Sex and the City

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Un film di Michael Patrick King. Con Sarah Jessica Parker, Kim Cattrall, Kristin Davis, Cynthia Nixon, Chris Noth.
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Titolo originale Sex and the City: The Movie. Commedia, durata 140 min. - USA 2008. - 01 Distribution uscita venerdì 30 maggio 2008. MYMONETRO Sex and the City * * 1/2 - - valutazione media: 2,58 su -1 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
   
   
   

Kolossal Sex and the the City. Carrie, Charlotte, Miranda, Samantha... La serie tv che ha segnato un'epoca e ora un film. Prodotto da una delle protagoniste, Sarah Jessica Parker. L'abbiamo incontrata

di Lorenzo Soria L'Espresso

Un film? E perché? È stata una esperienza straordinaria che abbiamo chiuso non per stanchezza, ma per affetto nei con fronti dello show. Non c'è ragione per tornarci sopra e personalmente sono pronta a fare altre cose e ad andare in altre direzioni... Correva l'autunno del 2005 ed era passato oltre un anno dalla messa in onda dell'ultimo episodio di "Sex and the City", il provocatorio e originale show che per anni, a partire dal 1997, aveva ridefinito il ruolo della donna metropolitana contemporanea, single e non. E in Sarah Jessica Parker, intervistata durante la promozione de "La neve nel cuore", il primo Film girato dopo essersi spogliata delle sue minigonne vertiginose e dei tacchi di Manolo Blahnik, non c'era pentimento né nostalgia. Anche perché, dopo anni di vibratori malfunzionanti e di fellatio sotto i tavoli, di uomini elu sivi e di altri sin troppo appiccicaticci, di discussioni intime e profonde e di scherzi di dubbio gusto, il suo personaggio e le sue tre compagne di avventure e di sventure sentimentali si erano lasciati in una nota positiva, avendo ognuno trovato finalmente la sua serenità. Charlotte, nello show Kristin Davis, era felicemente sposata con Harry. Il suo unico cruccio: il desiderio di un figlio che non arriva. Miranda, l'avvocatessa interpretata da Cynthia Nixon, aveva non solo un bambino e un marito che la amava, ma anche una suocera reduce da un infarto cui fare il bagno tutte le sere. Si era sistemata anche la più irrequieta e la più sessualmente vorace di loro, Samantha (Kim Cattrall), la regina delle pierre che, quando scopre di avere un tumore e inizia la chemio, incoraggia il suo Smith ad andare con altre donne e se lo ritrova invece con la testa rasata come lei in segno di amore e di solidarietà. Per uno dei pochi show che aveva avuto il coraggio di essere sovversivo nel linguaggio, nell'estetica e nei contenuti, un happy ending sin troppo felice.
Sembrava apparentemente sistemata anche Carrie Bradshaw, la Parker per l'appunto, la sex columnist con un rapporto feticista con scarpe e vestiti, bravissima nel dare consigli e lezioni di vita agli altri e pessima nel gestire la sua vita sentimentale, raggiunta a Parigi da Mr. Big (Chris Noth) che, dopo sei anni di "ci sono e non ci sono", si dichiara pronto al passo fatidico. Ma alla faccia dei non se ne parla proprio, le nostre quattro eroine sono tornate sui lon passi. Per il grande schermo, questa volta, non per il piccolo.
Dopo annidi attesa il pubblico molto internazionale di "Sex and The City" che non aveva saputo rassegnarsi a non sapere più nulla sulle loro turbolente vite, potrà trovare finalmente la risposta ad alcuni quesiti fondamentali. Charlotte resta incinta o si rassegna ad adottare? E la volubile Samantha, lasciata New York City,
in qualche modo il quinto protagonista dello show, ce la farà con un solo uomo? E Miranda e Steve, possibile che tutto sia finito nella quotidianità di un matrimonio tranquillo e fedele? Ci torneremo.
Intanto la parola alla Parker che è stata anche la produttrice dello show e ora della pellicola. «Sono molto eccitata, non vedo l'ora che la gente possa vedere il film», dice. Alla domanda se si sposa, rivela che per depistare e confondere i fan rosi da questo quesito ha girato tre finali diversi, incluso uno in cui lascia l'altare al momento dei sì. E il messaggio qual è, quello un po' buonista del finale in tv? «Abbiamo mantenuto il tono dello show, ma allo stesso tempo abbiamo pensato anche a una audience più giovane e a come allargare il nostro pubblico fatto soprattutto di donne e di gay. Adesso che siamo alla vigilia sono un po' agitata, ma so di aver fatto un bel film e di avere potuto contare su delle donne speciali». Sul grande schermo Carrie, Miranda, Samantha e Charlotte ridono ancora, sguaiatamente, si confidano segreti molto intimi, vanno assieme alle sfilate e in giro per bar nel Meatpack District di Manhattan ordinando più Cosmopolitan di quanti dovrebbero. Nella vita reale invece le donne di "Sex and the City" si detestano. « L::idea che quattro donne non possono lavorare assieme