ilfreddo1983
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sabato 13 agosto 2011
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quando i gatti non ci sono i topi ballano...forse.
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A differenza di tante porcate che ci sono in giro questa pellicola sicuramente risulta essere divertente anche se un pò volgare(ma tanto non siamo bambini),la storia è scontata sa di già visto ma questo non danneggia il film anzi in alcune situazioni è esilarante con gli attori bravissimi a recitare le loro parti...prodotto godibile!!!
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ragthai
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mercoledì 10 agosto 2011
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film senza pretese ma godibile
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Non poi cosi' volgare come ho letto in alcune recensioni, sicuramente meno dei cinepanettoni.
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ultimoboyscout
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lunedì 8 agosto 2011
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la vacanza dal matrimonio.
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Gli uomini che cialtroni verrebbe da dire vedendo questo nuovo film dei Farrelly. Eh si perchè i nostri simpatici eroi Wilson e Sudeikis riescono a farsi concedere dalle proprie mogli una fatidica settimana di libera uscita dal matrimonio nella quale tutto è concesso e tutto è permesso, ma dimostreranno loro malgrado una vera disabitudine a un certo stile di vita e a certi ritmi. Infatti la loro settimana non sarà una fuga dal matrimonio ma dal buon senso, regredendo fino ai tempi del college, per poi tornare dalle rispettive compagne più innamorati di prima e con la coda tra le gambe. E' una commedia romantica, più brillante che comica, in cui i fratelli registi fanno fare la solita figura barbina agli uomini mentre fanno risplendere le donne, elevandole un gradino sopra, tipico del loro cinema.
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Gli uomini che cialtroni verrebbe da dire vedendo questo nuovo film dei Farrelly. Eh si perchè i nostri simpatici eroi Wilson e Sudeikis riescono a farsi concedere dalle proprie mogli una fatidica settimana di libera uscita dal matrimonio nella quale tutto è concesso e tutto è permesso, ma dimostreranno loro malgrado una vera disabitudine a un certo stile di vita e a certi ritmi. Infatti la loro settimana non sarà una fuga dal matrimonio ma dal buon senso, regredendo fino ai tempi del college, per poi tornare dalle rispettive compagne più innamorati di prima e con la coda tra le gambe. E' una commedia romantica, più brillante che comica, in cui i fratelli registi fanno fare la solita figura barbina agli uomini mentre fanno risplendere le donne, elevandole un gradino sopra, tipico del loro cinema. Anche perchè compiono il più eroico degli atti: continuano ad amare i propri mariti per quello che sono, senza la minima pretesa di cambiarli. Bobby e Peter però, nonostante la buona idea, anche stavolta annaspano, non riescono più a raggiungere i livelli di "Tutti pazzi per Mery", si lasciano travolgere da una comicità stupida e a volte volgare nonostante il taglio rosa-romantico del film. Hanno il merito di aver fatto conoscere al grande pubblico Jason Sudeikis, molto meglio lui del più noto e navigato Wilson nell'occasione.
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boyforboys
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sabato 16 luglio 2011
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libera uscita.......dal manicomio
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non andate a vederlo risparmiate i soldini........è BRUTTISSIMO
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astromelia
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martedì 12 luglio 2011
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politically correct
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a differenza di tante altre comedy americane,questa è supportata da ottimi dialoghi sull'argomento sesso e uomini,nonchè confaciente alla realtà,buon ritmo,qualche risata ,insomma un film divertente anzi esilarante
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mador23
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venerdì 1 luglio 2011
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niente di che
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Classica commedia americana, qualche battuta carina, altre invece scontate e di cattivo gusto....
3 stelle perchè per il genere è giusto non aspettarsi molto di più....
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eldiego
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giovedì 30 giugno 2011
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libera uscita...grandioso...
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geniale in tutto e per tutto...l'uomo che crede di spaccare il mondo e di poter fare tutto cio' che vuole in libera uscita dal matrimonio finisce per fare quello che, forse, non ti aspetti...!!!
ho riso per tutto il film...
OTTIMO...
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alvise w.
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mercoledì 29 giugno 2011
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liberi di uscire......dal cinema!
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La commedia è, da sempre, un genere che la gente ama(va) perchè permette di distogliere il pensiero, per un breve periodo di tempo, dalla routine quotidiana e ha (ultimamente sempre più di rado!) la peculiarità di farci ridere e divertire.
Bobby e Peter Farrelly diventarono maestri del genere comico/demenziale americano grazie a film come "Tutti pazzi per Mary" o "Io me e Irene", due opere che funzionavano alla perfezione sia perchè mischiavano il lato romantico/sentimentale con lo humor pungente e selvaggio, ma anche perchè avevano la caratteristica più importante per delle commedie: facevano ridere.
"Libera uscita", la loro utima fatica, non colpisce nel segno ed è un disarmante e triste esempio di come il genere comico odierno stia raggiungendo una triste deriva.
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La commedia è, da sempre, un genere che la gente ama(va) perchè permette di distogliere il pensiero, per un breve periodo di tempo, dalla routine quotidiana e ha (ultimamente sempre più di rado!) la peculiarità di farci ridere e divertire.
Bobby e Peter Farrelly diventarono maestri del genere comico/demenziale americano grazie a film come "Tutti pazzi per Mary" o "Io me e Irene", due opere che funzionavano alla perfezione sia perchè mischiavano il lato romantico/sentimentale con lo humor pungente e selvaggio, ma anche perchè avevano la caratteristica più importante per delle commedie: facevano ridere.
"Libera uscita", la loro utima fatica, non colpisce nel segno ed è un disarmante e triste esempio di come il genere comico odierno stia raggiungendo una triste deriva.
