bntc7
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venerdì 6 maggio 2016
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fantastico!
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Che gran bel film! Al di là del MCU, il film è proprio bello anche come film a sè stante! Anche non conoscendo i personaggi, alla fine tutti i nodi vengono al pettine, almeno la maggior parte, molti verranno spiegati nei prossimi film, almeno spero! Primo tempo un pò più lento, succedono tante cose, nel secondo il boom, tanti, tantissimi colpi di scena, i pezzi del puzzle vengono uniti e l'azione si fa stupefacente, davvero! Le sequenze di combattimento corpo a corpo sono leggermente confusionarie, ma comunque bellissime, e la parte in aeroporto è incredibile! Tutti bravi, come ormai ci hanno abituati, ma un plauso particolare va alle new entry, Pantera Nera e il "Bimbo-ragno", entrambi capaci di portare novità e vivacità alla pellicola, soprattutto Spider-Man, giovanissimo e con una parl
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Che gran bel film! Al di là del MCU, il film è proprio bello anche come film a sè stante! Anche non conoscendo i personaggi, alla fine tutti i nodi vengono al pettine, almeno la maggior parte, molti verranno spiegati nei prossimi film, almeno spero! Primo tempo un pò più lento, succedono tante cose, nel secondo il boom, tanti, tantissimi colpi di scena, i pezzi del puzzle vengono uniti e l'azione si fa stupefacente, davvero! Le sequenze di combattimento corpo a corpo sono leggermente confusionarie, ma comunque bellissime, e la parte in aeroporto è incredibile! Tutti bravi, come ormai ci hanno abituati, ma un plauso particolare va alle new entry, Pantera Nera e il "Bimbo-ragno", entrambi capaci di portare novità e vivacità alla pellicola, soprattutto Spider-Man, giovanissimo e con una parlantina che neanche Tony Stark sopporta! Un film che comunque merita, anche per chi non è amante dei supereroi, ovviamente per chi non conosce il contesto si perderà tantissime cose, ma il film si lascia seguire fino alla fine, intrattiene a dovere e comunque la trama non è infantile o stupida come molti credono solo perché si tratta di personaggi presi dai fumetti! Vivamente consigliato! Buona visione!
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luca capaccioli
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giovedì 5 maggio 2016
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civil war: da che parte stai?
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A seguito dell'acclamato Captain America: The Winter Soldier, che ha segnato un punto di svolta fondamentale per l'Universo Cinematografico Marvel, i fratelli Antony e Joe Russo tornano in cabina di regia per un sequel del celeberrimo Vendicatore a stelle e strisce, Captain America: Civil War, ispirato all'omonimo crossover del 2006 di Mark Millar e Steve McNiven. La cosa che più colpisce dell'ormai vastissima continuity è il fatto che di film in film si notano ogni volta più collegamenti, come se si stesse assistendo alla visione di un'enorme serie TV, nel senso che è quasi impossibile comprendere appieno gli eventi trattati senza prima conoscere quello che è successo negli episodi precedenti, date le innumerevoli sottotrame che rendono la storia sempre più complessa ed intricata, con delle rivelazioni incredibili che sorprendono lo spettatore; è esattamente quello che succede anche in questo capitolo, che oltre a mostrare Captain America e Iron Man l'uno contro l'altro è indubbiamente un sequel che porta avanti alcune tematiche del precedente lungometraggio e determina l'inizio della cosiddetta Fase 3, che culminerà nel 2018 e 2019 con i due Avengers: Infinity War, diretti sempre dai Russo.
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A seguito dell'acclamato Captain America: The Winter Soldier, che ha segnato un punto di svolta fondamentale per l'Universo Cinematografico Marvel, i fratelli Antony e Joe Russo tornano in cabina di regia per un sequel del celeberrimo Vendicatore a stelle e strisce, Captain America: Civil War, ispirato all'omonimo crossover del 2006 di Mark Millar e Steve McNiven. La cosa che più colpisce dell'ormai vastissima continuity è il fatto che di film in film si notano ogni volta più collegamenti, come se si stesse assistendo alla visione di un'enorme serie TV, nel senso che è quasi impossibile comprendere appieno gli eventi trattati senza prima conoscere quello che è successo negli episodi precedenti, date le innumerevoli sottotrame che rendono la storia sempre più complessa ed intricata, con delle rivelazioni incredibili che sorprendono lo spettatore; è esattamente quello che succede anche in questo capitolo, che oltre a mostrare Captain America e Iron Man l'uno contro l'altro è indubbiamente un sequel che porta avanti alcune tematiche del precedente lungometraggio e determina l'inizio della cosiddetta Fase 3, che culminerà nel 2018 e 2019 con i due Avengers: Infinity War, diretti sempre dai Russo. Dopo aver contribuito a sconfiggere il terribile robot Ultron, salvando l'umanità dall'estinzione, Steve Rogers/Captain America (Chris Evans) guida un nuovo team di Avengers, coi quali continua a combattere minacce di ogni genere per salvare il mondo, finché non vengono coinvolti nell'ennesimo incidente, questa volta a Lagos, causando numerose vittime. È così, quindi, che le forze politiche di tutto il globo chiedono che venga istituito un sistema di registrazione per gli Avengers, in modo che siano sotto controllo, intervenendo solo quando richiesto dal governo. Steve si oppone, convinto che i supereroi debbano operare in completa autonomia e assumersi le responsabilità delle loro azioni, mentre Tony Stark/Iron Man (Robert Downey Jr.), sentendosi in colpa per una serie di errori commessi, come la creazione di Ultron, decide di firmare gli Accordi di Sokovia, mettendosi così al servizio degli enti governativi. Anche gli altri Avengers si trovano in contrasto tra loro, dando vita quindi a due fazioni: alcuni si schierano dalla parte di Captain America e altri da quella di Iron Man, scatenando un colflitto che avrà non poche conseguenze. Intanto, Bucky Barnes/il Soldato d'Inverno (Sebastian Stan) è tornato, ma è ancora instabile mentalmente a causa del suo oscuro passato nelle grinfie dell'Hydra e ha bisogno di Steve ora più che mai.
