Sieranevada

Acquista su Ibs.it   Dvd Sieranevada   Blu-Ray Sieranevada  
Un film di Cristi Puiu. Con Mimi Branescu, Judith State, Bogdan Dumitrache, Dana Dogaru.
continua»
Titolo originale Sieranevada. Drammatico, Ratings: Kids+13, durata 173 min. - Francia, Romania, Bosnia-Herzegovina 2016. - Parthénos uscita giovedì 8 giugno 2017. MYMONETRO Sieranevada * * * 1/2 - valutazione media: 3,50 su -1 recensioni di critica, pubblico e dizionari. Acquista »
   
   
   

Ritualità e ipocrisia Valutazione 3 stelle su cinque

di vanessa zarastro


Feedback: 34043 | altri commenti e recensioni di vanessa zarastro
lunedì 26 giugno 2017

Sieranevada è un film estenuante per la sua lunghezza, soffocante nel suo essere così claustrofobico, irritante per il peso delle situazioni famigliari, ma molto bello.
La sua durata, infatti, è di quasi tre ore (173 minuti) girate con pochissimi piani sequenza. In effetti, una mezz’ora in meno non avrebbe tolto significato al film anzi, lo avrebbe reso ancora più accettabile.
Siamo a Bucarest subito dopo l’attentato parigino a “Charlie Hebdo” del 7 gennaio 2015, nella casa del vecchio capofamiglia Emil morto da poco. Nella sua famiglia si stanno per svolgere le celebrazioni funebri – la prima delle tre cerimonie in quaranta giorni secondo la tradizione ortodossa - in attesa dell’arrivo del prete per la benedizione.
La casa sembra essere un corridoio tra porte che si aprono e si chiudono continuamente. Lì è piazzata la cinepresa che distribuisce i gruppi mediante la tecnica del long take e cioè di lunghe inquadrature quasi completamente prive di montaggio (famoso fu l’uso del long take lungo le Champs Elysées di Jean Luc Godard in Fino all’ultimo respiro del 1960).
Come tutte quelle mostrate dalla cinematografia romena – l’appartamento è strapieno di oggetti in una sorta di horror vacui e le stanze sono mondi generazionali che svolgono funzioni tematiche: quello dell’infanzia e dell’innocenza, quello dell’adolescenza e della scoperta delle droghe, e poi la stanza della politica, quella della religione e così via. L’unico bagno in fondo al corridoio è sempre occupato. La cucina è il vero cuore della casa, lì si fuma, si discute, si fa della filosofia, si riscalda il latte dei bimbi, si cucina la zuppa e così via.
Lary è il figlio maggiore medico attraverso i cui occhi si osserva e che costituisce un po’ il centro della vicenda. Ci sono sua moglie, sua madre, una sorella minore con marito e un bambino, suo fratello militare. C’è la zia Ofelia, sfuggita dal marito adultero, con i due figli, l’impegnato politicamente che crede nel “complotto dell’11 settembre” e Camelia la giovane sventata che si porta dietro un’amica serba ubriaca e che vomita a più riprese. Ci sono tre amici di famiglia tra cui una signora anziana che crede che il comunismo sia stato, e sia ancora, la soluzione più giusta per tutti i mali e rimpiange i tempi di Ceausescu.
Come in una pièce teatrale ci sono le entrate e le uscite di  scena. La moglie di Lary se e va a fare spesa al supermercato mentre arriva il secondogenito, più tardi arriverà il fedifrago zio Toni che sosterà sul pianerottolo per un po’. A questo punto se ne andrà suo figlio con il quale c’è incompatibilità. Bella è la scena del prete ritardatario con i due chierichetti, con i suoi salmi e benedizioni, che racconta un suo sogno sulla ridiscesa in terra del Messia di sapore bunuelliano.
Un’altra caratteristica del film è la cupezza delle immagini, l’assenza di luce naturale, e la mancanza di spazio; nonostante la famiglia sembrerebbe appartenere a una fascia benestante – due dei maschi sono medici – l’appartamento ha dimensioni modeste e neanche attorno al tavolo c’è sufficiente posto, bisogna quindi alzarsi continuamente dalle sedie per far passare le persone.
Il tempo scorrerà tra gesti inutili – apparecchiare e sparecchiare cose, piatti, scodelle, portare cibo preconfezionato ai vicini e, non ultimo, il giovane cugino deve indossare un vestito benedetto del morto. Prima di tutto ciò è vietato toccare il cibo. Tra tematiche come complotti e comunismo, tra infedeltà sessuali, bugie e consumismi, la ritualità della tradizione è salva e va rispettata!
Cristian Puiu è l’autore de La morte del signor Lazarescu del 2005, uno dei capostipiti della nuova cinematografia rumena, e con Sieranevada ha ottenuto il Gran premio speciale della giuria a Cannes nel 2016.
 

[+] lascia un commento a vanessa zarastro »
Sei d'accordo con la recensione di vanessa zarastro?

Sì, sono d'accordo No, non sono d'accordo
100%
No
0%
Scrivi la tua recensione
Leggi i commenti del pubblico

Ultimi commenti e recensioni di vanessa zarastro:

Vedi tutti i commenti di vanessa zarastro »
Sieranevada | Indice

Recensioni & Opinionisti Articoli & News Multimedia Shop & Showtime
Cannes Film Festival
applausi per di cristi puiu
Immagini
1 | 2 |
Link esterni
Shop
DVD
Uscita nelle sale
giovedì 8 giugno 2017
Scheda | Cast | News | Trailer | Poster | Foto | Frasi | Rassegna Stampa | Pubblico | Forum | Shop |
prossimamente al cinema Film al cinema Novità in dvd Film in tv
Altri prossimamente » Altri film al cinema » Altri film in dvd » Altri film in tv »
home | cinema | database | film | uscite | dvd | tv | box office | prossimamente | colonne sonore | Accedi | trailer | TROVASTREAMING |
Copyright© 2000 - 2024 MYmovies® // Mo-Net All rights reserved. P.IVA: 05056400483 - Licenza Siae n. 2792/I/2742 - credits | contatti | redazione@mymovies.it
Normativa sulla privacy | Termini e condizioni d'uso
pubblicità