Personalmente, non concordo coi numerosi commenti negativi dati a questo film, lo trovo stupefacente e mi ha lasciata senza fiato davanti ai mitici paesaggi "dark" di Burton e mi ha fatto sorridere molte volte sulle battute di qualunque personaggio, soprattutto dello svampito cappellaio matto, frasi come "ma che cappello mi prende?" "Alice, prima eri molto più moltosa.. hai perso tutta la tua moltezza" "la gente vede la follia nella mia colorata vivacità e non riesce a vedere la pazzia nella loro noiosa normalità!" eccetera. Io adoro Tim Burton, ho visto tutti i suoi film e cortometraggi e l'ho sempre trovato fantastico, ma in questo film si è davvero superato: questa storia ha come nucleo il genio del regista, contornato da un cast impeccabile e da una musica incalzante e bellissima, quale quella di Elfman e di Avril Lavigne. I personaggi sono quelli classici della storia di Carroll, ma completamente nuovi; Anne Hathaway che impersona una "paranoicamente buona" regina bianca, il saggio Brucaliffo, che diventa, in una metafora della "vita nuova", un'incantevole farfalla blu, non manca la moglie di Burton, Helena Bonham Carter, nel ruolo di una deforme regina rossa, e nemmeno Johnny Depp nel ruolo del cappellaio matto, che prende un ruolo fondamentale nella storia, perché aiuta e conforta la spaesata Alice (Mia Wasikowska), e, i più attenti lo avranno percepito, s'innamora di lei, un'amore assolutamente ricambiato, che assume un ruolo secondario nella vicenda perché impossibile, e perché, dopo tutto, è come se il cappellaio non esistesse. Compaiono nuove figure, il Fante di cuori, il servo apparentemente fedele della regina rossa, anche se, alla fine, quando la regina bianca vuole spedire entrambi nel "nulla eterno", lui prova a uccidere la sua padrona, con grande disappunto di questa; c'è anche il mostruoso Ciciarampa, il drago che verrà sguinzagliato nel Giorno Gioiglorioso dalla regina di cuori, ma che verrà ucciso da Alice, la "paladina" della regina bianca, che riuscirà a riavere il trono. All'inizio del film viene evidenziata la figura del padre di Alice, un uomo dalle larghe vedute, la quale, quando faceva lo stesso incubo (il paese delle meraviglie), lo chiamava e lui le diceva, quando lei gli chiedeva se fosse matta, che tutti i migliori sono matti. Le parole del padre di Alice le ritornano in mente quando esce dal Paese delle Meraviglie e capisce che non può sposarsi, quindi prende il posto del defunto padre nella compagnia e si mette in affari, estendendo i commerci fino in Cina. In sintesi, per me Tim Burton ha fatto bene ad unirsi alla Disney in questo capolavoro, e spero ce ne saranno tanti altri come questo.
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marvelman
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mercoledì 17 marzo 2010
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ahahahahah
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Io invece spero proprio che questo strazio finisca...se vuoi sapere come la penso io leggi la mia recensione...avatar 20 volte meglio di questo che tu chiamo IMMERITATAMENTE capolavoro...
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(di bellatrix riddle)
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marcos342i
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domenica 21 marzo 2010
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è un film che merita
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anch'io non capisco le tante critiche negative... è un bel film, all'altezza di burton
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yng river
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sabato 17 luglio 2010
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non bastano i paesaggi mitici
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penso che ti sia accorta anche tu che i personaggi danno pochissime emozioni tanto sono caratterizzati male e freddi. Barton è sempre stato bravo a farci provare gioia e dolore per i suoi personaggi, ma tu hai veramente sentito un legame con questa Alice, hai veramente provato emozioni al pensiero che non potesse sconfiggere il mostro o non tornare a casa? E' questo che manca a questo film, è tutto background ed effetti speciali ma l'anima dei personaggi non esiste. Qui proprio Barton non si vede, perché un regista può farti tutte le ambientazioni dark e mozzafiato che vuole, ma se non costruisce personaggi a cui lo spettatore può affezzionarsi temendo per la loro sorte... allora non ha fatto niente.
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penso che ti sia accorta anche tu che i personaggi danno pochissime emozioni tanto sono caratterizzati male e freddi. Barton è sempre stato bravo a farci provare gioia e dolore per i suoi personaggi, ma tu hai veramente sentito un legame con questa Alice, hai veramente provato emozioni al pensiero che non potesse sconfiggere il mostro o non tornare a casa? E' questo che manca a questo film, è tutto background ed effetti speciali ma l'anima dei personaggi non esiste. Qui proprio Barton non si vede, perché un regista può farti tutte le ambientazioni dark e mozzafiato che vuole, ma se non costruisce personaggi a cui lo spettatore può affezzionarsi temendo per la loro sorte... allora non ha fatto niente.Se conosci Burton così bene allora capisci anche tu che è impossibile paragonare le emozioni che da Alice (come persona) a quelle che hanno saputo dare personaggi come il Bambino Ostrica, Frankenweenie, Jack Skeleton, Ed Bloom, Vincent, Charlie, Emily. Alice è fredda, impersonale, piatta, un personaggio senz'anima e per nulla umano malgrado qualche rimando alla sua capacità di essere se stessa e ribellarsi alle convezioni (che non convince per come viene raccontata)
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vero2
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venerdì 4 marzo 2011
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