5 (Cinque)

Qua si entra in territori sconosciuti anche al più squallido prodotto televisivo...Un'accozzaglia di immagini prive di un minimo di senso artistico,"attori"che sbofonchiano in un incomprensibile romanesco...ma lasciamo perdere..la gente non riesce nemmeno a comprendere i confini della decenza!

ringrazio MYmovies per avermi offerto la possibilità di partecipare a questa anteprima. Il film è piacevole e credo sia ancora più godibile al cinema perché solo il grande schermo riesce a catturare pienamente lo spettatore, soprattutto quando si tratta di una storia forte come questa, che afferra i sensi. A mio parere è più riuscito laddove, allontanandosi dgli stereotipi di genere, richiama alla mente un periodo buio della storia italiana a cavallo tra gli anni 70 e 80, quando un certo tipo di microcriminalità a Roma trovò terreno fertile nella desolazione generale. Ipotizzo che si tratti di una realizzazione con budget limitato, ma con delle potenzialità enormi.

Nicoletta Dose scrive: "Il regista punta a raggiungere la tradizione altissima dei gangster movie americani – e il tentativo è apprezzabile, considerando la realizzazione esigua di film di genere in Italia - ma 5 (Cinque) si ferma molto più in basso" Destano sconcerto le suddette affermazioni, considerando che i modelli di questo "5(cinque)" sono evidentemente MOLTO italiani (e recenti oltretutto): viene da pensare che l'autrice della recensione non conosca nè "Romanzo criminale" di Placido nè la serie (straordinaria) di Stefano Sollima. Previo un caldo invito a Nicoletta Dose nel rimediare alle sue manchevolezze, mi permetto di correggerla come segue: "Il regista punta a raggiungere gli altissimi esiti dei recenti 'Romanzi criminali' italiani, ma 5 (Cinque) si ferma molto più in b [+]

Nicoletta Dose scrive: "Il regista punta a raggiungere la tradizione altissima dei gangster movie americani – e il tentativo è apprezzabile, considerando la realizzazione esigua di film di genere in Italia - ma 5 (Cinque) si ferma molto più in basso" Destano sconcerto le suddette affermazioni, considerando che i modelli di questo "5(cinque)" sono evidentemente MOLTO italiani (e recenti oltretutto): viene da pensare che l'autrice della recensione non conosca nè "Romanzo criminale" di Placido nè la serie (straordinaria) di Stefano Sollima. Previo un caldo invito a Nicoletta Dose nel rimediare alle sue manchevolezze, mi permetto di correggerla come segue: "Il regista punta a raggiungere gli altissimi esiti dei recenti 'Romanzi criminali' italiani, ma 5 (Cinque) si ferma molto più in basso" [-]

All'anteprima di  Mymovies live dell'omonimo film non posso non sottolinare la sostanziale disattenzione della platea    e supponenza durante la proiezione del film; il presupposto di attenzione diviene elemento base per esprimere un giudizio attento sul lavoro di una ragista  che, comunque ,  propone un suo lavoro , pane par la sua vita  professionale, per quanto possa apparire non codivisibile per qualcuno.
Per quello cho mi sento di  dire mi riporto a quano già detto durante i miei interventi nell'anteprima:
 Azzeccato appare il connumbio fra immagine e musica: sodalizio risuscito;
 la caratterizzazione dei personaggi è discreta anche se si eccede troppo nei primi piani; la storia non è originale del resto gli attori "non devono andare sulla luna ": riprende un filone ipertrattato con media capacità di introspezione. [+]

All'anteprima di  Mymovies live dell'omonimo film non posso non sottolinare la sostanziale disattenzione della platea    e supponenza durante la proiezione del film; il presupposto di attenzione diviene elemento base per esprimere un giudizio attento sul lavoro di una ragista  che, comunque ,  propone un suo lavoro , pane par la sua vita  professionale, per quanto possa apparire non codivisibile per qualcuno.
Per quello cho mi sento di  dire mi riporto a quano già detto durante i miei interventi nell'anteprima:
 Azzeccato appare il connumbio fra immagine e musica: sodalizio risuscito;
 la caratterizzazione dei personaggi è discreta anche se si eccede troppo nei primi piani; la storia non è originale del resto gli attori "non devono andare sulla luna ": riprende un filone ipertrattato con media capacità di introspezione.
Si coglie nella pellicola un tentativo della regia di evidenziare una rincorsa impossibile verso una   felicità interdetta da destini segnati.
Senbrerebbe un  karma negativo non dare spazio al libero arbitrio perché non accompagnato  del suo naturale presupposto: la consapevolezza.
Giudizio finale un film ch va rispettato , da vedere in sala che merita 3 stelle d'oro.

buona visione

weach illuminati [-]

....niente di nuovo in questo film sulla criminalità,si è già riflettuto su questo mondo perduto,e non vedo la necessità di portare sullo schermo violenza che si aggiunge già alla realtà quotidiana,potremmo per una volta dedicare tempo denaro e volontà a trame costruttive per invogliare i giovani sulla retta via,anzichè insegnare a qualcuno di loro come si fa a delinquere? il mondo non è solo fatto di culi tette pistole e droga...comunque la trama è ingarbugliata e le scene troppo veloci quasi come un racconto a sezioni,in complesso brutto .....

Personaggi caricaturali immersi in un complesso quadro narrativo con molti (troppi) temi. Tutto sembra onirico, con la macchina da presa troppo dinamica per un film statico e veramente poco originale. Gli attori secondari emergono, e vengono ricercati dallo spettatore, nella speranza di alzare il tasso recitativo che forse l'impostazione narrativa rende insopportabile e a tratti comico: appaiono inspiegabii gli usi di trucco e parrucco.