Se Captain America: The Winter Soldier è considerato un piccolo capolavoro, apprezzato da pubblico e critica, con questo cinecomic i Russo si riconfermano registi assolutamente talentuosi, donandoci un cinecomic che non si limita a raggiungere il livello del suo predecessore, lo supera, e non solo grazie agli strabilianti effetti speciali e alle scene d'azione sempre magistrali, tra le migliori mai viste sul grande schermo. Questa volta, la posta in gioco è ancora più alta e quello che ci viene mostrato è un vero e proprio thriller psicologico con sfumature più dark rispetto ad altri film della saga, nonostante sia presente lo humor tipico del filone Marvel. A differenza di quanto visto in precedenza, il conflitto maggiore non è certo tra eroe e villain, che nel film è lo spietato Barone Zemo (Daniel Bruhl), quanto quello tra gli eroi Avengers stessi, divisi a causa di ideologie che li inducono ad un confronto sia emotivo che fisico, ponendo lo spettatore davanti a una difficile scelta: Captain America o Iron Man? La verità è che vi è torto e ragione da entrambe le parti, per cui non è facile schierarsi né da una parte né dall'altra, il che era proprio l'obbiettivo dei due registi. La sceneggiatura è una delle meglio realizzate in ambito supereroistico, merito del duo Markus-McFeely, che utilizzano numerosi flashback per spiegare meglio alcuni fatti che aiutano a comprendere meglio il film, collegandolo anche ad altre pellicole, e i personaggi sono straordinari e ben approfonditi, comprese le new entry: una menzione d'onore è d'obbligo per T'Challa/Pantera Nera (Chadwick Boseman), dotato di un costume in vibranio e artigli retrattili, a cui vengono riservate sequenze visivamente spettacolari, e soprattutto per Spider-Man (Tom Holland), finalmente inserito all'interno dell'UCM in seguito all'accordo Marvel Studios-Sony Pictures e senza ombra di dubbio la più bella rivelazione del film, nonché la migliore incarnazione dell'Arrampicamuri vista sul grande schermo, che omaggia in tutto e per tutto la sua controparte cartacea, sia per la resa estetica che per le sue battute logorroiche, anche durante la battaglia. Sempre eccellenti i ruoli di Evans, ormai completamente a proprio agio nei panni di leader della squadra, e Downey Jr., che ci offre forse la miglior interpretazione di Iron Man vista finora, e ottimi Ant-Man (Paul Rudd), anch'esso un personaggio ironico e divertente, e Visione (Paul Bettany), del quale si approfondisce meglio il legame con Scarlet Witch (Elizabeth Olsen), che si rivela un personaggio dal potenziale enorme, dal momento che più di una volta le verranno riservate sequenze in cui sfoggia incredibili abilità, e viene ulteriormente ampliato il ruolo di Falcon (Antony Mackie). Uno dei ruoli più importanti, però, è quello del Soldato d'Inverno, del quale vengono mostrate le origini che lo hanno reso un'arma dell'Hydra e viene marcato maggiormente il rapporto tra lui e Cap. Abbastanza riuscita la colonna sonora di Henry Jackman e non manca il divertente cameo di Stan Lee, creatore di molti dei personaggi utilizzati nel film. Vi è, inoltre, il ritorno del ex generale Thaddeus 'Thunderbolt' Ross (William Hurt), divenuto segretario di Stato, visto per l'ultima volta ne L'incredibile Hulk del 2008. In conclusione, nonostante piccole pecche, come un villain abbastanza riuscito ma avente un ruolo fin troppo ristretto e qualche scena che necessitava più approfondimento, Captain America: Civil War si rivela uno dei migliori cinefumetti di tutti i tempi, grazie ad espedienti innovativi e tematiche mature.
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nick16
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mercoledì 4 maggio 2016
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marvel una spanna sopra la dc
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Questo film esce sicuramente vincitore dallo scontro con "Batman V Superman". Quà sicuramente le battaglie non annoiano e anche il conflitto ideologico è reso meglio (come molto altro). Questa premessa era dovuta visto che i due film erano in una competizione molto accesa; tuttavia ora passiamo al film di per sé.
