aristoteles
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sabato 8 agosto 2015
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aspettando lo spiderman definitivo
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Difficile commentare questo Spiderman dopo l'ottima trilogia precedente.
Qui si rispetta di più la storia del fumetto però ci sono delle "escursioni" tipo tutta la storia della Oscorp.
Anche il carattere di questo Spiderman è più realistico nel senso che è molto più ironico e frizzante del precedente.
In quanto a spessore invece la trilogia precedente ha qualcosa in più , qui ci sono troppe scene non convincono.
Sopratutto quando entra in scena Peter Parker ,sembra il ragazzo più intelligente del Pianeta e solo lui si accorge di tanti dettagli che guarda caso agli altri sfuggono ,poliziotti in primis.
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Difficile commentare questo Spiderman dopo l'ottima trilogia precedente.
Qui si rispetta di più la storia del fumetto però ci sono delle "escursioni" tipo tutta la storia della Oscorp.
Anche il carattere di questo Spiderman è più realistico nel senso che è molto più ironico e frizzante del precedente.
In quanto a spessore invece la trilogia precedente ha qualcosa in più , qui ci sono troppe scene non convincono.
Sopratutto quando entra in scena Peter Parker ,sembra il ragazzo più intelligente del Pianeta e solo lui si accorge di tanti dettagli che guarda caso agli altri sfuggono ,poliziotti in primis.
La prima trilogia era troppo malinconica ,questa sembra partire con molta superficialità ,ed infatti anche il potere di Electro si porta appresso questo difetto.
Sono entrambi buoni prodotti e guardabili ma io aspetto ancora di vedere lo Spiderman "definitivo" .
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dark knight
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giovedì 5 luglio 2012
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un remake non del tutto riuscito
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L'eredità lasciata dal regista della precedente trilogia, Sam Raimi, era sicuramente pesante e per questo difficile da raccogliere. La scelta di un cast completamente nuovo è molto coraggiosa e lo spettatore impiega infatti un po ad abituarsi ai volti nuovi dei protagonisti più importanti. Ma è tutto lo Spider-man di Marc Webb a essere nuovo, non solo nel volto ma anche e soprattutto nello spirito. Sia Peter Parker, sia il super eroe che c'è in lui, appaiono in questo nuovo, vecchio capitolo molto più "frizzanti", vivaci ed a volte anche arroganti rispetto al personaggio della precedente trilogia, avvicinandosi molto al fumetto. Ma non sono i protagonisti a non andare bensì la storia che viene loro cucita adosso.
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L'eredità lasciata dal regista della precedente trilogia, Sam Raimi, era sicuramente pesante e per questo difficile da raccogliere. La scelta di un cast completamente nuovo è molto coraggiosa e lo spettatore impiega infatti un po ad abituarsi ai volti nuovi dei protagonisti più importanti. Ma è tutto lo Spider-man di Marc Webb a essere nuovo, non solo nel volto ma anche e soprattutto nello spirito. Sia Peter Parker, sia il super eroe che c'è in lui, appaiono in questo nuovo, vecchio capitolo molto più "frizzanti", vivaci ed a volte anche arroganti rispetto al personaggio della precedente trilogia, avvicinandosi molto al fumetto. Ma non sono i protagonisti a non andare bensì la storia che viene loro cucita adosso. Al di la dei venti minuti finali, l'occhio della telecamera punta quasi sempre alla vita privata dei personaggi, concentrandosi spesso sull' amore adolescenziale del giovane Peter e allontanandosi dall'azione adrenalinica che caratterizza questo genere. Per questo il film da sempre l'impressione di stare decollando senza mai spiccare, però, completamente il volo. Anche la durata della pellicola, 2h 15min, sembra essere eccessiva vista la scarna manciata di minuti dedicata effettivamente ai combattimenti che tanto piacciono a questo tipo di pubblico. Nel complesso, potenzialmente un buon film che sarebbe potuto diventare tale qualora ci si fosse concentrati più sui personaggi e meno sulle persone!
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riccardo t.
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venerdì 6 luglio 2012
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ritorno alle origini
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Riavvio del franchise di Spider Man; completamente slegato dalla precedente trilogia di Raimi, il film aveva grandi aspettative, poteva essere un nuovo inizio per rilanciare il personaggio ma anche un tonfo colossale.
Posso dire con serenità che questo nuovo film è ottimo, ben realizzato, e anche se è presto far paragoni, ha gettato buone basi per creare una nuova trilogia, migliore della precedente.
