muttley72
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domenica 28 luglio 2013
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storia vera, ma forse un po' scialba
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Film ispirato ad una storia vera avvenuta negli anni '90 (in USA). Tre culturisti (dei quali uno ex detenuto ed un altro pregiudicato) organizzano un sequestro a scopo estorsivo per risollevare le loro finanze. Il film descrive anche le cause delle delusioni che affliggono i tre e che fanno desiderare loro di reperire molto denaro. Il pianificatore del gruppo è il direttore tecnico di una palestra frequentata da ricconi (uno dei quali verrà preso di mira). Si dimostrano subito maldestri e tutto finisce male. Il film non mi ha entusiasmato, forse, poichè paradossalmente la storia (realmente accaduta) è un pò "insipida" e (nella trama cinematografica) si cerca di "risollevarla" con l'aggiunta di alcuni dettagli e con un pò di ironia, ma senza riuscire nello scopo.
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Film ispirato ad una storia vera avvenuta negli anni '90 (in USA). Tre culturisti (dei quali uno ex detenuto ed un altro pregiudicato) organizzano un sequestro a scopo estorsivo per risollevare le loro finanze. Il film descrive anche le cause delle delusioni che affliggono i tre e che fanno desiderare loro di reperire molto denaro. Il pianificatore del gruppo è il direttore tecnico di una palestra frequentata da ricconi (uno dei quali verrà preso di mira). Si dimostrano subito maldestri e tutto finisce male. Il film non mi ha entusiasmato, forse, poichè paradossalmente la storia (realmente accaduta) è un pò "insipida" e (nella trama cinematografica) si cerca di "risollevarla" con l'aggiunta di alcuni dettagli e con un pò di ironia, ma senza riuscire nello scopo.
La morale del film è che (soprattutto quando si tratta di dilettanti) ci si deve astenere da piani criminali troppo rischiosi (....come un sequestro).
La voce fuori campo (che è quella del protagonista interpretato da Wahlberg) narra gli eventi, come avviene in alcuni film, come ad es. "Casino" (con R. De Niro e S. Stone) che però ha una storia più accattivante trattando della mafia a Las Vegas. Malgrado Wahlberg il film è quindi solo da due stelle, max due stelle e mezzo.....
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vincenzo iennaco
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domenica 28 luglio 2013
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muscoli maldestri fuori controllo.
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Daniel Lugo lavora come personal trainer in una grande palestra di Miami. Ma aspira a molto di più dell'indossare una tuta da ginnastica per tutto il giorno. E quel suo personale sogno americano lo vede nel suo nuovo facoltoso cliente, Victor Kershaw. Con la complicità di altri due frequentatori della palestra, Paul Doyle e Adrian Doorbal, rapiscono Kershaw e, sotto tortura, riescono a fargli firmare documenti che ne trasferiscono i suoi averi. Ma un banale dettaglio porta Kershaw a smascherare Daniel. E allora non rimane che disfarsi di lui. Ma questi riesce a sopravvivere fortunosamente al maldestro tentativo di omicidio dei tre bodybuilders. E da qui comincerà a sgretolarsi quel loro sogno di grandezza.
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Daniel Lugo lavora come personal trainer in una grande palestra di Miami. Ma aspira a molto di più dell'indossare una tuta da ginnastica per tutto il giorno. E quel suo personale sogno americano lo vede nel suo nuovo facoltoso cliente, Victor Kershaw. Con la complicità di altri due frequentatori della palestra, Paul Doyle e Adrian Doorbal, rapiscono Kershaw e, sotto tortura, riescono a fargli firmare documenti che ne trasferiscono i suoi averi. Ma un banale dettaglio porta Kershaw a smascherare Daniel. E allora non rimane che disfarsi di lui. Ma questi riesce a sopravvivere fortunosamente al maldestro tentativo di omicidio dei tre bodybuilders. E da qui comincerà a sgretolarsi quel loro sogno di grandezza.
Michael Bay affronta questa storia, basata su fatti reali, da un'angolazione comica e grottesca, a contrastare le più ben cupe atmosfere della realtà e ad enfatizzare quella stupidità umana accecata dall' avidità e dalla smania di successo. Tanto che fin dall'inizio viene rimarcato che si tratti di una storia vera, con quella correttezza di chi propone verso chi dispone, per non farne travisare il contenuto e indirizzandone verso la linea adottata. Si, perchè anche le scene più efferate vengono affrontate con un tocco surreale che accompagna le azioni maldestre dei tre criminali sopraffatti dagli eventi.