Le due ore e mezza passano lisce e non ci sono punti morti, molto felice che lo scontro è reso bene: non ci sono riappacificazioni fulminee e nessuna delle due squadre è presentata "cattiva", queste erano le mie preoccupazioni e per fortuna non si sono avverate. L'ho trovato nella media della Marvel, che (per quanti difetti possa avere) è una media alta, con i soliti pro e contro: scene d'azione spettacolari e una trama semplice ma ben costruita, purtroppo durante il film si ha l'impressione che ci sia qualcosa di troppo e, allo stesso tempo, qualcosa mancante.
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Questo film esce sicuramente vincitore dallo scontro con "Batman V Superman". Quà sicuramente le battaglie non annoiano e anche il conflitto ideologico è reso meglio (come molto altro). Questa premessa era dovuta visto che i due film erano in una competizione molto accesa; tuttavia ora passiamo al film di per sé.
Le due ore e mezza passano lisce e non ci sono punti morti, molto felice che lo scontro è reso bene: non ci sono riappacificazioni fulminee e nessuna delle due squadre è presentata "cattiva", queste erano le mie preoccupazioni e per fortuna non si sono avverate. L'ho trovato nella media della Marvel, che (per quanti difetti possa avere) è una media alta, con i soliti pro e contro: scene d'azione spettacolari e una trama semplice ma ben costruita, purtroppo durante il film si ha l'impressione che ci sia qualcosa di troppo e, allo stesso tempo, qualcosa mancante. Quest'ultima sensazione può essere spiegata solo in parte (dovete vedere il film) dal fatto che ci siano troppi personaggi e perciò nessuno viene sviluppato molto, persino i principali ne sono affetti; inoltre il film gioca più sulla coppia Steve-Bucky che su quella Cap-Ironman e ogni tanto l'impronta della Disney si sente, soprattutto nei discorsi della prima coppia. Una cosa strana del film è che non c'è un vero villain, quello presente ha pochissimo spazio e carisma, ma ciò risulta essere una carta vincente del film, perchè può far continuare lo scontro fra "buoni" e non ricade nell'errore DC.
Come dicevo prima i personaggi hanno poco spazio e alcuni sembrano buttati lì solo per far numero, si salvano 4/5 personaggi su 12; di sicuro il peggiore è Spider-man (non pensavo di poterlo mai definire così), che, oltre ad avere un impatto nullo nella storia, non ha delle origini nella continuity Marvel bruciando così una carta sempre valida; inoltre sia il costume sia il doppiaggio risultano inadatti all'atmosfera e fastidiosi.
In sintesi è un buon prodotto Marvel, si adatta perfettamente agli ultimi film (dove dell'attrito fra Steve e Stark si notava) e i seguti hanno un buon punto di partenza.
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ashtray_bliss
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giovedì 19 maggio 2016
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scontro tra avengers, tra corruzione e amicizia.
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Premetto di essere di parte non solo perchè adoro (quasi) tutti i film della Marvel, ma perchè ho apprezzato profondamente i franchise su Captain America. Tutti i film di Cap sono, a mio avviso, ottimi ma fortunatamente questo film riesce a superare i suoi predecessori, sopratutto sotto l'aspetto introspettivo e psicologico con i quale vengono definiti i personaggi chiave. In questo capitolo, ricco di metafore e messaggi che si espandono ben oltre l'universo cinecomic della Marvel, viene dato peso e profondità all'aspetto psicologico e famigliare che unisce, e al contempo divide gli Avengers. Emergono cosi ancora di più i legami di amicizia e profonda intesa che permeano le relazioni di Bucky Barnes e Steve Rogers entrambi segnati e divisi dagli orrori della Seconda Guerra Mondiale.
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Premetto di essere di parte non solo perchè adoro (quasi) tutti i film della Marvel, ma perchè ho apprezzato profondamente i franchise su Captain America. Tutti i film di Cap sono, a mio avviso, ottimi ma fortunatamente questo film riesce a superare i suoi predecessori, sopratutto sotto l'aspetto introspettivo e psicologico con i quale vengono definiti i personaggi chiave. In questo capitolo, ricco di metafore e messaggi che si espandono ben oltre l'universo cinecomic della Marvel, viene dato peso e profondità all'aspetto psicologico e famigliare che unisce, e al contempo divide gli Avengers. Emergono cosi ancora di più i legami di amicizia e profonda intesa che permeano le relazioni di Bucky Barnes e Steve Rogers entrambi segnati e divisi dagli orrori della Seconda Guerra Mondiale. Rogers, quindi, non esita a mettersi in gioco e schierarsi dalla parte del suo amico fraterno quando il macchiavellico piano di Baron Zemo riesce a mettere discordia nel gruppo degli Avengers, facendo riemergere spettri dal passato e ferite mai emerginate nel gruppo di super-eroi. Il tutto condito dal fatto che i potenti del mondo vogliono mettere sotto controllo gli Avengers facendogli firmare gli Accordi di Sokovia. A questo punto il gruppo si spacca: chi sta dalla parte di Tony Stark acconsente a porsi dei limiti nelle proprie liberta' d'azione, mentre il Cap e il resto del gruppo si rifiuta di farsi piegare, e comandare, dalle forze politiche mondiali, losche e corrotte.
