Le frise ignoranti

Un film movimentato, colorato, e anche meravigliosamente malinconico. Ho avuto modo di uscire dalla sala felice, e informandomi su De Leo ho scoperto che era il regista di via Zanardi 33. Cosa che mi hanno ricordato i quattro ragazzi: Willy (Giorgio Gallo, un bello prestato alla risata, senza mai cadere nella caricatura) Franchino (una sfumatura di Nicola Nocella che chi l'aveva visto ne "Il figlio più piccolo" non poteva immaginare), Nicola (Davide Donatiello, taciturno e squattrinato, ma presente e incisivo negli sguardi) e Luca (personaggio più serioso del film, ma intenso soprattuto nelle scene malinconiche). Accanto a loro pezzi da novanta come  Banfi, Bandiera e Pannofino a guidarli in un viaggio divertente che cambierà le loro vite. [+]

Un film movimentato, colorato, e anche meravigliosamente malinconico. Ho avuto modo di uscire dalla sala felice, e informandomi su De Leo ho scoperto che era il regista di via Zanardi 33. Cosa che mi hanno ricordato i quattro ragazzi: Willy (Giorgio Gallo, un bello prestato alla risata, senza mai cadere nella caricatura) Franchino (una sfumatura di Nicola Nocella che chi l'aveva visto ne "Il figlio più piccolo" non poteva immaginare), Nicola (Davide Donatiello, taciturno e squattrinato, ma presente e incisivo negli sguardi) e Luca (personaggio più serioso del film, ma intenso soprattuto nelle scene malinconiche). Accanto a loro pezzi da novanta come  Banfi, Bandiera e Pannofino a guidarli in un viaggio divertente che cambierà le loro vite. Da vedere, e sorridere. [-]

Il trailer è sbagliato. Il titolo, a primo impatto, deviante. Mana mano che si procede nella visione, però, ci si accorge quanto questo film, seppur con qualche lacuna di sceneggiatura, possa essere una pellicola godibile e rilassante. Intendiamoci, rilassante in modo da farti uscire dalla sala senza pensieri negativi, non soporifero. Anzi, il montaggio è al vetriolo, lo spettatore è schiaffeggiato da movimenti di macchina in stile americano, una fotografia è una color che ben risaltano i paesaggi della Puglia e della Basilicata, ma soprattuto dalla bella storia di amicizia, contornata dai cameo di pezzi da 90 come Banfi e Bandiera, fra i quattro ragazzi: Franchino (mina vagante e motore del gruppo, un aitante Nicola Nocella), Nicola (uno squattrinato, taciturno ma molto intenso negli sguardi Davide Donatiello), Willy (un bello prestato alla risata e alla leggerezza, senza mai finire nella caricatura Giorgio Gallo) e Luca (personaggio quadrato che smussa bene gli spigoli fino alla scoperta di se stesso, molto bene nelle parti malinconiche, William Volpicella, che partono alla ricerca del padre Malato di Luca, Mimmo (un Francesco Pannofino in splendida forma, una piacevole ri-scoperta nelle sue corde più romantiche). [+]

Il trailer è sbagliato. Il titolo, a primo impatto, deviante. Mana mano che si procede nella visione, però, ci si accorge quanto questo film, seppur con qualche lacuna di sceneggiatura, possa essere una pellicola godibile e rilassante. Intendiamoci, rilassante in modo da farti uscire dalla sala senza pensieri negativi, non soporifero. Anzi, il montaggio è al vetriolo, lo spettatore è schiaffeggiato da movimenti di macchina in stile americano, una fotografia è una color che ben risaltano i paesaggi della Puglia e della Basilicata, ma soprattuto dalla bella storia di amicizia, contornata dai cameo di pezzi da 90 come Banfi e Bandiera, fra i quattro ragazzi: Franchino (mina vagante e motore del gruppo, un aitante Nicola Nocella), Nicola (uno squattrinato, taciturno ma molto intenso negli sguardi Davide Donatiello), Willy (un bello prestato alla risata e alla leggerezza, senza mai finire nella caricatura Giorgio Gallo) e Luca (personaggio quadrato che smussa bene gli spigoli fino alla scoperta di se stesso, molto bene nelle parti malinconiche, William Volpicella, che partono alla ricerca del padre Malato di Luca, Mimmo (un Francesco Pannofino in splendida forma, una piacevole ri-scoperta nelle sue corde più romantiche).
Consigliato per una bella serata senza pensieri ma riflessiva, del resto il cinema nasce per questo. [-]