E risulta indovinata anche la scelta dei tre protagonisti, che si mantengono sulle corde del surrealismo e dell'autoironia.
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lupus in fabula
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domenica 28 luglio 2013
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meno che pessimo
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Inutile stare a perdere tempo con analisi approfondite per una porcata come questa; mi limito a un avviso per i cinefili che hanno gli aures audiendi: evitate questo film che è una schifezza come poche volte vi sarà capitato di vedere. Non è solo stupido questo film, da proprio un senso di fastidio. Junk movie senza redenzione.
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ilmengoli
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venerdì 26 luglio 2013
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pain & gain - muscoli e denaro (2013)
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"Pain & Gain - Muscoli e denaro" di Michael Bay è un grosso giocattolo patinato e pittoresco. Il film è tratto "purtroppo da una storia vera", come annunciato proprio all'inizio. È divertente, colorato, vivace ed esagerato, ma anche troppo ridicolo e puerile. I tre protagonisti sono la chiave di lettura del film: tutto muscoli e niente cervello.
Infatti, mentre guardavo il film, mi continuavo a chiedere come fosse possibile che tutto quello che mi veniva dato come vero fosse realmente tale. Ero sbalordito dalla scemenza dei tre protagonisti, distratti, sciocchi, superficiali e completamente privi di senno e cervello.
Quella di "Pain & Gain" è la storia di un muscoloso trio composto dai bodybuilders della palestra Sun Gym (Miami) Daniel Lugo (Mark Wahlberg) e Adrian Doorbal (Anthony Mackie) e dall'ex carcerato e ora religiosissimo Paul Doyle (Dwayne Johnson).
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"Pain & Gain - Muscoli e denaro" di Michael Bay è un grosso giocattolo patinato e pittoresco. Il film è tratto "purtroppo da una storia vera", come annunciato proprio all'inizio. È divertente, colorato, vivace ed esagerato, ma anche troppo ridicolo e puerile. I tre protagonisti sono la chiave di lettura del film: tutto muscoli e niente cervello.
Infatti, mentre guardavo il film, mi continuavo a chiedere come fosse possibile che tutto quello che mi veniva dato come vero fosse realmente tale. Ero sbalordito dalla scemenza dei tre protagonisti, distratti, sciocchi, superficiali e completamente privi di senno e cervello.
Quella di "Pain & Gain" è la storia di un muscoloso trio composto dai bodybuilders della palestra Sun Gym (Miami) Daniel Lugo (Mark Wahlberg) e Adrian Doorbal (Anthony Mackie) e dall'ex carcerato e ora religiosissimo Paul Doyle (Dwayne Johnson). Il trio, riunito e capeggiato da Lugo, decide di rapinare il ricco e scorbutico Victor Kershaw (Tony Shalhoub) e costringerlo a firmare, attraverso torture d'ogni genere, il passaggio monetario dal suo conto a quello di Lugo. Il piano sembra riuscire e i tre vivono nel lusso sfrenato quando però Victor, sopravvissuto nonostante tutti i loro tentativi di ucciderlo, ingaggia un investigatore privato in pensione, Ed Du Bois (Ed Harris), che farà luce sull'intricata e paradossale vicenda.
Narrata così, la storia non sembra neanche così rocambolesca ma vi assicuro che lo é. Tanto ridicola quanto incredibile, la vicenda è davvero e "purtroppo" accaduta. Spettatori, se dovete raccontare una barzelletta agli amici e non ve ne viene una in mente, raccontate questa: vi assicuro che sarà un successone.
Nonostante io non sia un fan di Michael Bay, devo congratularmi con lui perchè è riuscito, assieme ai suoi sceneggiatori, a rendere questo film ancora più ridicolo degli altri. Solamente che in questo film l'elemento ridicolo è indispensabile per far godere allo spettatore le sue due ore e dieci, scorrevoli e piacevoli. " Pain & Gain" è infatti così farcito di esuberanza e ridicolaggine da diventare spassoso e davvero divertente, senza mai uno stallo narrativo e senza mai risultare noioso.
Invece ho davvero odiato i personaggi, troppo stupidi, pacchiani, superficiali e moralmente discutibili, nonché volgari e sboccati. Lo so che è uno stereotipo, ma in questo caso bisogna proprio dirlo: tanti muscoli e niente cervello. Adesso, so che era proprio questo l'intento di Bay, ossia quello di far disprezzare i suoi personaggi al pubblico e di criticare il loro ossessionale e maniacale "sogno americano" (io pensavo che Bay ne fosse un fautore), ma è più forte di me. Non riesco a sopportare delle persone che si distaccano troppo dalla mia ideologia e dal mio pensiero. Odio i culturisti e i pompati, sopprattutto se sono così idioti e superficialotti. Non ce la faccio, mi danno il nervoso.