L’aspetto che colpisce di più è sicuramente l’approccio narrativo che il film da subito si impone, fin dal bellissimo prologo capiamo che il film ha molto da dire, anche ad un pubblico più maturo, il tono è drammatico e intimista, lo stile è realista, c’è volontà di raccontare le origini di Peter, la sua dimensione familiare, la ricerca di sé stesso, la verità sulla misteriosa scomparsa dei suoi genitori, di descrivere le problematiche di questo ragazzo.
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Riavvio del franchise di Spider Man; completamente slegato dalla precedente trilogia di Raimi, il film aveva grandi aspettative, poteva essere un nuovo inizio per rilanciare il personaggio ma anche un tonfo colossale.
Posso dire con serenità che questo nuovo film è ottimo, ben realizzato, e anche se è presto far paragoni, ha gettato buone basi per creare una nuova trilogia, migliore della precedente.
L’aspetto che colpisce di più è sicuramente l’approccio narrativo che il film da subito si impone, fin dal bellissimo prologo capiamo che il film ha molto da dire, anche ad un pubblico più maturo, il tono è drammatico e intimista, lo stile è realista, c’è volontà di raccontare le origini di Peter, la sua dimensione familiare, la ricerca di sé stesso, la verità sulla misteriosa scomparsa dei suoi genitori, di descrivere le problematiche di questo ragazzo. Totalmente diverso dalle atmosfere più scanzonate del trittico di Sam Raimi.
La sceneggiatura è semplice e lineare, e mantiene per tutta la durata un ottimo ritmo(il film non annoia mai); qualche volta si ha la sensazione di rivisto, ma dovendo nuovamente raccontare la storia è normale, la storia ci offre un nuovo punto di vista delle vicende del super-eroe, dando qualche risposta, ma lasciando ai probabili sequel, il compito di ampliare quello che questo film ha creato, dando precedenza a storia e personaggi.
Il cast è molto ben assortito, Andrew Garfield dimostra di essere all’altezza del ruolo ritraendo un Peter Parker, adolescente solitario, introverso e con tanta rabbia, ma soprattutto umano, veramente bravo. Emma Stone è come al solito bravissima a dare spessore a un personaggio che non ha molto da offrire, quindi grande merito all’attrice, ottime prove anche per Rhys Ifans nei panni del Dr.Connors/Lizard, e dei nuovi zio Ben e zia May interpretati dai grandissimi Martin Sheen e Sally Field.
Il lato tecnico del film è stupendo, visivamente la fotografia fa un ottimo lavoro, seguendo le atmosfere cupe del film, il montaggio è buono e la Regia di Marc Webb è capace nel gestire le varie situazioni del film dalle scene più spettacolari, all’aspetto più drammatico, senza però grandi picchi artistici. Nulla da dire sugli effetti speciali, ben gestiti in tutte le scene dove appaiono. Efficace anche la colonna sonora, che supporta adeguatamente il film.
Unica note dolente di un film ottimo, è il 3D, non ch sia fatto male, ma non è così indispensabile, anzi l’ho trovato parecchio furbo nel suo utilizzo, per mostrare i voli in soggettiva di Spider-Man, con soluzioni un po’ troppo ricercate, solo per colpire il pubblico.
Infine, bellissimo riavvio della saga dell’Uomo Ragno, un film che ci reintroduce nel mondo dell’Uomo Ragno sotto un'altra prospettiva; ora attendiamo i sequel per saperne di più.
Voto: 7.5
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gabry morons
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martedì 10 luglio 2012
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the ammazzing spiderman
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Premetto che sono andato a vedere questo film con un pizzico di pregiudizio,perché mi è piaciuta molto la regia di Raimi nei film precedenti e l'interpretazione di Tobey Maguire nelle vesti di Spiderman. Tra tutti gli attori di questo reboot si salvano: 1_Rhys Ifans, che incarna alla perfezione lo spirito tormentato del viscido antagonista,una sorta di dottor Jekill-Mr Hyde scisso tra la volontà di aiutare l'umanità sofferente e l'oscuro desiderio di distruggerla, ritornando all'era dei dinosauri; 2_Sally Field (la mamma di Mrs Doubtfire), che interpreta bene la tenera e apprensiva zia May, che non sgrida molto il nipote quando torna a casa piuttosto malconcio; 3_Martin Sheen (il soldato di Apocalypse Now) che presta il volto a zio Ben, anche se è quasi irriconoscibile a causa del tempo che passa.
