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sabato 22 gennaio 2022
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adrenalina in evoluzione
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Il film narra di come il protagonista, Johnny, stufo della semplice adrenalina, voglia dare un senso “civico” alle sue doti atletiche. La morte del suo compagno di scorrerie di motocross lo “sveglia” dal torpore di bulletto acrobatico che fa pubblicità ai suoi sponsor e lo fa immergere nell’FBI, dove troverà come mettere a frutto le sue doti. I criminali che deve combattere lo attirano per la loro atleticità, ma la loro filosofia (restituire il maltolto alla Terra) è solo uno spunto per giustificare il loro comportamento narrativo, non fa parte del film. La filosofia eco-zen menzionata dalla Cappi a mio avviso non c’entra.
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Il film narra di come il protagonista, Johnny, stufo della semplice adrenalina, voglia dare un senso “civico” alle sue doti atletiche. La morte del suo compagno di scorrerie di motocross lo “sveglia” dal torpore di bulletto acrobatico che fa pubblicità ai suoi sponsor e lo fa immergere nell’FBI, dove troverà come mettere a frutto le sue doti. I criminali che deve combattere lo attirano per la loro atleticità, ma la loro filosofia (restituire il maltolto alla Terra) è solo uno spunto per giustificare il loro comportamento narrativo, non fa parte del film. La filosofia eco-zen menzionata dalla Cappi a mio avviso non c’entra. C’entra che Johnny si immerge nel loro mondo e deve lottare contro se stesso per ricordarsi che non deve essere complice, ma agente FBI. Bodhi, il capo dei criminali atleti, sa fin dall’inizio chi lui è, ma vuole provare a redimerlo (dal suo punto di vista) e tirarlo dalla sua. Ma Johnny è ormai determinato a fermare Bodhi: la sua evoluzione è compiuta. Bello (fotografia mozzafiato), adrenalinico, da vedere anche se la storia è sempliciotta. Una piccola parte è girata in Italia. Intrattenimento estetico garantito.
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franco accomazzo
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giovedì 10 settembre 2020
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non un capolavoro ma godibile
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Non è un remake,questo film ha poco a che fare con l'originale del 1991, sembra piuttosto che abbiano voluto sfruttarne il successo per trainarne gli spettatori dell'originale.
Detto questo, il film è davvero spettacolare e la fotografia stupenda, solo per questi aspetti il film merita di essere visto; la logica dell'inchiesta poliziesca e le motivazioni della banda sono coerenti e comprensibili solo se si riesce a entrare nello spirito del film e nel modo di pensare degli atleti dell'estremo; a detrimento vi sono alcune scene di violenza che sembrano fuori contesto e questo rende un po' confusa la trama.
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Non è un remake,questo film ha poco a che fare con l'originale del 1991, sembra piuttosto che abbiano voluto sfruttarne il successo per trainarne gli spettatori dell'originale.
Detto questo, il film è davvero spettacolare e la fotografia stupenda, solo per questi aspetti il film merita di essere visto; la logica dell'inchiesta poliziesca e le motivazioni della banda sono coerenti e comprensibili solo se si riesce a entrare nello spirito del film e nel modo di pensare degli atleti dell'estremo; a detrimento vi sono alcune scene di violenza che sembrano fuori contesto e questo rende un po' confusa la trama.
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martedì 27 febbraio 2018
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troppo polemica
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Questa è la tua opinione personale. A me sono piaciuti tutti e due , sia quello del 1991 che quest' ultimo del 2015. Bravissimi gli attori in particolare Edgard Ramirez. Film bellissimo.
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rocco
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lunedì 26 febbraio 2018
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da denuncia per danni
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Salve a tutti ,ho appena visto.il film in tv. Credo sia davvero furbo usare il titolo di un film del passato , un film cult degli anni 90 con due attori formidabili, solo ai fini promozionali perché questo col film originale non ha niente a che vedere. Anzi non può definirsi nemmeno un film , e uno spot degli sport estremi, senza una trama con dialoghi inutili per dare un senso alla filosofia di questi tizi idioti che vogliono salvare il mondo lanciando si da una montagna. Fossi il regista del vero e unico point break lo denuncerei per danni.
