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mercoledì 26 aprile 2023
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che maghi!!
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D’accordo in pieno se guardò il film nella chiave economica, ma… a me son piaciuti da morire i trucchi , le scene di corse da brivido e…… il finale… impensabile, ma davvero da thriller!!! Comunque l’ho visto due volte e lo rivedrei!!!! E di solito quando un film l’ho visto una volta non mi interessa più !!!
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antoniodeca
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sabato 5 gennaio 2019
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si ma anche no...
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Il regista francese Letellier pur con un cast di tutto rispetto (si va da un buon Mark Buffalo ad un mago,è il caso di dirlo,del cinema come Morgan Freeman,la cui presenza è però bella ma non impeccabile) non riesce completamente nella creazione di un thriller basato su magia ed illusionismo.
Quattro illusionisti con diversi passati alle spalle vengono radunati ed in meno di un anno organizano un colpo in banca e da novelli "Robin Hood" restituiscono ai loro spettatori i loro soldi,persi a causa di imbrogli e malefatte di banchieri e agrenzie di assicurazione,entrando in quel limbo di personaggi non buoni ma nemmeno cattivi che non è facile inquadrare.
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Il regista francese Letellier pur con un cast di tutto rispetto (si va da un buon Mark Buffalo ad un mago,è il caso di dirlo,del cinema come Morgan Freeman,la cui presenza è però bella ma non impeccabile) non riesce completamente nella creazione di un thriller basato su magia ed illusionismo.
Quattro illusionisti con diversi passati alle spalle vengono radunati ed in meno di un anno organizano un colpo in banca e da novelli "Robin Hood" restituiscono ai loro spettatori i loro soldi,persi a causa di imbrogli e malefatte di banchieri e agrenzie di assicurazione,entrando in quel limbo di personaggi non buoni ma nemmeno cattivi che non è facile inquadrare.
Da questo momento in poi però probabilmente Letelier avrà iniziato ad alzare un po il gomito nella stesura della sceneggiatura,traformando un film che tiene lo spettatore incollato allo schermo quasi cercando di prevedere i movimenti del quartetto ad un Action in perfetto stile americano con botte da orbi,poliziotti presi a pugni e inseguimenti a velocità folle per le strade di 3 metropoli USA. In breve il film si trasforma in un action polizieesco in cui la magia sembra essere solo un pretesto per dare una trama di fondo alla storia. Da personaggi dettagliati è ben caraterizati si passa a esasperazioni del termine mago (davvero un uomo che sa ipnotizzare semplicemente con un tocco di mano si limita a fare da Robin Hood invece di provare a,per dirne una,conquistare il mondo?). Il film prosegue tra colpi sempre più audaci e spiegazioni alquanto improbabioli fino al plot twist finale che non rimette in piedi un film partito bene e finito non malissimo ma che ha molto lavoro da fare. Di certo non un capolovoro del cinema,ma un film da vedere magari in una di quelle serate fredde in cui rimanere in casa è d'obbligo. Nel complesso mi sento di consigliarlo solo se lo si vuole guardare con spensieratezza,spegnendo il cervello e dando per buone le spiegazioni sui colpi dei quattro "Cavalieri".
Menzione particolare per la doppiatrice della poliziotta francese che talvolta si dimentica di parlare con l'accentoi francese e per il povero Micheal Caine che viene derubato e poi sparisce dalla trama del film senza un preciso "perchè" lasciando il buon Morgan Freeman al fresco e senza avergli fatto vedere neanche una lira
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iuriv
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venerdì 12 gennaio 2018
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illusione e divertimento.
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Uscito sull'onda lunga di The Prestige e The Illusionist, questo Now You See Me mette in scena le vicende di un gruppo di illusionisti che, come novelli Robin Hood, rubano ai gruppi di potere per donare ai poveri.
Leterrier ricorda la lezione di Nolan e sfrutta la prestidigitazione per ingannare e sviare il proprio pubblico. Ciò che ne esce è un film ad alto contenuto spettacolare, che diverte lo spettatore e lo sorprende con un colpo di scena finale inaspettato.
