"Pain & Gain - Muscoli e denaro" di Michael Bay è un grosso giocattolo patinato e pittoresco. Il film è tratto "purtroppo da una storia vera", come annunciato proprio all'inizio. È divertente, colorato, vivace ed esagerato, ma anche troppo ridicolo e puerile. I tre protagonisti sono la chiave di lettura del film: tutto muscoli e niente cervello.
Infatti, mentre guardavo il film, mi continuavo a chiedere come fosse possibile che tutto quello che mi veniva dato come vero fosse realmente tale. Ero sbalordito dalla scemenza dei tre protagonisti, distratti, sciocchi, superficiali e completamente privi di senno e cervello.
Quella di "Pain & Gain" è la storia di un muscoloso trio composto dai bodybuilders della palestra Sun Gym (Miami) Daniel Lugo (Mark Wahlberg) e Adrian Doorbal (Anthony Mackie) e dall'ex carcerato e ora religiosissimo Paul Doyle (Dwayne Johnson). Il trio, riunito e capeggiato da Lugo, decide di rapinare il ricco e scorbutico Victor Kershaw (Tony Shalhoub) e costringerlo a firmare, attraverso torture d'ogni genere, il passaggio monetario dal suo conto a quello di Lugo. Il piano sembra riuscire e i tre vivono nel lusso sfrenato quando però Victor, sopravvissuto nonostante tutti i loro tentativi di ucciderlo, ingaggia un investigatore privato in pensione, Ed Du Bois (Ed Harris), che farà luce sull'intricata e paradossale vicenda.
Narrata così, la storia non sembra neanche così rocambolesca ma vi assicuro che lo é. Tanto ridicola quanto incredibile, la vicenda è davvero e "purtroppo" accaduta. Spettatori, se dovete raccontare una barzelletta agli amici e non ve ne viene una in mente, raccontate questa: vi assicuro che sarà un successone.
Nonostante io non sia un fan di Michael Bay, devo congratularmi con lui perchè è riuscito, assieme ai suoi sceneggiatori, a rendere questo film ancora più ridicolo degli altri. Solamente che in questo film l'elemento ridicolo è indispensabile per far godere allo spettatore le sue due ore e dieci, scorrevoli e piacevoli. " Pain & Gain" è infatti così farcito di esuberanza e ridicolaggine da diventare spassoso e davvero divertente, senza mai uno stallo narrativo e senza mai risultare noioso.
Invece ho davvero odiato i personaggi, troppo stupidi, pacchiani, superficiali e moralmente discutibili, nonché volgari e sboccati. Lo so che è uno stereotipo, ma in questo caso bisogna proprio dirlo: tanti muscoli e niente cervello. Adesso, so che era proprio questo l'intento di Bay, ossia quello di far disprezzare i suoi personaggi al pubblico e di criticare il loro ossessionale e maniacale "sogno americano" (io pensavo che Bay ne fosse un fautore), ma è più forte di me. Non riesco a sopportare delle persone che si distaccano troppo dalla mia ideologia e dal mio pensiero. Odio i culturisti e i pompati, sopprattutto se sono così idioti e superficialotti. Non ce la faccio, mi danno il nervoso.
Al contrario ho amato tantissimo la fotografia, semplicemente fantastica. Vi sono delle scene e delle immagini davvero geniali, come quella della bava in slow motion di Ershaw o della faccia metà in acqua e metà no di Lugo, o anche quella in cui Adrian Doorbal porta in braccio il cane. Poi, a impreziosire ancor di più l'estetica del film, hanno contribuito molto anche simpatiche e brillanti idee. Fantastica quella del barbecue di Paul per bruciare le mani di due cadaveri!
"Pain & Gain - Muscoli e denaro" è quindi un film estetico ed escapista, critico nei confronti del tanto agognato sogno americano e presentante personaggi del tutto privi di etica o moralità. È eccessivamente sganciante ed esuberante, anche se ilare e spassoso. Ottime fotografie impreziosite da idee geniali non bastano, però, per togliere via dal film quella patina fittizia e inconsistente che caratterizza tutti i film di Bay.
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