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Premetto che sono andato a vedere questo film con un pizzico di pregiudizio,perché mi è piaciuta molto la regia di Raimi nei film precedenti e l'interpretazione di Tobey Maguire nelle vesti di Spiderman. Tra tutti gli attori di questo reboot si salvano: 1_Rhys Ifans, che incarna alla perfezione lo spirito tormentato del viscido antagonista,una sorta di dottor Jekill-Mr Hyde scisso tra la volontà di aiutare l'umanità sofferente e l'oscuro desiderio di distruggerla, ritornando all'era dei dinosauri; 2_Sally Field (la mamma di Mrs Doubtfire), che interpreta bene la tenera e apprensiva zia May, che non sgrida molto il nipote quando torna a casa piuttosto malconcio; 3_Martin Sheen (il soldato di Apocalypse Now) che presta il volto a zio Ben, anche se è quasi irriconoscibile a causa del tempo che passa. Deludenti i protagonisti Andrew Garfield ed Emma Stone, un Peter Parker con ciuffo da fighetto, senza occhiali, non molto sveglio e sempre sullo skateboard e una Gwen Stacy fredda e inespressiva, quasi irreale. In conclusione, la trama non è il massimo, i protagonisti sono giovani e inesperti e questo ha tutta l'aria di essere, più che un rilancio, una pietra tombale per il tessiragnatele.
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andremovie
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mercoledì 11 luglio 2012
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un nuovo inizio per un supereroe mai fuori moda
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Dalla sua prima apparizione nel 1962, all'interno dell'ultimo numero della rivista antologica di fantascienza Amazing Fantasy, Spider-Man si è prepotentemente affermato come il simbolo della nuova concezione di super-hero promossa dalla Marvel, continuando ad attirare un grande numero di appassionati e non. Questo perchè Peter Parker, nonostante abilità e poteri fuori dal comune, rimane comunque un adolescente costretto ad affrontare tutte le problematiche tipiche della sua età, primo fra tutti il sentirsi un outsider, costantemente alla ricerca della propria identità.
Dopo la trilogia di successo firmata Sam Raimi, era difficile pensare ad un ciclo altrettanto vincente, tanto più a così breve distanza dall'ultimo capitolo.
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Dalla sua prima apparizione nel 1962, all'interno dell'ultimo numero della rivista antologica di fantascienza Amazing Fantasy, Spider-Man si è prepotentemente affermato come il simbolo della nuova concezione di super-hero promossa dalla Marvel, continuando ad attirare un grande numero di appassionati e non. Questo perchè Peter Parker, nonostante abilità e poteri fuori dal comune, rimane comunque un adolescente costretto ad affrontare tutte le problematiche tipiche della sua età, primo fra tutti il sentirsi un outsider, costantemente alla ricerca della propria identità.
Dopo la trilogia di successo firmata Sam Raimi, era difficile pensare ad un ciclo altrettanto vincente, tanto più a così breve distanza dall'ultimo capitolo. Ma questo re-boot di Marc Webb ha diversi punti a suo favore, anzitutto il fatto di porsi al pubblico come un prodotto autonomo: certo, la storia è nota, le sequenze d'azione sono come sempre spettacolari e dinamiche, e il cattivo di turno per certi aspetti sembra ricalcare un pò il modello del Goblin del primo film, ma qui è la figura di Peter ad essere rivisitata e approfondita e il personaggio acquista così uno spessore completamente nuovo rispetto al suo precedessore, entrando in una dimensione più cupa e ribelle. Rimanendo fedele alla componente adolescenziale grazie ai toni tipici dei teen-movies e un cast azzeccato, senza dubbio è uno Spider-Man moderno e attuale, più vicino alla serie Ultimate (di Brian Michael Bendis) che alla collana Amazing di Stan Lee, Kirby e Romita, quasi a rappresentare un deciso ricambio generazionale.
Ciò che sembra assodato, è che possono cambiare registi e attori, ma Spider-Man non passerà mai di moda. Se questo voleva essere un nuovo inizio, la strada sembra essere quella giusta.
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evildevin87
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venerdì 6 dicembre 2013
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un barlume di speranza
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La domanda che tanti si sono posti è: c'era bisogno di un reboot di Spiderman a pochi anni dalla conclusione della saga diretta da Sam Raimi? A questa domanda io rispondo: assolutamente sì. La trilogia di Raimi è una saga che alla fine, specialmente a causa del mediocre terzo episodio, si chiude a metà, sminchiando totalmente il personaggio di Peter Parker/Spiderman rendendolo un coglionazzo sfigatissimo e senza palle e lasciando l'intera storia a balenare lì, incompleta. Con questo reboot il buon Marc Webb riporta in auge il suddetto personaggio stavolta rifacendosi all'universo ultimate. Risultato? Personaggi più credibili (anche se avrei gradito un po' più di caratterizzazione di alcuni, come zia May o Flash), una storia che rende più predisposto il protagonista al destino che tutti conosciamo e, soprattutto, finalmente vediamo sullo schermo il vero Spiderman: ironico, cinico e che sfotte i cattivi sparando battute a raffica.