Qui emerge il primo aspetto interessante del film: Cap da patriotta per eccellenza, che serve ubbidientementeil suo Paese senza porsi troppe domande o scrupoli, si trasforma in un dissidente, in un ribelle che rifiuta di essere 'commissariato' da qualsivoglia potere globale che serve gli interessi politici, e che quindi per definizione è inaffidabile e corrotto. La frattura è notevole tra il passato e il presente di Steve Rogers: un tempo soldato modello, patriotta e disposto a tutto pur di proteggere la libertà nazionale e individuale dal nemico nazista (rappresentato dall'Hydra). Nel presente invece, il Cap si rifuta di tornare ad essere una pedina all'interno di un gioco politico ben più grande di lui, e di servire ciecamente i potenti della terra. La sua scelta è un azione politica di vitale importanza e altamente allegorica.
Un'altra notevole rottura emerge quando rientra in scena il Soldato d'Inverno, questa volta nelle semplici vesti di Bucky Barnes, una delle tante vittime dell'Hydra, un uomo provato e consumato da anni di torture, modifiche genetiche e lavaggio del cervello da parte del nemico, che si ritroverà coinvolto in un attentato terroristico col quale non ha nulla a che fare. Rogers decide dapprima di dargli la caccia, ma una volta compreso che il suo vero amico è innocente non esita a schierarsi dalla sua parte e proteggerlo.
A questo punto si assiste ad una e propria evoluzione del personaggio: Steve Rogers sceglie coscientemente di oltrepassare il limite tra Vendicatore e Vigilante, passando ad essere considerato lui stesso un fuorilegge, un fuggitivo, il nemico numero uno della sicurezza mondiale. Rogers non esita a sacrificare la sua posizione odierna, a scontrarsi con i suoi amici, con la sua nuova 'famiglia' pur di stare dalla parte di chi non ha potuto salvare, ne aiutare per ben 70 anni.
Il legame di profonda amicizia, solidarietà e comprensione tra Bucky e Steve e infatti al centro della storia, e senza capire quella non si comprendono le dinamiche e le scelte del protagonista; Steve si è sempre sentito in colpa per non aver salvato Bucky e per non averlo aiutato una volta divenuto il Soldato d'Inverno. Questa volta, la sua unica chance di rimediare è sfidare il mondo pur di dimostrare l'innocenza del suo amico e riconsolidare il legame tra loro.
Dalla pellicola però non mancano di certo i riferimenti, più che attuali, sulla politica odierna, sulla piaga del terrorismo, e sull'inaffidabilità dell'Intelligence mentre il leit motif 'non puoi fidarti di nessuno tranne che di te stesso' riemerge preponderante come nel precedente capitolo The Winter Soldier.
Dal punto di vista narrativo assistiamo ad una progressiva escalation emotiva che fa tornare i nodi al pettine mentre unisce e fa scontrare i capisaldi degli Avengers tra loro, mentre l'anello mancante (o la pietra dello scandalo se preferite), ancora una volta sarà l'enigmatico personaggio di Bucky.
Le scene di azione non mancano e non deludono, divertono e assicurano uno spettacolo mozzafiato, carico di adrenalina e tensione (su tutte spicca la scena di battaglia in aeroporto). Viene un po' meno la vena humoristica, il che è un importante passo avanti, perchè regala un taglio più maturo e realistico al film. Ovviamente non mancano, come già detto, i picchi emotivi, le scene cariche di pathos e drammaticità che rendono i personaggi del cinecomic incredibilmente realistici e verosimili, nel modo di agire e di pensare. Gli scontri ovviamente apportano una frattura (presumibilmente) incolmabile tra Iron Man e Cap dove ognuno ha le sue ragioni da difendere, i propri scheletri del passato da sopprimere e le proprie colpe con le quali convivere.
Questo è stato anche l'aspetto che ho apprezzato maggiormente del film: la profonda caratterizzazione psicologica, dove ognuno è un eroe ma anche un villain al tempo stesso. Nessuno è innocente, nessuno è bianco o nero. I personaggi sono complessi, intricati, ognuno è spinto da valori morali e da obiettivi diversi che difendono con tenacia e determinazione. Questa profonda divisione tra Stark e Cap li porteranno ad una drammatica battaglia finale che lascia parecchi interrogativi aperti sul futuro di Steve e degli Avengers e sul ruolo che assumeranno Bucky e Sam.
La vera rivelazione del film sono comunque, e indiscutibilmente, Black Panther e Spiderman. Il primo, apre la strada al'omonimo standalone che uscira tra due anni, e probabilmente la sua trama si legerà anche al finale di Civil War. Il secondo, è un vero spasso perchè finalmente Peter Parker viene presentato come un qualsiasi ragazzino ed è interpretato da un incredibilmente talentuoso, e giovanissimo lui stesso, Tom Holland. Due personaggi che vengono ben presentati e ben delineati, i quali faranno parlare di se' nei prossimi franchise in programazione.