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molla666
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lunedì 30 ottobre 2017
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perfettamente daccrodo
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Perfettamente daccoro: trasformare uno dei più grandi film sul surf in una palla eco-zen è semplicemente da criminali!
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andrej
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venerdì 24 febbraio 2017
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azione, azione e ancora azione
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La maggior parte dei giudizi critici che ho letto su questo film sono a mio parere troppo severi: a volte l'ammirazione per l' originale porta ad antipatie preconcette (della serie: "Ma come si son permessi di fare il remake di un capolavoro inimitabile?") o ad aspettative esagerate nei confronti di eventuali rifacimenti e questo mi pare proprio il nostro caso. In effetti anche io mi sarei aspettato di piu' da questa pellicola e concordo anche sul fatto che il film della Bigelow fosse assai migliore, ma da qui a definire questo remake un mezzo disastro ce ne corre. Non e' un capolavoro, certo; ha dei buchi e delle lacune a livello di sceneggiatura (specialmente le motivazioni dei protagonisti nella loro sfida al sistema e alla morte suonano piuttosto fragiline e posticce e i dialoghi a volte sono un po' improbabili); ha il ritmo ultra rapido e alla lunga un po' stucchevole di un videoclip pubblicitario; tende a concentrarsi troppo e solo sulle molte (e belle) scene d'azione trascurando invece lo spessore e la credibilita' dei personaggi e della trama.
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La maggior parte dei giudizi critici che ho letto su questo film sono a mio parere troppo severi: a volte l'ammirazione per l' originale porta ad antipatie preconcette (della serie: "Ma come si son permessi di fare il remake di un capolavoro inimitabile?") o ad aspettative esagerate nei confronti di eventuali rifacimenti e questo mi pare proprio il nostro caso. In effetti anche io mi sarei aspettato di piu' da questa pellicola e concordo anche sul fatto che il film della Bigelow fosse assai migliore, ma da qui a definire questo remake un mezzo disastro ce ne corre. Non e' un capolavoro, certo; ha dei buchi e delle lacune a livello di sceneggiatura (specialmente le motivazioni dei protagonisti nella loro sfida al sistema e alla morte suonano piuttosto fragiline e posticce e i dialoghi a volte sono un po' improbabili); ha il ritmo ultra rapido e alla lunga un po' stucchevole di un videoclip pubblicitario; tende a concentrarsi troppo e solo sulle molte (e belle) scene d'azione trascurando invece lo spessore e la credibilita' dei personaggi e della trama... Tuttavia non e', a mio parere, un brutto film, soprattutto considerata la sua natura di film d'azione: di azione ce n'e' quanta se ne vuole ed e' sempre azione altamente spettacolare, ben diversificata, non ripetitiva ed inoltre molto ben filmata. Non lo si puo' onestamente definire un film noioso ed e' difficile negare che riesca a catturare lo spettatore per tutta la sua durata (francamente non posso credere che qualcuno abbia fatto fatica a vederlo fino alla fine). E' un film spettacolare ed avvincente, girato con evidente larghezza di mezzi in molte splendide location naturali che anche da sole meriterebbero la sua visione. Anche se non mantiene tutte le sue promesse e alla fine lascia un po' di amaro in bocca, merita comunque di essere visto. C’e’ ben di peggio in circolazione… Afflitti come siamo da tanti film inutili e noiosi, mi sembra ingiusto criticare troppo questo dignitoso prodotto di anabolizzato ma pur sempre robusto cinema d'azione, che in fondo assolve bene al suo compito di regalarci due ore di spensierato intrattenimento.
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ma21kimi
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lunedì 20 febbraio 2017
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niente di che
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Film abbastanza sotto la media: personaggi assolutamente non caratterizzati, storia minima oltre che spesso inverosimile. Le riprese delle azioni estreme sono al contrario molto spettacolari e i paesaggi fantastici.