Il regista ci tiene lontano dal nucleo della sua soluzione, continuando a distrarci con particolari fasulli che ci illudono di essere vicini a scoprire l'identità del cavaliere nascosto nell'ombra.
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Uscito sull'onda lunga di The Prestige e The Illusionist, questo Now You See Me mette in scena le vicende di un gruppo di illusionisti che, come novelli Robin Hood, rubano ai gruppi di potere per donare ai poveri.
Leterrier ricorda la lezione di Nolan e sfrutta la prestidigitazione per ingannare e sviare il proprio pubblico. Ciò che ne esce è un film ad alto contenuto spettacolare, che diverte lo spettatore e lo sorprende con un colpo di scena finale inaspettato.
Il regista ci tiene lontano dal nucleo della sua soluzione, continuando a distrarci con particolari fasulli che ci illudono di essere vicini a scoprire l'identità del cavaliere nascosto nell'ombra.
Tuttavia per giungere al suo scopo la sceneggiatura sembra un filino troppo intricata. Il piano messo in piedi dal protagonista nascosto della vicenda è così complesso che basterebbe un temporale per mandare tutto a carte e quarantotto.
Inoltre per riagganciare i fili Leterrier sceglie la via dello spiegone, forse più per necessità che per vezzo estetico o stile autoritario. Senza la parte finale raccontata nel dettaglio, nulla di ciò che si è visto qui rischierebbe di avere senso.
Insomma, i trucchi qui scavalcano la sostanza della trama, distraendo continuamente e stupendo anche grazie a un cast stellare e istrionico, perfettamente in linea con il senso della pellicola.
In definitiva siamo di fronte a un film riuscito per larga parte del suo incedere, forse appena penalizzato da un finale troppo articolato. Una visione, comunque, se la merita tutta.
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giuseppetoro
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lunedì 25 dicembre 2017
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illusionistico
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Bello, illusionistico. Si segue con piacere
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ennio
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domenica 3 dicembre 2017
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americanata senza capo nè coda
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E' un peccato per uno come me appassionato del genere "furti geniali" essersi lasciato abbindolare da questo scadente film. Questo genere non andrebbe mai contaminato col soprannaturale e l'esagerazione fine a sè stessa. C'è tutto l'ABC della tavanata hollywodiana: la trama è nebulosa, caotica, i ritmi frenetici, si ricorre ai soliti inseguimenti/macchine che sgommano/poliziotti stupidi, fino ad arrivare a sequenze che ricordano più Harry Potter che un thriller. Le trovate che vorrebbero essere geniali sono inverosimili, supportate da una musica tronfia e boriosa. Il colpo di scena finale non aggiunge nulla a un film già morto prima.
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E' un peccato per uno come me appassionato del genere "furti geniali" essersi lasciato abbindolare da questo scadente film. Questo genere non andrebbe mai contaminato col soprannaturale e l'esagerazione fine a sè stessa. C'è tutto l'ABC della tavanata hollywodiana: la trama è nebulosa, caotica, i ritmi frenetici, si ricorre ai soliti inseguimenti/macchine che sgommano/poliziotti stupidi, fino ad arrivare a sequenze che ricordano più Harry Potter che un thriller. Le trovate che vorrebbero essere geniali sono inverosimili, supportate da una musica tronfia e boriosa. Il colpo di scena finale non aggiunge nulla a un film già morto prima. A chi piace il fantasy, s'accomodi.
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francismetal
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venerdì 1 dicembre 2017
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originale, non scontato e imprevedibile...
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Peccato che duri un po' troppo, i 4 cavalieri non siano stati ben caratterizzati, a differenza dei due poliziotti e di Morgan Freeman, e che le scene d'azione siano banali e scontate e che alla fine si è sfociato nell'holliwoodiano. Peccato, sarebbe stato quasi un capolavoro.