In definitiva, si tratta di un ottimo cinecomix, uno dei migliori della Marvel e uno dei miei preferiti di sempre (divoro cinecomix da una vita!) sia dal punto di vista visivo e tecnico (ottimi gli effetti speciali, la fotografia e la regia) sia dal punto di vista dei contenuti introspettivi e psicologici e dei legami che emergono o si dissolvono tra i vari personaggi. Momenti di azione, tensione, climax emotivo, battute e humor (misurato e bilanciato) ne fanno un capolavoro del genere che intrattiene e resta impresso tanto dai fan (dei comics e delle trasposizioni cinematografiche) quanto dai profani.
10/10, Imperdibile!
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xawfire
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domenica 15 maggio 2016
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ok, peró siamo sempre li
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Captain America Civil War DOVEVA essere ottimo, DOVEVA mostrare i muscoli alla concorrenza DC e DOVEVA sfondare il botteghino. Alla fine gli incassi parlano chiaro e il film ad oggi si è dimostrato un successo, ma ben lontano dall'essere un capolavoro. Partiamo dalle cose positive: Civil War è una pellicola che presenta una trama accettabile, una recitazione di livello, dei dialoghi ben scritti (per la maggior parte) e soprattutto un cast stellare. A parte il ritorno di quasi tutti gli Avangers, le nuove entrate (Spider Man, Ant Man, Black Panter) si presentano in maniera sublime, risultando subito carismatiche e credibili. Il più grande pregio del film, a parte le solite ottime scene d'azione, è sicuramente quello di essere riuscito a dare il giusto peso ad ogni suo personaggio, seppur concentrandosi leggermente di più (ovviamente) sul capitano e su Iron Man.
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Captain America Civil War DOVEVA essere ottimo, DOVEVA mostrare i muscoli alla concorrenza DC e DOVEVA sfondare il botteghino. Alla fine gli incassi parlano chiaro e il film ad oggi si è dimostrato un successo, ma ben lontano dall'essere un capolavoro. Partiamo dalle cose positive: Civil War è una pellicola che presenta una trama accettabile, una recitazione di livello, dei dialoghi ben scritti (per la maggior parte) e soprattutto un cast stellare. A parte il ritorno di quasi tutti gli Avangers, le nuove entrate (Spider Man, Ant Man, Black Panter) si presentano in maniera sublime, risultando subito carismatiche e credibili. Il più grande pregio del film, a parte le solite ottime scene d'azione, è sicuramente quello di essere riuscito a dare il giusto peso ad ogni suo personaggio, seppur concentrandosi leggermente di più (ovviamente) sul capitano e su Iron Man. In questo tripudio di complimenti, nulla sembrerebbe essere sfuggito ai registi A. & J. Russo, e invece il film casca in continuazione nel solito problema che caratterizza i film Marvel: ogni momento di tensione, ogni combattimento, ogni scena drammatica sembra sentire l'obbligo di strapparti una risata. La poca maturità del film penalizza fortemente l'esperienza nello spettatore che ha più di 12 anni, ma non solo, Civil War non riesce mai ad essere coraggioso. Tutti nel film sono perdonabili, capibili, tutti sono vittime, anche chi per vendetta uccide centinaia di persone. In Civil War non c'è spazio per la morte di un personaggio, non c'è spazio per la cattiveria o la crudeltà, tutto si risolve sempre per il meglio e tutti alla fine in qualche modo ne escono vincitori. La prevedibilità condanna la Marvel al solito film "buono" ma che mai da l'impressione di poter superare le vette dei capolavori del genere (il Cavaliere Oscuro per citarne uno). Andate comunque a vederlo, è un film che permette alla Marvel di vincere la sfida estiva con la DC, aspettando ad Agosto Suicide Squad.
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parieaa
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sabato 11 giugno 2016
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i russo non sbagliano
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Adesso abbiamo le prove che, comunque vada, gli Avengers saranno in buone mani, a meno di clamorose cadute di stile dei registi. Il film risulta godibile e a tratti davvero ben fatto e avvicente, con tanto di colpetto di scena finale, aspetto di solito trascurato nel genere in questione. Verboso al punto (quasi) giusto, con solo qualche concetto rimarcato fin troppe volte e alcune sequenze di dialoghi troppo lunghe (i Russo non sono Tarantino). Ottime le new entry Bruhl (sprecato un po però nel finale), ancora di più Boseman (completamente calato nel suo personaggio, che offre un punto di vista nuovo nel mondo dei cinecomic, molto più animistico e quasi zen), ma anche Holland fa la sua porca figura (peraltro a quanto mi si dice è la versione cinematografica più fedele ai fumetti, cosa che di solito penalizza nella trasposizione).