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La domanda che tanti si sono posti è: c'era bisogno di un reboot di Spiderman a pochi anni dalla conclusione della saga diretta da Sam Raimi? A questa domanda io rispondo: assolutamente sì. La trilogia di Raimi è una saga che alla fine, specialmente a causa del mediocre terzo episodio, si chiude a metà, sminchiando totalmente il personaggio di Peter Parker/Spiderman rendendolo un coglionazzo sfigatissimo e senza palle e lasciando l'intera storia a balenare lì, incompleta. Con questo reboot il buon Marc Webb riporta in auge il suddetto personaggio stavolta rifacendosi all'universo ultimate. Risultato? Personaggi più credibili (anche se avrei gradito un po' più di caratterizzazione di alcuni, come zia May o Flash), una storia che rende più predisposto il protagonista al destino che tutti conosciamo e, soprattutto, finalmente vediamo sullo schermo il vero Spiderman: ironico, cinico e che sfotte i cattivi sparando battute a raffica. Certo, l'americanata delle gru e come è stato reso esteticamente Lizard (che poi come personaggio ricorda un po' il Goblin del primo Spiderman di Raimi a mio parere) mi ha lasciato un po' perplesso ma alla fine non fa nulla. Il film è retto da un bel ritmo, l'introspezione c'è ed è resa abbastanza bene, le scene d'azione sono spettacolari e si presta a prevederne un seguito. Non resta che aspettare quest'ultimo. Io non vedo l'ora.
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ultimoboyscout
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domenica 18 maggio 2014
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le origini del ragno.
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Il film rappresenta il punto di svolta della serie, a cominciare dal nuovo protagonista Andrew Garfield fino al subentrante regista Marc Webb che sostituisce il veterano Sam Raimi. In effetti Marvel osa l'inosabile assumendo Webb, regista con una sola commedia (di buon successo) alle spalle e Garfield, finora attore con sole parti da comprimario. Il tutto dopo i 2.5 miliardi di dollari incassati dalla trilogia con Tobey Maguire. L'attore inglese da un nuovo taglio a Peter Parker, più umano e fragile, ossessionato dalla scomparsa dei genitori, rinunciando a parte della fisicità per puntare sulla psicologia del personaggio. Il film funziona decisamente meglio nei rapporti interpersonali che nelle scene d'azione e Webb, esperto di commercial e videoclip, è bravissimo nell'aver azzeccato il cast: Garfield è espressivo in maniera quasi perfetta e la Stone è la Gwen ideale, la loro sintonia è grandiosa, tanto da averla proseguita anche fuori dal set.
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Il film rappresenta il punto di svolta della serie, a cominciare dal nuovo protagonista Andrew Garfield fino al subentrante regista Marc Webb che sostituisce il veterano Sam Raimi. In effetti Marvel osa l'inosabile assumendo Webb, regista con una sola commedia (di buon successo) alle spalle e Garfield, finora attore con sole parti da comprimario. Il tutto dopo i 2.5 miliardi di dollari incassati dalla trilogia con Tobey Maguire. L'attore inglese da un nuovo taglio a Peter Parker, più umano e fragile, ossessionato dalla scomparsa dei genitori, rinunciando a parte della fisicità per puntare sulla psicologia del personaggio. Il film funziona decisamente meglio nei rapporti interpersonali che nelle scene d'azione e Webb, esperto di commercial e videoclip, è bravissimo nell'aver azzeccato il cast: Garfield è espressivo in maniera quasi perfetta e la Stone è la Gwen ideale, la loro sintonia è grandiosa, tanto da averla proseguita anche fuori dal set. Si tratta di un reboot molto fedele al fumetto originale, non solo nel titolo, una visione del supereroe del tutto inedita, un cambio di rotta netto che punta moltissimo sui sentimenti e sui problemi tipicamenti adolescenziali su uno sfondo decisamente dark, più sulle orme dell'Uomo Pipistrello di Nolan che su quelle dell'Uomo Ragno di Raimi o di qualsiasi altro cinecomic Marvel, col bambino che vive ancora dentro l'eroe e ha anche una parte fondamentale nella sua esistenza. Il film ricalca con forza anche la personalità dello Spider-Man del fumetto originale, molto ironico al punto da prendere in giro i suoi avversari e trasformare alcune scene in vere gag da palcoscenico. E' un viaggio alla scoperta dell'oscuro passato di Peter Parker, non un blockbuster fatto solo di effetti speciali ma di sentimenti e contenuti importanti, purtroppo il cattivo di turno, Lizard, non ha spessore e la trama non funziona come dovrebbe e il lato action è molto trascurato, un peccato mortale in pellicole come questa, finendo per non brilalre per originalità. C'era da attendersi comunque di meglio, ne esce un ibrido che rimane impigliato ai suoi vorrei ma non posso e che non sa fino in fondo che strada prendere.