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seaofmovies
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lunedì 6 marzo 2017
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magia e crimine - robin hood dei giorni nostri
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Premetto che ero partita con un’idea totalmente differente di “Now you see me” e mi ha sorpreso positivamente. La trama non rende giustizia al film che, a mio parere, è molto accattivante; non c’è un solo momento scarico di adrenalina, il mistero si mantiene fino al finale stupefacente. Se dovessi scegliere una parola per definirlo sarebbe sicuramente: “Intrigante”. Troviamo come protagonisti tre ragazzi e una ragazza che si esibiscono in numeri di “magia” in cui il loro potenziale viene adoperato a favore del crimine; la magia si interseca perfettamente con la criminalità nei loro numeri di spettacolo in cui rapinano banche, svuotano conti bancari… il tutto viene poi donato, in un moderno stile “Robin Hood”, agli spettatori.
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Premetto che ero partita con un’idea totalmente differente di “Now you see me” e mi ha sorpreso positivamente. La trama non rende giustizia al film che, a mio parere, è molto accattivante; non c’è un solo momento scarico di adrenalina, il mistero si mantiene fino al finale stupefacente. Se dovessi scegliere una parola per definirlo sarebbe sicuramente: “Intrigante”. Troviamo come protagonisti tre ragazzi e una ragazza che si esibiscono in numeri di “magia” in cui il loro potenziale viene adoperato a favore del crimine; la magia si interseca perfettamente con la criminalità nei loro numeri di spettacolo in cui rapinano banche, svuotano conti bancari… il tutto viene poi donato, in un moderno stile “Robin Hood”, agli spettatori. Tutti e quattro hanno un gran talento per la magia e svolgono insieme un ottimo lavoro di squadra, tuttavia presentano caratteristiche molto differenti che mostrano veramente i diversi aspetti di una persona e come, nonostante questo, si possa formare una squadra compatta e unita.. Il fatto che il loro carattere venga messo in risalto più di una volta non è da sottovalutare, al contrario, a mio parere può essere un buon punto sul quale riflettere. Daniel rappresenta un po’ l’egocentrismo, uomo calcolatore sempre organizzato, fedele ai piani architettati e molto schematico. Merritt è invece una persona più ironica, spesso anche sarcastica, molto intuitivo, attento ai dettagli ma anche diffidente e per questo rappresenta anche un po’ la tentazione di lasciare la missione gestita da persone apparentemente “invisibili” , in quanto non si conoscono nè i loro nomi nè i volti. Henley è una donna difficile da decifrare, sicuramente leale e disponibile ma anche determinata e sincera… in ogni situazione. Jack è ancora giovane e inesperto, ha molta foga di imparare e voglia di mettersi alla prova, il suo personaggio sembra mantenersi spesso in seconda fila ma emergerà piano piano come la sua personalità, decisa e acuta. Infine Dylan, lo vediamo un po’ come l’uomo che “ da la caccia alle mosche” sin dall’inizio del film. Sembra un uomo scrupoloso, realista e a volte anche troppo legato ai suoi doveri, spesso più morali che lavorativi… alla fine si rivelerà una piacevole sorpresa. Assolutamente consigliato, spiritoso, divertente e intenso!
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rampante
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lunedì 20 febbraio 2017
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quattro maghi
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Quattro maghi ricevono una carta dei Tarocchi che li identifica e li invita all'appuntamento della vita
Il regista dirigendo altrove l'attenzione dello spettatore crea l'accadimento magico senza che lo spettatore possa cogliere il trucco dietro il prestigio
Incredibili i trucchi usati dai quattro magli che compiono il prestigio di rubare ai ricchi per dare ai poveri
suggestionabili gli effetti magici, sorprendenti gli spettacoli e solo alla fine si riesce a intuire e scovare il trucco
Innaspettato il finale, divertente, intrigante
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onufrio
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martedì 10 gennaio 2017
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tutta questione di magia
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Leterrier parte a razzo, con un inizio dinamico e veloce che rapisce lo spettatore e lo pone a farsi delle domande. Storia di maghi, storia di ladri; cosa si cela dietro a quattro maghi autori di grandi spettacoli in grado di sorprendere il pubblico con magie così perfette da sembrare (essere) vere. Il finale purtroppo cade sul più classico dei colpi di scena e andando indietro nel film a quel punto molte cose sino a quel momento viste non sembrano reggere bene dal punto di vista sceneggiativo, insomma anche Leterrier si è divertito a fare il mago, facendo "scomparire" anche lui qualcosa.
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