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Adesso abbiamo le prove che, comunque vada, gli Avengers saranno in buone mani, a meno di clamorose cadute di stile dei registi. Il film risulta godibile e a tratti davvero ben fatto e avvicente, con tanto di colpetto di scena finale, aspetto di solito trascurato nel genere in questione. Verboso al punto (quasi) giusto, con solo qualche concetto rimarcato fin troppe volte e alcune sequenze di dialoghi troppo lunghe (i Russo non sono Tarantino). Ottime le new entry Bruhl (sprecato un po però nel finale), ancora di più Boseman (completamente calato nel suo personaggio, che offre un punto di vista nuovo nel mondo dei cinecomic, molto più animistico e quasi zen), ma anche Holland fa la sua porca figura (peraltro a quanto mi si dice è la versione cinematografica più fedele ai fumetti, cosa che di solito penalizza nella trasposizione). Freeman invece risulta un po' sprecato e amiguo (però magari è una cosa voluta, non so). Il resto del cast già lo si conosce e nessuno finisce mai per stonare, nonostante vi siano davvero tantissimi personaggi (penso sia una sottospecie di record).Le scene d'azione (non tante in realtà) sono fresche e mai stancanti, ma quella dell'aereoporto forse l'avrei preferita più spaccona, mentre la lotta finale è di gran lunga la mia preferita. L'umorismo Marvel non guasta mai. Con buona pace dei fanatici DC, il Cap vince di gran lunga questo round contro BVS (Affleck farà sicuramente meglio, così come credo Ayer). Unica pecca che comincia a farsi sempre più grave e cronica, è l'immobilità della storia stessa: la situazione finale è praticamente la stessa di quella iniziale, cosa che alla lunga (ma forse nemmeno troppo alla lunga) sicuramente stancherà un po' tutti. Si richiede molto più coraggio in futuro, a partire dal prossimo film degli Avengers, per non far esaurire prima del tempo il filone pecuniariamente più ricco di sempre al cinema (cosa che sarebbe assai sciocca a mio parere). Con questo non voglio affatto sostenere che i Cinecomic non siano (chi più, chi meno) in costante miglioramento, ma questa staticità di base credo che si rivelerà il vero tallone d'Achille del genere.
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doyle
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venerdì 13 maggio 2016
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ottimo intrattenimento
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No spoiler. Captain America: civil war è a mio avviso un ottimo film...I fratelli Russo hanno trovato un ottimo equilibrio in tutti gli aspetti del film: è al punto giusto serio nel presentare la situazione di un imminente guerra civile, ma non rende troppo pesante la situazione allietandoci con divertendi gag e situazioni comiche che però non vengono spinte all'esagerazione diventando ridicole, le scene d'azione sono tante quanto quelle dialogate, e i stessi personaggi vengono approfonditi in modo da farceli apprezzare non solo per le scene d'azione(come è purtoppo avvenuto per thor in Avengers: Age of Ultron ) ma anche per le loro cratteristiche e ideali.
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No spoiler. Captain America: civil war è a mio avviso un ottimo film...I fratelli Russo hanno trovato un ottimo equilibrio in tutti gli aspetti del film: è al punto giusto serio nel presentare la situazione di un imminente guerra civile, ma non rende troppo pesante la situazione allietandoci con divertendi gag e situazioni comiche che però non vengono spinte all'esagerazione diventando ridicole, le scene d'azione sono tante quanto quelle dialogate, e i stessi personaggi vengono approfonditi in modo da farceli apprezzare non solo per le scene d'azione(come è purtoppo avvenuto per thor in Avengers: Age of Ultron ) ma anche per le loro cratteristiche e ideali.
La prima parte del film potrebbe risultare un pò lenta in quanto in essa si svolgono i fatti scatenanti,che sono veramente molti, della guerra civile, ma non risulta noiosa. La seconda parte è invece molto dinamica con un maggiore uso di effetti speciali, e un maggior numero di combattimenti.
Il voto esatto sarebbe 3,5 ma non potendo ho preferito mettere un 4 invece che un 3.
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mickey97
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mercoledì 11 maggio 2016
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promosso! ma non è il miglior film della marvel
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Captain America ha fatto ritorno ma ritroviamo anche Iron Man, la vedova nera, Falcon, War Machine con a fianco le new entry Ant-Man, Black Panter e Spiderman. Queste ultime si sono rivelate una vera e propria sorpresa dopo che hanno dato ampiamente il loro contributo alla vicenda grazie allo spazio concessogli, di fatto Spiderman non compare solo per pochi minuti e diviene alla fine una presenza rilevante ai fini della battaglia, stessa cosa dicasi per Ant-Man, personaggio a dir poco singolare che in questa pellicola sorprende tutti diventando anche gigante, e per Black Panter, il cui inserimento nella storia è migliore rispetto alle altre new entry perchè più che altro viene dato un senso al suo agire, essa opera infatti per soddisfare la sua sete di vendetta prima di rendersi conto che questa è indirizzata alla persona sbagliata.