Al contrario ho amato tantissimo la fotografia, semplicemente fantastica. Vi sono delle scene e delle immagini davvero geniali, come quella della bava in slow motion di Ershaw o della faccia metà in acqua e metà no di Lugo, o anche quella in cui Adrian Doorbal porta in braccio il cane. Poi, a impreziosire ancor di più l'estetica del film, hanno contribuito molto anche simpatiche e brillanti idee. Fantastica quella del barbecue di Paul per bruciare le mani di due cadaveri!
"Pain & Gain - Muscoli e denaro" è quindi un film estetico ed escapista, critico nei confronti del tanto agognato sogno americano e presentante personaggi del tutto privi di etica o moralità. È eccessivamente sganciante ed esuberante, anche se ilare e spassoso. Ottime fotografie impreziosite da idee geniali non bastano, però, per togliere via dal film quella patina fittizia e inconsistente che caratterizza tutti i film di Bay.
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opidum
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venerdì 26 luglio 2013
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de gustibus
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come mi capita spesso sono andato a vedere pain e gain con un mio amico.
come d'abitudine a fine film si spara un voto al film.
io 6 , il mio amico 3.
premesso che il mio amico non è un sofistificato critico e che ha dato 6 alla casa e 8 a pacific rim mi ha colpito il voto 3.
non è un capolavoro , questo è pacifico , ma addirittura un insufficienza piena....
secondo me pain e gain merita una visione ma certo paragonarlo a Fargo.............
la storia viene venduta come vera e a me è venuta voglia di leggere gli articoli da cui è tratta perchè , soprattutto la prima parte , davvero mi sembra irrealizzabile.
il migliore del mazzo è the rock anche perchè la parte è semplice e certo gliel' hanno cucita addossso.
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come mi capita spesso sono andato a vedere pain e gain con un mio amico.
come d'abitudine a fine film si spara un voto al film.
io 6 , il mio amico 3.
premesso che il mio amico non è un sofistificato critico e che ha dato 6 alla casa e 8 a pacific rim mi ha colpito il voto 3.
non è un capolavoro , questo è pacifico , ma addirittura un insufficienza piena....
secondo me pain e gain merita una visione ma certo paragonarlo a Fargo.............
la storia viene venduta come vera e a me è venuta voglia di leggere gli articoli da cui è tratta perchè , soprattutto la prima parte , davvero mi sembra irrealizzabile.
il migliore del mazzo è the rock anche perchè la parte è semplice e certo gliel' hanno cucita addossso.
per concludere( visto che si parla di Michael Bay) una domanda: ma Bar Paly è vera o è un effetto speciale?????
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visualman
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giovedì 25 luglio 2013
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film che si salva grazie al mestiere
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film tenuto a galla esclusivamente grazie alla presenza di wahlberg e johnson davanti alla macchina da presa, mentre più scricchiolante la prestazione di bay dietro le quinte, evidentemente meno a suo agio con la recitazione di attori in carne ed ossa rispetto a quella poligonale dei robottoni dei tre transformers. la vicenda narrata, anche se, come dicono, realmente accaduta, è piuttosto astrusa. inoltre, non si riesce a capire se ci si trovi di fronte ad una commedia o ad un thriller, non si ride a crepapelle né si rimane con il fiato sospeso, insomma, il tipico prodotto né carne né pesce. inoltre la qualità dei dialoghi è altalenante.
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film tenuto a galla esclusivamente grazie alla presenza di wahlberg e johnson davanti alla macchina da presa, mentre più scricchiolante la prestazione di bay dietro le quinte, evidentemente meno a suo agio con la recitazione di attori in carne ed ossa rispetto a quella poligonale dei robottoni dei tre transformers. la vicenda narrata, anche se, come dicono, realmente accaduta, è piuttosto astrusa. inoltre, non si riesce a capire se ci si trovi di fronte ad una commedia o ad un thriller, non si ride a crepapelle né si rimane con il fiato sospeso, insomma, il tipico prodotto né carne né pesce. inoltre la qualità dei dialoghi è altalenante. pellicola da vedere a noleggio o su tv via cavo
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angelo bottiroli - giornalista
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sabato 20 luglio 2013
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un thriller atipico che lascia un sorriso amaro
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Come sempre non ho letto la trama del film che decido di andare a vedere: so che è un Thriller e che il regista è uno dei migliori e questo mi basta. A dire il vero c’è anche un po’ di curiosità, perché il regista Michael Bay autore di film importanti come la saga dei Trasformers, The Island, Pearl Harbor, Armageddon e molti altri non mi sembra molto avvezzo al genere e questo giocava a favore della mia decisione di scegliere questo film per la recensione del week end. Inoltre è basato su una storia vera, cosa che non guasta.