Il confronto con il film del 1991 non è minimamente fattibile e anzi, rende ancora più mediocre questo film. Unici punti di contatto sono i nomi dei personaggi e il finale del film. Vale la pena di vederlo se si è amanti del genere giusto per vedere le riprese spettacolari, altrimenti è meglio lasciar perdere.
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ma21kimi
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lunedì 20 febbraio 2017
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niente di speciale
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film abbastanza sotto la media: trama molto semplice, attori assolutamente non caratterizzati (giusto il minimo di storia personale per giustificare le motivazioni). Nulla da dire sulle scene di sport estremi: riprese spettacolari, paesaggi affascinanti.
Chiaramente il confronto con il film del 1991 non è assolutamente fattibile e anzi, rende questo ancora più sotto la media di quanto già lo sia. Unici punti di contatto sono i nomi dei protagonisti e il finale. Vale la pena di vederlo una volta giusto per ammirare i paesaggi, ma solamente se si è amanti del genere, altrimenti può essere noiso.
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florentin
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mercoledì 1 febbraio 2017
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viste le location chissà quanto è costato.
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In certe produzioni il ricorso agli effetti speciali è talmente determinante che non sai più fino a che punto può aver travisato l'eventuale realtà. E nemmeno la spettacolare fotografia in campo lungo essendo così pixellata riesce a farti entrare in bellezze naturali laddove rappresentate sembrando alla fine questo tipo di fotografia digitalizzata è fredda come uno scatto in bianco nero su un ghiacciao durante una giornata plumbea verso sera; ed è fredda come del resto l'High Definiton esagerata, che toglie calore e colore.
La storia è quello che è e gli interpreti sono quelli che sono. Riprese da joy stick, e profusione di stuntmen.
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In certe produzioni il ricorso agli effetti speciali è talmente determinante che non sai più fino a che punto può aver travisato l'eventuale realtà. E nemmeno la spettacolare fotografia in campo lungo essendo così pixellata riesce a farti entrare in bellezze naturali laddove rappresentate sembrando alla fine questo tipo di fotografia digitalizzata è fredda come uno scatto in bianco nero su un ghiacciao durante una giornata plumbea verso sera; ed è fredda come del resto l'High Definiton esagerata, che toglie calore e colore.
La storia è quello che è e gli interpreti sono quelli che sono. Riprese da joy stick, e profusione di stuntmen. Patrick Swayze e Keanu Reeves sono lontani. Forse però le onde hawaiane sono vere. E certo, questa tipologia di esseri 'no limits' esiste, si divertono, e qui filosofeggiano pure. L'unica cosa interessante è la pioggia di dollari nei cieli indiani sulle teste di migliaia (si arguisce) di poveretti.
Dev'essere costato una cifra...quanto avrà incassato?
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onufrio
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sabato 30 luglio 2016
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riprese mozzafiato per una trama debole
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Nulla a che vedere con il primo "Break Point" anni 90, di uguale c'è solo il titolo ma per il resto le due storie sono sviluppate in maniera diversa. In questo remake, se così vogliamo chiamarlo, si da molto spazio alle scene d'azione, alle numerose prove di sport estremo ed un contatto con la natura che ti avvolge talmente tanto che ti accorgi soltanto alle fine che questo film ha una trama scarna e poco dialogata, il regista punta tutto sulla visione, sugli occhi dello spettatore, abbagliandolo con delle splendide riprese, tralasciando la sceneggiatura che si limita allo stretto e indispensabile, a differenza del primo Point Break, dove i personaggi vengono analizzati a fondo.
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Nulla a che vedere con il primo "Break Point" anni 90, di uguale c'è solo il titolo ma per il resto le due storie sono sviluppate in maniera diversa. In questo remake, se così vogliamo chiamarlo, si da molto spazio alle scene d'azione, alle numerose prove di sport estremo ed un contatto con la natura che ti avvolge talmente tanto che ti accorgi soltanto alle fine che questo film ha una trama scarna e poco dialogata, il regista punta tutto sulla visione, sugli occhi dello spettatore, abbagliandolo con delle splendide riprese, tralasciando la sceneggiatura che si limita allo stretto e indispensabile, a differenza del primo Point Break, dove i personaggi vengono analizzati a fondo.
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