Il grinta |
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Un film di Ethan Coen, Joel Coen.
Con Jeff Bridges, Matt Damon, Josh Brolin, Hailee Steinfeld, Barry Pepper.
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Titolo originale True Grit.
Western,
Ratings: Kids+16,
durata 110 min.
- USA 2010.
- Universal Pictures
uscita venerdì 18 febbraio 2011.
MYMONETRO
Il grinta
valutazione media:
3,80
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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Col pistolero Grinta il western è morto
di Paolo D'Agostini La Repubblica
Arriva sugli schermi già circondato da un alone leggendario per via delle dieci candidature all' Oscar. E poi anche per via del suggestivo passaggio di testimone: dal genere western di una volta- ma già in versione crepuscolare - alla moderna e carismatica mano dei fratelli Coen, e da una delle sue principali icone, John Wayne, a Jeff Bridges ormai abbastanza maturo per il confronto. Si tratta di Il Grinta. Il precedente, datato 1969 e diretto dal veterano Henry Hathaway, appartiene appunto alla stagione finale del pistolero per definizione del cinema americano classico. E fu, su misura per lui che una decina d' anni prima della morte ne ottenne il solo Oscar della sua gloriosa carriera, il ruolo di un vecchio sceriffo ormai in disarmo e dalla non specchiata fama - ubriacone, decisamente fuori forma e senza un occhio - il quale finisce per accettare l' improbabile incarico affidatogli da una ragazzina testarda e volitiva che vuole vendicare l' uccisione del padre da parte di un balordo che poi si è dato alla macchia in territorio indiano. Per uscirne - va da sé che l' attore altrimenti non avrebbe accettato il ruolo e appannato il suo eroico curriculum - a testa alta e con orgoglio. La rilettura di oggi non può più avere lo stesso tono e neanche lo stesso esito finale, perché non corrisponderebbe a una sensibilità mutata dopo il tramonto del sogno. Di mezzo, negli anni di poco successivi al Grinta originale, c' è stata l' ondata antiwestern alimentata dalla Nuova Hollywood contestatrice che vedeva proprio in John Wayne un simbolo reazionario da abbattere. Film come Piccolo grande uomo, Soldato blu... insomma il cosiddetto neowestern dalla parte degli indiani. Che, con tutti i loro ideologismi e la loro demagogia da senso di colpa, facevano cadere un velo e hanno costituito una linea spartiacque. Insieme con il modello del western italiano (meno ideologico e più ironico), ha definitivamente ucciso le ragioni di un genere narrativo che per l' America aveva rivestito un' importanza identitaria. Allora come si regolano i Coen? Danno un colpo al cerchio e un altro alla botte. Tentano sia di salvare la demistificazione dell' universo western della tradizione con la sua legge dell' onore e dell' individualismo coraggioso ma nella verità fatto di fango sudore e polvere da sparo, slealtà, disonore e sterminio, sia di recuperarne i presunti valori, la forza trascinatrice ed entusiasmante. Ma le due cose non stanno insieme. Rooster Cogburn, che chiamano sceriffo ma è un cacciatore di taglie, uno che si vende e vende la propria abilità a sparare e uccidere, così come tutti coloro e tutto ciò che lo circondano nel West dell' immediato dopoguerra civile, visti nella loro miserabile realtà sono la disarmante dichiarazione di quale materia sia fatta la giovane storia della nazione americana: soprusi, violenza, chi pecora si fa lupo se la mangia. E dunque è impossibile riproporre un modello, che si reggeva soltanto su un tacito patto di falsità storica, spogliato della sua appagante leggenda.
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