritmo sostenuto e spiega sempre in sequenza molto veloce la storia, il mondo e le razze. Ovviamente non spiega l'intero universo fantasy e la qualità del film, a livello di spettacolarità ed epicità, è al di sotto di un fantasy quale "Il signore degli anelli"... ma va considerato che è il primo di una saga e che quindi non poteva riuscire a fare entrambe le cose.
Parlando del film in se per se si può dire che entusiasma e tiene alta l'attenzione attraverso una buona sceneggiatura, effetti di qualità ma SOPRATTUTTO ad un carico emotivo notevole. Infatti Warcraft,(che non è per niente un film per bambini) si fa carico di ideali espressi nei dialoghi e nelle scene talvolta dirette e forse un pò cruente(ma questo è soggettivo). Il Vil che è il male in se per se, può essere interpretato metaforicamente come la brama di potere all'interno della società odierna che ha come prezzo la disarmonia con le persone che ci circondano.
I personaggi del film sono fantastici, ben descitti e interpretati da attori ben scelti per i vari ruoli.
L'unica pecca a mio avviso nel film è il montaggio: ci sono sequenze non tanto chiare che spezzano un pò il ritmo del film.
Voto 4
Spero che la recensione sia di gradimento e uitle per chi non ha visto il film
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