f2ilbardo
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venerdì 29 luglio 2016
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finalmente!
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Per quanto mi riguarda, il migliore Star Trek della nuova timeline di JJ Abrams. Dopo due film con personaggi stereotipati come macchiette, trame tanto contorte quanto insulse, un sacco di azione senza senso, citazioni copia-incollate dai film precedenti in modo bieco e toni epici talmente forzati da far ridere, questo film è stato una ventata di aria fresca.
I personaggi rompono le loro maschere per prendere forma in dialoghi che li rendono più profondi ed interessanti, sopratutto viene ristabilito il rapporto tra i tre protagonisti Kirk - Spock - McCoy in modo intelligente e ben fatto. Le dinamiche all'interno della storia non sono più banali. Questo è il primo film di Star Trek del nuovo corso dove ogni personaggio fa il suo lavoro e collabora unendo le competenze per superare il problema, in stile Star Trek, come un vero equipaggio.
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Per quanto mi riguarda, il migliore Star Trek della nuova timeline di JJ Abrams. Dopo due film con personaggi stereotipati come macchiette, trame tanto contorte quanto insulse, un sacco di azione senza senso, citazioni copia-incollate dai film precedenti in modo bieco e toni epici talmente forzati da far ridere, questo film è stato una ventata di aria fresca.
I personaggi rompono le loro maschere per prendere forma in dialoghi che li rendono più profondi ed interessanti, sopratutto viene ristabilito il rapporto tra i tre protagonisti Kirk - Spock - McCoy in modo intelligente e ben fatto. Le dinamiche all'interno della storia non sono più banali. Questo è il primo film di Star Trek del nuovo corso dove ogni personaggio fa il suo lavoro e collabora unendo le competenze per superare il problema, in stile Star Trek, come un vero equipaggio. La storia è semplice, senza colpi di scena, ma solida e ben scritta, senza plot holes come i due precedenti film. Il nemico pur avendo la più classica delle motivazioni è mille volte più interessante narrativamente dei due precedenti. Le scene d'azione sono coerenti alla storia, addirittura vengono richiamati elementi che erano penosamente fuori posto nei film precedenti (come Sabotage) e vengono inserite in modo coerente all'interno della storia. Le citazioni ci sono ma sono inserite in modo meno fastidioso e esagerato, con solo qualche sottigliezza qua e là inserita per far sorridere i fan. Infine, forse la cosa più importante, ci voleva Simon Pegg come sceneggiatore per avere finalmente un film di Star Trek che non fosse solo e semplicemente d'azione ma avesse un messaggio e delle tematiche etiche e morali dietro ai vari conflitti, come Star Trek è sempre stato. Alleluja.
Onestamente, non è un film perfetto ma gli do voto pieno perché è un lampo di speranza inattesa per il franchise. Fino all'ultimo film abbiamo osservato Star Trek trasformarsi in un clone di Guerre Stellari mentre ora, finalmente, torna ad essere Star Trek. Se amate Star Trek andate a vederlo tranquillamente. Vi sembrerà di essere tornati indietro alla original series.
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jaylee
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lunedì 25 luglio 2016
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spazio, ultima frontiera (davvero?)
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… e via, verso nessun Uomo è mai giunto prima. Terzo episodio di una delle franchise più iconiche della storia della fantascienza dopo la rivitalizzazione operata dal guru del piccolo e grande schermo più in voga degli ultimi 10 anni, ovvero JJ Abrams.
C’è da dire che, nei precedenti episodi, datati 2009 e 2013, il buon JJ era riuscito nell’impresa di rivitalizzare un brand glorioso, ma ormai francamente decotto, con Generazioni Vecchie e Nuove che ormai avevano ben poco da aggiungere alla saga dell’Enteprise: i personaggi della nuova trilogia, pur rimanendo rispettosi della versione originale, avevano avuto nuova linfa e caratterizzazioni in linea coi tempi.
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… e via, verso nessun Uomo è mai giunto prima. Terzo episodio di una delle franchise più iconiche della storia della fantascienza dopo la rivitalizzazione operata dal guru del piccolo e grande schermo più in voga degli ultimi 10 anni, ovvero JJ Abrams.
C’è da dire che, nei precedenti episodi, datati 2009 e 2013, il buon JJ era riuscito nell’impresa di rivitalizzare un brand glorioso, ma ormai francamente decotto, con Generazioni Vecchie e Nuove che ormai avevano ben poco da aggiungere alla saga dell’Enteprise: i personaggi della nuova trilogia, pur rimanendo rispettosi della versione originale, avevano avuto nuova linfa e caratterizzazioni in linea coi tempi. Ora, questo terzo episodio, inizia con l'handicap : al timone, non più JJ, passato al Lato Oscuro della Forza (letteralmente , visto che sta dirigendo i grandi rivali di Star Wars), e che qui si limita a produrre, ma il Justin Lin della serie Fast & Furious.