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deh
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venerdì 19 febbraio 2021
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qualche ragnatela e spettacolo comunque.
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nonostante il remake della recente saga, non
dispiace e non stupisce per quello forse, però è
sembrato un film abbastanza pulito mi pare,
lizard il lucertolone sembra essersi adattato al divertimento,
manca di lucidità forse un pò in qualche sketch, cominciato alle
6 e 03 a guardare il film trovandolo comunque di dvertimento.
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brando
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domenica 9 gennaio 2022
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il ritorno dell'uomo ragno
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Peter Parker, un liceale orfano è stato abbandonato dai genitori per motivi di lavoro, quindi viene cresciuto dagli zii Ben e Mary. Quando raggiunge l'età adolescenziale Peter viene punto da un ragno che li dona poteri incredibili, usufruendo di tutto ciò, Peter inizia a investigare sulla scomparsa dei genitori. Io preferisco questo Spider-man a quello di Tobey perchè The Amazing Spiderman segue più fedelmente la storia dei fumetti; finalmente Peter Parker è affiancato dalla vivace Gwen e non dalla arrogante e piagnucolosa Mary Jane. In più, in questo Spider-man, la storia è concentrata di più sulla vita di Peter (che per me Andrew Garfield ha interpretato benissimo) e non, a differenza di Tobey Maguire sulla vita di Spider-man
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90peppe90
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giovedì 5 luglio 2012
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spider-man torna, ed è davvero "amazing"!
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Marc Webb si ispira alla serie "Ultimate Spider-Man" per lavorare al reboot dell'Uomo Ragno, e cercare di non sfigurare al confronto con la grandiosa trilogia di Raimi. In "The Amazing Spider-Man" c'è davvero di tutto: azione, amore, ironia, effetti speciali. Un ottimo film, senza dubbio, con pochi difetti. Ad esempio il 3D è quasi inutile, visto che le scene spettacolari sono godibili perfettamente anche senza 3D. Ottimo Andrew Garfield nei panni di un Parker "un po' più figo" del classico Spider-Man, un'Emma Stone che fa il suo dovere nei panni di Gwen Stacy (1-0 per Webb contro Raimi: la prima ragazza di Peter NON è MJ!) e - senza scendere nei particolari - il resto del cast che svolge un lavoro magnifico.
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Marc Webb si ispira alla serie "Ultimate Spider-Man" per lavorare al reboot dell'Uomo Ragno, e cercare di non sfigurare al confronto con la grandiosa trilogia di Raimi. In "The Amazing Spider-Man" c'è davvero di tutto: azione, amore, ironia, effetti speciali. Un ottimo film, senza dubbio, con pochi difetti. Ad esempio il 3D è quasi inutile, visto che le scene spettacolari sono godibili perfettamente anche senza 3D. Ottimo Andrew Garfield nei panni di un Parker "un po' più figo" del classico Spider-Man, un'Emma Stone che fa il suo dovere nei panni di Gwen Stacy (1-0 per Webb contro Raimi: la prima ragazza di Peter NON è MJ!) e - senza scendere nei particolari - il resto del cast che svolge un lavoro magnifico.
Temevo un possibile "flop", soprattutto a confronto con la precedente trilogia, anche se non credo si possa fare un confronto: l'universo Marvel e l'universo Ultimate Marvel non sono paragonabili. Così com'erano ottimi film quelli di Raimi, lo è questo.
Un'altra pecca? Il costume indossato da Tobey Maguire era molto ben fatto, in confronto a quello di Andrew Garfield.
Film assolutamente da vedere!
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[+] ultimate?
(di rickdangerous)
[ - ] ultimate?
[+] bene, hai detto:
(di rickdangerous)
[ - ] bene, hai detto:
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