The Company Men

Mi spiace, ma non sono d'accordo. Innanzitutto il confronto che lei fa tra quei dati non ha senso (disoccupazione vs disoccupazione U25 italiana, e bisognerebbe tenere conto delle differenze dei due stati nel sistema lavorativo).Seconda cosa stiamo parlando di licenziamenti e successiva disoccupazione di persone "altamente qualificate".Credo che per comprendere questo film bisogni aver vissuto (direttamente o indirettamente) la situazione.Riporto cosa ha detto il regista in un intervista all'uscita del film: "«Attraverso il mio blog ho diffuso la richiesta di testimonianze di chi aveva perso il lavoro» racconta Wells «In meno di 12 ore mi sono arrivati 2000 messaggi. Ho scoperto un fatto di cui nessuno parla in America: ci sono milioni di validi professionisti che dopo esser stati licenziati in tronco si sono rassegnati a svolgere lavori ben al di sotto della loro competenza. Uomini e donne che hanno perso la speranza di un lavoro gratificante e alla loro altezza. E' la situazione tragica di cui parla il mio film»"Infine definire la situazione come "inverosimile" fa ancora più spiacere a fronte di persone che non riescono nemmeno a guardare il film di fila per intero tanto è forte e sentito.