Sono rimasto abbastanza deluso.Ma questo e' anche normale.
Noi spettatori siamo sempre alla ricerca di qualcosa, e ci disegnamo mentalmente che il prodotto sara' senz'altro all'altezza delle nostre aspettative.
Ma la creativita', la fantasia di un artista, viaggia sempre sui binari della propria individualita' emozionale, del proprio pensiero e del proprio gusto.
E quindi...........alla luce di questo anche la critica di un'opera dì'arte diventa superflua, e percio'mi dilunghero' pochissimo.
Secondo me questo film non aggiunge niente alla filmografia del regista.
Bella al solito, la fotografia, le inquadrature, ma l'intreccio, la storia,..... e' un po' frammentata e non mi piace nemmneo granche'
Come secondo me, non e' azzeccato nemmeno il cast.
Arca non mi convince come attore, la Smutniak bravina...........il resto e' un po' il solito circo di cui Ozpetek si circonda da anni. E che adesso anche nel cinema e' diventato una moda.
Sembrero' un po' troppo critico, ma restare sulla cresta dell'onda con un prodotto nuovo, ogni volta, credo purtroppo, non sia facile.
Pecchero' di presunzione, forse di romanticismo, ma resto troppo legato alle atmosfere del "bagno turco" o della "finestra di fronte".
Li' si, che ho trovato emozioni, fascino narrativo /evocativo e suggestioni infinite.
Ritorno con la memoria alla lettera della zia di Alessandro Gasmann, mentre scorre le righe della sua lettera sul battello che attraversa lentamente il Bosforo.............
Indimenticabile.
Speriamo nel prossimo.
ndr. comunque un film che si puo' vedere.
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