La storia vede come protagonisti Rick e Fred, due quarantenni arrapati che stanno attraversando un momento difficile nel loro matrimonio: manca loro la vita da cacciatore che si sono lasciati indietro,e adesso, con la moglie appiccicata al fianco, tutte le fanciulle passano oltre senza notarli. Le mogli lungimiranti e un po' preoccupate per la salute psicofisica dei mariti, decidono di concedergli una settimana di pausa dai doveri coniugali in cui potranno fare tutto quello che vogliono senza conseguenze.
Il paradiso insomma.....o forse no.
I due adolescenti attempati cercano di ri-immergersi nella savana del rimorchio accorgendosi molto presto che c'è un tempo e un'età per ogni cosa, finendo in una mielosa ritirata tra le braccia delle mogliettine.
Il film dei fratelli americani ha la sua pecca più grande nel fatto di non essere in grado di far ridere lo spettatore. Nei rari casi in cui questo avviene lo si deve ad un uso (fin troppo esagerato) della volgarità. Le situazioni che i personaggi vivono sono trite e ritrite all'interno del cinema comico e i registi non si impegnano minimamente per dar loro una nuova linfa.
La prova degli attori è a dir poco impietosa, soprattutto quella di Owen Wilson e John Sudeikis, i due protagonisti, che si aggirano come pezzi di legno all'interno di una serie di tristi, e soprattutto improbabili, siparietti. Solo nel finale (che si svolge durante i titoli di coda) la mano dei Farrelly esce allo scoperto e ci regala l'unica parte riuscita del film.
"Libera uscita" non ha quell' ironia, intrisa di cattiveria, che rende grande una commedia demenziale. Qui tutto vira verso uno sdolcinato romanticismo ed un rassicurante perbenismo finale che, a lungo andare, risulta insopportabile.
Nessun dato tecnico da rilevare, le musiche sono curate dagli Empire of the sun, il gruppo del tormentone di qualche anno fa: "Walking on a dream".
Insomma, se nel film i registi concedono ai loro protagonisti una libera uscita dai doveri coniugali, dovrebbero concedere agli spettatori una libera uscita dal loro film, lasciandoli con la speranza che ritrovino il tocco registico che li aveva portati a dirigere delle vere commedie.
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il pordenonese
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venerdì 24 giugno 2011
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mi sono slogato la mascella dal ridere...
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Dalla recensione della Gandolfi si conferma il fatto che alle donne dovrebbe esser vietata la visione del genere di film comico/demenziale. E' proprio una comicita' non conciliabile col genere femminile...Ottimo film comico, si ride letteralmente dall'inizio alla fine, effettivamente in alcuni tratti eccessivamene volgare. Target di pubblico ottimale: maschio sposato o fidanzato dai 30 ai 50 anni...ci si riconosce in moltissime parti della sceneggiatura, e dalle risate continue del pubblico in sala pare che il giudizio, almeno nel cinema dove l'ho visto io, fosse unanime. Un Owen Wilson un po' sottotono ma supportato dall'ottima spalla Sudeikis, una vera rivelazione sul genere. Da consigliare sicuramente a chi sono piaciuti film come Old School, Una notte da leoni, etc.
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Dalla recensione della Gandolfi si conferma il fatto che alle donne dovrebbe esser vietata la visione del genere di film comico/demenziale. E' proprio una comicita' non conciliabile col genere femminile...Ottimo film comico, si ride letteralmente dall'inizio alla fine, effettivamente in alcuni tratti eccessivamene volgare. Target di pubblico ottimale: maschio sposato o fidanzato dai 30 ai 50 anni...ci si riconosce in moltissime parti della sceneggiatura, e dalle risate continue del pubblico in sala pare che il giudizio, almeno nel cinema dove l'ho visto io, fosse unanime. Un Owen Wilson un po' sottotono ma supportato dall'ottima spalla Sudeikis, una vera rivelazione sul genere. Da consigliare sicuramente a chi sono piaciuti film come Old School, Una notte da leoni, etc..
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jimmytower
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mercoledì 22 giugno 2011
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non sono soldi buttati
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Ho visto questo film a 5 euro-sempre più una rarità, coi prezzi di oggi al cinema-assieme ad un amico, il lunedì sera, senza sapere che aspettarmi.
Mi ritrovo per le mani questo bilancio conclusivo: 1) tantissime risate, davvero, e non solo perché forse io e il mio amico un po' ci siamo immedesimati nei personaggi; 2) scurrilità scivolate nella buffoneria più estrema; 3) una storia semplice ma lineare, oltre che una serie di battute messe in fila.
Risultato: sicuramente è un film americano, sia nei pregi che nei difetti.
Ora, io non so esattamente se questo è un film da due, due mezzo o tre bolli.
Io gliene ho dati due.
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Ho visto questo film a 5 euro-sempre più una rarità, coi prezzi di oggi al cinema-assieme ad un amico, il lunedì sera, senza sapere che aspettarmi.
Mi ritrovo per le mani questo bilancio conclusivo: 1) tantissime risate, davvero, e non solo perché forse io e il mio amico un po' ci siamo immedesimati nei personaggi; 2) scurrilità scivolate nella buffoneria più estrema; 3) una storia semplice ma lineare, oltre che una serie di battute messe in fila.
Risultato: sicuramente è un film americano, sia nei pregi che nei difetti.
Ora, io non so esattamente se questo è un film da due, due mezzo o tre bolli.
Io gliene ho dati due.
Ma, anche se così davvero fosse, "Libera Uscita" è la dimostrazione che esistono anche pellicole da due bolli comunque valide (perlomeno abbastanza).
In ogni caso, andare a vederlo non sono soldi buttati.
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