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Captain America ha fatto ritorno ma ritroviamo anche Iron Man, la vedova nera, Falcon, War Machine con a fianco le new entry Ant-Man, Black Panter e Spiderman. Queste ultime si sono rivelate una vera e propria sorpresa dopo che hanno dato ampiamente il loro contributo alla vicenda grazie allo spazio concessogli, di fatto Spiderman non compare solo per pochi minuti e diviene alla fine una presenza rilevante ai fini della battaglia, stessa cosa dicasi per Ant-Man, personaggio a dir poco singolare che in questa pellicola sorprende tutti diventando anche gigante, e per Black Panter, il cui inserimento nella storia è migliore rispetto alle altre new entry perchè più che altro viene dato un senso al suo agire, essa opera infatti per soddisfare la sua sete di vendetta prima di rendersi conto che questa è indirizzata alla persona sbagliata. Captain America the civil war è l'incontro di vecchi e nuovi supereroi che inevitabilmente, a seguito dei trattati di Sokovia, spezza il sentimento di unione e solidarietà favorendo di conseguenza lo scontro tra due fazioni, Il team Cap e il team Iron man. L'azione per esserci c'è ed è pure bella da seguire, Spiderman si batte molto bene ma siamo comunque ad un livello molto più basso rispetto ai precedenti film marvel, questo magari è anche dovuto all'assenza di un villain vero e proprio e quindi di una minaccia prorompente. la Sceneggiatura è buona, ottima l'idea di inserire il personaggio di Zemo e di approfondire la figura del soldato d'inverno. Il film nel complesso è positivo, peccato solo per la componente action, la quale poteva esprimersi di più e con un vigore pari agli altri film.
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mich98
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domenica 15 maggio 2016
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marvel stupisce come mai prima!
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Questo è il miglior film Marvel che sia mai stato realizzato. E le ragioni sono tantissime. Inanzitutto, nessun personaggio soffre di carenze di alcun tipo. Ognuno ha una parte nel punto giusto, senza mai far smarrire l'attenzione dello spettatore. Ogni personaggio ha un ruolo ben delineato, che si intreccia alla perfezione con la trama. Vogliamo parlare poi delle nuove reclute, Spiderman e Pantera Nera?? Da quando entrano in scena a quando escono, portano sicuramente una ventata di aria fresca ma soprattutto di Stupore. Ciò che però mi ha davvero colpito, e ciò che secondo me rende davvero questo film un masterpiece, non riguarda tanto la caratterizzazione dei personaggi, la quale è stata costruita e curata per anni, ma il modo in cui i registi hanno saputo trasmettere le emozioni, di forte impatto.
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Questo è il miglior film Marvel che sia mai stato realizzato. E le ragioni sono tantissime. Inanzitutto, nessun personaggio soffre di carenze di alcun tipo. Ognuno ha una parte nel punto giusto, senza mai far smarrire l'attenzione dello spettatore. Ogni personaggio ha un ruolo ben delineato, che si intreccia alla perfezione con la trama. Vogliamo parlare poi delle nuove reclute, Spiderman e Pantera Nera?? Da quando entrano in scena a quando escono, portano sicuramente una ventata di aria fresca ma soprattutto di Stupore. Ciò che però mi ha davvero colpito, e ciò che secondo me rende davvero questo film un masterpiece, non riguarda tanto la caratterizzazione dei personaggi, la quale è stata costruita e curata per anni, ma il modo in cui i registi hanno saputo trasmettere le emozioni, di forte impatto. Sto ovviamente parlando della contrapposizione tra Captain America e Iron Man. In questo film, le loro performance sono strabilianti secondo me, e hanno dato una vera importanza alle emozioni legate agli ideali che entrambi volevano sostenere. Sicuramente, Robert Downey Junior nei panni di Tony Stark ha brillato come non mai; notavi in lui davvero un forte senso di dolore, di angoscia e di impotenza nel non poter salvare il mondo intero. Nel finale, non rivelerò il motivo, combatte con Captain America, ma non è una battaglia solo fatta di pugni e calci, è davvero sentita da entrambi. E' proprio in questo aspetto che Marvel è riuscita a superarsi: in nessun altro film precedente, è riuscita a far immedesimare lo spettatore nei dolori di un personaggio. In Age of Ultron, per esempio, vi era un briciolo di ciò, ma non soddisfacente. Inoltre, le scene d'azione sono meravigliose, soprattutto quella nell'aeroporto: epica! Ma questo era il minimo che la Marvel potesse offrirci. La trama è sicuramente solida, ma soprattutto è legata in ogni punto: non vi è mai un momento di stacco, dove ci si chiede il perchè di certe cose: non vi sono buchi di trama, tutto è esposto con grande abilità nella sceneggiatura. Parlando di quest'ultima, nel film le battute dei personaggi sono divertenti quando lo devono essere e serie quando devono essere serie. In conclusione, Captain America: Civil War è davvero un film congegnato in ogni minimo dettaglio, senza errori a mio parere, che davvero eleva Marvel su un nuovo piedistallo, dove non vi è solo l'azione che gioca il suo importante ruolo, ma anche forti emozioni. Non è più semplice intrattenimento: è una trasposizione di sentimenti e ideali che possono avere un riscontro nel mondo odierno. Dunque, pongo una domanda: se nel mondo vi fossero supereroi con poteri inimmaginabili, voi cerchereste di dare loro delle regole per controllare le loro azioni, oppure porreste in loro la massima fiducia? Alla fine del film, lo spettatore non può darsi una risposta definitiva, perchè entrambe le idee hanno vantaggi, ma anche svantaggi. Se andrete a vedere il film, ponetevi questa domanda.