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Come sempre non ho letto la trama del film che decido di andare a vedere: so che è un Thriller e che il regista è uno dei migliori e questo mi basta. A dire il vero c’è anche un po’ di curiosità, perché il regista Michael Bay autore di film importanti come la saga dei Trasformers, The Island, Pearl Harbor, Armageddon e molti altri non mi sembra molto avvezzo al genere e questo giocava a favore della mia decisione di scegliere questo film per la recensione del week end. Inoltre è basato su una storia vera, cosa che non guasta.
Adoro il genere Thriller ma proprio per questo le prime scene del film mi lasciano un po’ interdetto: sembra la solita commedia americana, quasi comica, altro che thriller.
Man mano che il film va avanti e le scene si fanno un po’ cruente, apprezzo sempre di più le capacità di questo regista che riesce a raccontare l’orrenda violenza perpetrata dai tre protagonisti con una naturalezza quasi incredibile e riesce ad affrontare scene anche macabre come la tortura di una persona e l’uccisione di altre due che vengono fatte letteralmente a pezzi in maniera naturale senza scene forti e senza lasciare sgomento o il senso dell’orribile nello spettatore.
Tutto sembra perfettamente naturale ed anzi, a tratti è persino comico.
Non sappiamo se i protagonisti reali della vicenda fossero delle persone così “strane” ma apparentemente normali come vengono descritte nel film, ma di certo la capacità del regista di far apparire tutto ovattato e quasi naturale merita da sola il prezzo del biglietto.
Non è facile raccontare un film di una violenza così efferata in questa maniera.
Altra cosa che mi ha colpito l’incongruenza della parte interpretata da Dwayne Johnson, una montagna di muscoli che potrebbe spaccare il mondo ed essere uno di quei “duri” che più duro non si può ed invece si rileva una mammoletta, un uomo al fisico possente ma dalla fragile personalità.
A dire il vero non è la prima volta che l’attore interpreta personaggi del genere: era già accaduto in “Viaggio nell’isola Misteriosa”.
Il film è godibile: un Thriller atipico che lascia un sorriso amaro.
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bronzo_di_riace
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sabato 20 luglio 2013
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ridicoli
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La redazione di questo sito censura i post negativi durante i primi giorni di programmazione. Che pena che fa certa gente. Il film è e resta pessimo, purtroppo. Lavoraccio il critico precario a pochi euro al mese, eh?
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cleu93
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sabato 20 luglio 2013
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la recensione di allcinema: voto 7/10
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Devo dire che ero andato al cinema consapevole di star per visionare un film decisamente scadente e tendente al termine "porcata".
Sarà stato questo "pessimismo" iniziale...ma il film non ha rispecchiato i commenti e recensioni che avevo letto.
Certo non sarà un capolavoro come "Armageddon" ma il film scorre e diverte lo spettatore, soprattutto per la demenzialità dei personaggi.
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Devo dire che ero andato al cinema consapevole di star per visionare un film decisamente scadente e tendente al termine "porcata".
Sarà stato questo "pessimismo" iniziale...ma il film non ha rispecchiato i commenti e recensioni che avevo letto.
Certo non sarà un capolavoro come "Armageddon" ma il film scorre e diverte lo spettatore, soprattutto per la demenzialità dei personaggi.
The Rock che nel bel mezzo di un discorso serio tra gli altri due personaggi chiede di non essere disturbato perchè sta finendo una super serie...è qualcosa da spaccarsi in due dalle risate.
Battute degne di praticanti sfegatati della palestra che si possono benissimo immedesimare in "The Rock" Dwayne Johnson e in Mark Wahlberg.
Insomma a mio parere un buon film, una action comedy di buon livello che diverte e coinvolge lo spettatore
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bronzo_di_riace
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sabato 20 luglio 2013
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pallosissimo
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Comincia quasi decente, banale ma non pessimo. Dopo un'ora non se ne può più. Sì, è una storia vera e chi se ne frega, la sostanza sono parolacce scene demenzial-truculente a sfare, personaggi con spessore pari a zero. Morale della storia: "Eh, in fondo la gente si accontenta di cose semplici" - "Già, nessuno si rende conto delle belle cose che ha davanti...se solo aprisse gli occhi". Una scemenza di film.
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