Hugo Cabret |
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Un film di Martin Scorsese.
Con Ben Kingsley, Sacha Baron Cohen, Asa Butterfield, Chloë Grace Moretz, Ray Winstone.
continua»
Avventura,
Ratings: Kids,
durata 125 min.
- USA 2011.
- 01 Distribution
uscita venerdì 3 febbraio 2012.
MYMONETRO
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L'automa e la luna
di Writer58Feedback: 53323 | altri commenti e recensioni di Writer58 |
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sabato 18 febbraio 2012 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Partiamo dalla fine, quando il titolare del negozio di giocattoli della stazione di Montparnasse si palesa come George Meliès, uno dei primi e più geniali registi della storia del cinema. Ex mago e illusionista, Meliès riusciva a trasporre nelle sue pellicole l'universo surreale, colorato e fantastico che ricreava nei teatri quando si esibiva nei suoi spettacoli di prestidigitazione. E' un cinema popolato da scheletri danzanti, razzi che volano sulla faccia della luna e la colpiscono in un occhio, diavoli armati di tridente e corna che spuntano dalle fauci di una fiera gigantesca,ambienti sottomarini dove improbabili pesci danzanti puntano verso un attore vestito elegantemente con un completo bianco, personaggi seduti su falci di luna e stelle comete che paiono tratte da un presepe di cartapesta. E' un tripudio di forme e archetipi fantastici, di effetti speciali (Meliès inventò la dissolvenza, l'esposizione multipla, il montaggio), di colorate e dinamiche allegorie dell'inconscio. Hugo Cabret è un bambino orfano che vive nella stazione ferroviaria e si dedica alla riparazione del grande orologio di Montparnasse. Ha ereditato da suo padre un automa la cui funzione è sconosciuta, fino a quando riesce a trovare una chiave di accesso che lo anima e lo rivela come uno degli ingegnosi congegni di Meliès. Il rapporto tra i due, inizialmente tempestoso e basato sul rifiuto da parte dell'anziano, diventerà una sorta di iniziazione spirituale per Hugo e una rinascita per il regista che, in un momento di sconforto, aveva distrutto tutte le sue opere. "Hugo Cabret" ha l'andamento di una fiaba antica, con personaggi che sembrano usciti da una scatola di giocattoli degli anni '20: il poliziotto, la fioraia, la signora col cane, i passanti della stazione sembrano soldatini di piombo animati, che interagiscono tra di loro mediante un repertorio di possibilità limitate e prestabilite. Lo stesso rapporto tra Hugo e la figlia adottiva di Meliès appare mutuato da una favola: due minuti di diffidenza iniziale e poi una solida complicità che li porta a svelare la vera identità del giocattolaio. Non è sul piano della trama, della verosimiglianza narrativa,tuttavia, che va cercato il punto di forza del film. "Hugo Cabret" è un omaggio alla dimensione fantastica del cinema degli esordi e dell'espressione creativa. La tecnologia 3 D esalta questa scelta, conferendo una profondità onirica persino agli ingranaggi degli orologi e dei congegni meccanici. Sotto questo aspetto, l'ultimo film di Scorsese appare un lavoro eccellente e si discosta in modo significativo dalla produzione recente dell'autore che rappresenta, con la sua versatilità e la sua maestria, uno dei più grandi registi viventi.
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