è molto difficile valutare questo film da un punto di vista oggettivo se si ha l'occhio irrimediabilmente "corrotto" di chi ha letto il fumetto originale. Il film è senza dubbio il miglior adattamento possibile della torrenziale opera di Moore e Gibbons. In 163 minuti di film si concentrano tutti gli stravolgenti eventi che hanno reso il romanzo grafico quel monumento dell'arte grafica che è. Il rischio che si correva era quello della confusionarietà, schivato abilmente da uno schema narrativo curato tanto nel montaggio quanto nella sceneggiatura. La veste grafica poi merita un'attenione particolare, con una fotografia splendida e dark anche nei suoi colori sgargianti.
Un mondo falso e distorto abbraccia lo spettatore, popolato di personaggi, ipocriti, personaggi controversi e delle mille chimere create da quella menzogna chiamata "sogno americano", ma certamente non di eroi. Minuziosa è la cura con cui è stata rappresentata la psicologia dei personaggi, revitalizzata da interpretazioni sorprendenti. Su tutti, anche sul visionario Dr.Manhattan digitale, spiccano i personaggi di Rorscharch e del Comico, antologici ed interpretati fino alle estreme conseguenze da attori tanto sconosciuti quento talentuosi. L'unico che non sembra funzionare alla perfezione è quello di Malin Akermann, un po' monotona e bidimensionale, ma molto aiutata dal doppiaggio e dai carismatici compagni.
La violenza è tanta in Watchmen, sia grafica che psicologica. Curioso come i momenti di fiolenza più duri siano anche quelli più necessari, ripresi con un'asciuttezza ed un rigore antisensazionalistico che fa sentire lo spettatore osseratore e complice involontario di quegli orrori. Questo non vuol dire che il film non sia spettacolare. Le coreografie ed i ralenti tanto cari al regista non mancano, ma sono decisamente ridimensionati rispetto alla fisicità spettaclare di 300. Purtroppo bisogna anche notare come vis isa un'abbondanza di violenza puramente scenografica e troppo calcata, soprattutto verso la metà del 2 tempo, dove ci si affaccia sul baratro dello splatter gratuito, che rischia di demotivare un pubblico entusiasta, ma comunque sfiancato da quasi due ore frenetiche e complesse. Perchè Watchmen è senza dubbio un film complesso che, come il fumetto del resto, trascina con rabbia lo spettatore in un oceano di misteri e stimoli per buoni due terzi fino al drammatico finale (cambiato e raffinato nella forma ma non nella sostanza) nel quale tutto si collega, ma qualcosa potrebbe essersi perso lungo il percorso. Coloro che non conoscono l'originale avranno sicuramente qualche difficoltà, ma niente paura, questo è un film completo, rivolto a tutti, ma che, come l'originale, richiede più di una visione per essere sviscerato fino in fondo.
Molte sono le scelte registiche anti-hollywoodiane ed iconoclaste che fanno auspicare per questo film lo stesso futuro della graphic novel. : verrà distrutto, criticato ed odiato dai più all'inizio, ma imporrà la sua forza rivoluzionìaria nel cinema supereroistico futuro. Il film riesce a fare la stessa cosa del fumetto: decostruisce l'icona del supereore bidimensionale, ne strania il pubblico e lo pone di fronte a scelte morali non più facilone e scontate, ma dolorose e strazianti. Peccato solo l'avesse già fatto prima Il Cavaliere Oscuro.
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