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alexmanfrex
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martedì 10 maggio 2016
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marvel matura
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Partiamo da un dato di fatto: se pensate di andare a vedere una fedele trasposizione della story a fumetti dedicata a Civil War, siete sulla strada sbagliata !! Captain America: Civil War si basa si sullo scontro fratricida fra due fazioni di supereroi senza precedenti nella fimografia dei fumetti Marvel, ma con nette differenze nella forma e nelle motivazioni rispetto alla serie a fumetti.
Fatta questa premessa, i fratelli Russo portano nuovamente l'azione verso tematiche politiche e da spy-story, così come era accaduto per il precedente film su Cap, lasciando un'impronta nettamente diversa da quella di Joss Whedon su questa saga di super-eroi.
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Partiamo da un dato di fatto: se pensate di andare a vedere una fedele trasposizione della story a fumetti dedicata a Civil War, siete sulla strada sbagliata !! Captain America: Civil War si basa si sullo scontro fratricida fra due fazioni di supereroi senza precedenti nella fimografia dei fumetti Marvel, ma con nette differenze nella forma e nelle motivazioni rispetto alla serie a fumetti.
Fatta questa premessa, i fratelli Russo portano nuovamente l'azione verso tematiche politiche e da spy-story, così come era accaduto per il precedente film su Cap, lasciando un'impronta nettamente diversa da quella di Joss Whedon su questa saga di super-eroi. E mai come in questa occasione, si rendeva necessario equilibrare saggiamente fra la quota di intrattenimento e quella relativa alle tematiche più impegnate. Lo spettatore si è sempre un po' chiesto di cosa ne era dei danni collaterali riportati ogni volta che intevenivano gli Avengers, aspetto che nel corso dei film rimaneva sempre un po'a margine. Ora finalmente la questione viene affrontata e diventa motivo di crepe all'interno del gruppo.
In CA:CV, viene fatto un lavoro che era mancato nei due film sugli Avengers (e tendenzialmente in tutti gli altri film Marvel): affrontare più approfonditamente il tema dei repentini cambiamenti nel mondo e sulla società emerso dall'apparizione esponenziale (come spiega bene Visione) dei super-eroi !! Una linea narrativa che aiuta anche a riportare un po'più con i piedi per terra film zeppi di navi aliene, tecnologie che hanno fatto balzi in avanti di decenni, personalità con poteri sovrannaturali ... Su questa linea narrativa, il film centra in pieno il risultato !!
Sulla parte action e di intrattenimento, il film funzione bene lo stesso, anche se alcune scene sembrano un po'già viste, tipo le bellissime coreografie dei combattimenti, una fisiologica conseguenza del solido apparato ben collaudato (costruito con i film precedenti) e su cui si poggia l'intera narrazione.
L'avvicendarsi dei registi e la presenza/assenza alternata degli eroi di questo canone, ha l'effetto di diversificare e a rendere il tutto molto fumettistico (per vedere certi eroi in certe situazione, devi andarti a comprare quel particolare albo ...).
Il punto forte però lo si raggiunge con l'introduzione dei nuovi personaggi, Spider-Man e Black Panther su tutti: a livello action, poche sequenze di combattimento per capire come quello di Tom Holland sia già all'altezza, se non meglio, dei precedenti Spider-man cinematografici (e far scattare l'effetto nostalgia nel ricordare come mi ero entusiasmato e stupefatto nel vedere Tobey Maguire scalare la parete nel vicolo ...).
Alcune perplessità ci sono: le prime che mi sono venute in mente, proprio legate a Spider-man !! Non so come verrà affrontato nel corso del film a lui dedicato, ma sembra un po'forzata la mitologia di origine del personaggio, con Tony Stark che va a casa sua nel Queens, e che ricorda poco la tipica villetta monofamiliare a cui siamo abituati, e viene accolto da una zia May che, anche lei, sembra poco la solita zia May (più zia stragnocca come dice giustamente Tony). E poi: viene detto che Peter ha i poteri da 6 mesi, ma nella scena finale di Captain America 2 non si parlava di "strani tizi che si arrampicano" ? Insomma, occorrerà curare qualche piccola incongruenza ...
L'unico evidente difetto di questo film risiede nello scarso approfondimento dedicato al dramma rappresentato dallo scontro fra individui che erano quasi diventati, se non fratelli, almeno amici, a quel lato umano che viene sfiorato solo in qualche breve sequenza e che così tante potenzialità aveva (mentre soddisfacente rusulta la caratterizzazione del rapporto fra Cap e Bucky).
Ma rinnovarsi in casa Marvel non deve essere affatto semplice, dopo tutti questi film e credo che la casa stia continuando a fare un lavoro straordinario sulle linee narrative, che non possono prescindere sempre di più dalla volontà di inserire nuovi personaggi, quelli che in fondo reclama il popolo ...
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