Stavolta Il Comandante Kirk, il suo fido vice Spock, e tutti i vari Scottie, McCoy, Uhura, ecc… dovranno affrontare la minaccia di Krall e il suo sciame di terroristi spaziali che, dotato di una potentissima arma biologica, minaccia la Federazione di riportare l'universo ad uno stato di perenne guerra tra mondi e razze. A rendere il tutto ancora più drammatico per Kirk : Krall riesce non solo a catturare quasi tutto l'equipaggio, ma niente poco di meno che a distruggere l’Enterprise…
Dunque, si chiude (forse) la trilogia, ma come si chiude? Di certo è l'episodio più adrenalinico, ovviamente si vede la mano del nuovo regista, e sono tanti i bei tocchi che strizzano l'occhiolino ai fans, nonché alcuni omaggi a chi non c’è più (come Leonard Nimoy, lo Spock originale) e a chi c’è ancora (tra cui l’outing del Sulu nuovo, chiaro riferimento alla omosessualità mai rivelata del Sulu degli anni ’60).
Altro aspetto che ci è piaciuto molto è lo spazio lasciato ai comprimari dell'equipaggio: e se Kirk (Chris Pine ) è sempre il leader coraggioso (è un po’ impulsivo), stavolta Spock (Zachary Quinto, comunque la star della trilogia, a nostro avviso) duella verbalmente soprattutto con McCoy (un Karl Urban in forma e con le migliori battute del film), cinico e burbero; e allo stesso tempo più spazio per Sulu, Uhura e Scottie, quest’ultimo interpretato da Simon Pegg, non incidentalmente anche co-sceneggiatore, e non incidentalmente alla sua prima sceneggiatura SF dopo tanta commedia. Ultima apparizione , peraltro di Cechov, Anton Yelchin ci ha lasciato quest’anno.
E se i combattimenti nello spazio (impressionante la rappresentazione dello sciame delle navicelle di Krall) e la stessa Yorktown, la città difesa dalla Federazione, sono entrambi superbi, ed è evidente come sia stato accentuato il tono “light” di questa space opera per i neofiti, con rimandi che risuoneranno familiari ai nostalgici con qualche annetto in più (come la scelta di alcune musiche su tutti i Beastie Boys); nonostante tutto questo, il terzo episodio perde qualche colpo rispetto agli altri due, complici un cattivo (Kral/Idris Elba) un po’ troppo abbozzato (peccato , si poteva risolvere meglio) e una trama con poco spessore psicologico.
Si vocifera un quarto episodio, ancora senza L’uomo che aveva rilanciato la serie.Forse, però, a vedere questo Beyond, è tempo che l’Enterprise sfrecci via definitivamente nella leggenda onde evitare quello che era successo con con le precedenti Generarazioni. (www.versionekowalski.it)
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lo facevo meglio io
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sabato 23 luglio 2016
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startrek- the action movie
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Lo premetto, non so nulla, o quasi, di StarTrek (la serie); non mi interessa, non è il mio genere e non mi piace. Non solo: ho scelto di vedere questo film più per accontentare un amico appassionato.
Ed è questo il punto: se persino una come me capisce che di Startrek non c'è più nulla, significa che il problema è grave.
Non si può dire che sia un brutto film, voglio dire, non fosse legato a questo filone potrebbe essere un qualunque action movie (carino) ambientanto nello spazio, il problema insomma sta nel titolo: nell'ambizione di seguire una saga di cui non si vuole rispettare lo spirito.
Quello che mi è rimasto impresso del film sono le sceografie, molto ben riprodotte con il computer; la trama invece è prevedibile e davvero ridotta ai minimi termini perchè si possa definire un film e non un esercizio di stile della computer grafic.
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Lo premetto, non so nulla, o quasi, di StarTrek (la serie); non mi interessa, non è il mio genere e non mi piace. Non solo: ho scelto di vedere questo film più per accontentare un amico appassionato.
Ed è questo il punto: se persino una come me capisce che di Startrek non c'è più nulla, significa che il problema è grave.
Non si può dire che sia un brutto film, voglio dire, non fosse legato a questo filone potrebbe essere un qualunque action movie (carino) ambientanto nello spazio, il problema insomma sta nel titolo: nell'ambizione di seguire una saga di cui non si vuole rispettare lo spirito.
Quello che mi è rimasto impresso del film sono le sceografie, molto ben riprodotte con il computer; la trama invece è prevedibile e davvero ridotta ai minimi termini perchè si possa definire un film e non un esercizio di stile della computer grafic..
Insomma: lo definirei una specie di Mission Impossible interstellare con 2 o 3 "omaggi" per provare ad attaccare goffamente un minimo di senso trekkiano che, almeno per me, sono riusciti per lo più male.
E anche il fil rouge de "l'unione fa la forza" mi sa proprio di stucchevole.
E' come se il film fosse partito dalla fine: dobbiamo fare un action movie, l'ennesimo lo so, dai proviamo a dargli un senso romantico e vestiamolo da Startrek! Come possiamo riuscirci? Ah sì buttiamola sullo spirito di squadra che funziona sempre e poi magari un omaggio a Nimoy, un momento "revival" che faccia sentire che oh! ci teniamo! Ecco fatto: se riusciamo a non renderlo noioso con tantissimi effetti speciali alla fine nessuno starà lì a rompere più di tanto perchè il film non è brutto. Andata.
Ma vabbeh.. cosa ne posso sapere io: a me basta che ci sia John Cho e mi piace tutto.
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