ed essere felici è francamente un po' misogina», protesta la Parker. Ma gelosie, risentimenti e liti sono stati una delle ragioni principali dell'addio alla serie. Da allora la Davis (Charlotte) è apparsa in un paio di film per bambini e ha ammesso un problema di alcolismo. La Nixon (Miranda) si è fatta vedere come ospite in "ER" e in altri show tv e ha confessato che, dopo aver passato tanti uomini sullo schermo, si è innamorata di una donna. La Cattrall (Samantha) ha fatto un po' di teatro nella natia Inghilterra e ha divorziato dal marito, Mark Levinson, subito dopo avere scritto a quattro mani un libro intitolato "Satisfaction: The Art of the Female Orgasm". Anche la Parker non ha più trovato la chiave per riprodurre il successo e l'impatto culturale di "Sex and the City". È una moglie (il marito è l'attore Matthew Broderick) e una mamma (il figlio James ha cinque anni) felice, ma dopo "La neve nel cuore" anche "A casa con i suoi" è andato maluccio e "Smart Peopie", nelle sale Usa in questi giorni, non è né un blockbuster né un film da premiazioni. «Non ho mai cercato di prendere le
distanze da Carrie Bradshaw, il mio personaggio», continua l'attrice che recentemente ha dovuto subire l'indegnità di ritrovarsi eletta dal mensile "Maxim" come la "Unsexiest woman alive": «Ma siamo due donne molto diverse. Io mi sento prima dì tutto una mamma. Mi piacciono i bei vestiti, come a lei, ma quando esco cerco di essere me stessa e non potrei andare in giro in quel modo».
L'idea di tornare nei panni dei personaggi che le hanno rese celebri e oggetto di ammirazione, ha cominciato insomma a diventare una tentazione sempre più irresistibile per le quattro attrici. Prima' però hanno dovuto affrontare i capricci della Cattrall, che alla -domanda se le protagoniste dello show,: sono amiche, risponde: «Siamo delle professioniste con delle vite separate». Poi, dopo avere fermato la partenza del film prima per la sceneggiatura e poi per il compenso, Cattrall ha ammesso che quando ha detto finalmente. di si, «il denaro è stato un fattore fondamentale». ,Rispetto le sue scelte», commenta la Parker con uno sguardo che non suggerisce invece un grande rispetto: «E comunque è andata bene tosi».
Fin qui la storia di una gestazione lunga e tumultuosa. Ora arriva il film. "Sex and the City", che è costato 6,5 milioni di dollari, esce nelle sale di tutto il mondo il 30 maggio (ma c'è l'ipotesi che apra il Festival di Cannes il 14). Oltre alle nostre quattro, Chris Roth riprende il ruolo del sempre sfuggevole Mr. Big, ossia John James Preston. David Eigenberg torna a essere il marito di Miranda, Evan Handler è quello di Charlotte, mentre Jason Lewis è il compagno di Samantha. Ci sarà anche Candite Bergen nella parte del direttore di "Vogue", Jennifer Hudson in quella di un'assistente di Carrie che conosce il mondo delle griffe meglio della sua boss. A dirigere è Michael Patrick King, storico regista, produttore esecutivo e sceneggiatore dello show, che sostiene: «Abbiamo fatto un film pieno dì svolte e di emozioni. Voglio che il pubblico lasci la sala sentendosi esausto». Ci riuscirà? E qui si torna al plot. La Bradshaw (Parker) all'età di 42 anni si veste da sposa (seguono appunto i tre finali). Miranda (Nixon) scoprirà che il suo Steve l'ha tradita, e ha avuto una notte di passione con la bellissima Charlotte (Davis). Ma poi si solleverà dalla depressione e riuscirà a diventare mamma. Chi ha visto gli spezzoni del film dice che ci sono delle suggestive scene dì nervosismo, degne della serie tv. Samantha, la mangiatrice di uomini, l'abbiamo lasciata in compagnia di un ragazzo giovane e innamorato. Lo sposerà? A lui piacerebbe, ma lei preferisce catturare altri maschi nelle sua rete. Insomma, le nostre quattro eroine, continuano con le loro nevrosi ed exploit sessuali. Ma intanto non hanno più i trent'anni di quando era partita la serie tv. E infatti per il regista King, per i produttori e per gli scrittori il problema principale è stato il passaggio del tempo.
Quando lo show cominciò a trovare il suo pubblico, le sue quattro protagoniste erano delle giovani in carriera in una New York spensierata e ottimista: gli anni di Clinton, di Wall Street impazzita, della tecnologia che avrebbe preso cura di ogni problema. Adesso sono delle quarantenni, la Cattrall ne ha 51. E dopo 1'11 settembre, le guerre e la crisi dei mutui, l'idea di quattro quarantenni che vanno a zonzo per la metropoli incontrando uomini che spezzano i cuori e altri che non sanno dare soddisfazione sessuale sembrava un po' datata.
E diverso poi il modo di esprimere la femminilità. Quando usci, can quel gruppo di donne in carriera sboccate, di una bellezza non convenzionale, brutalmente oneste, "Sex and the City" divenne subito un cult perché aveva saputo individuare ed esprimere una donna moderna, libera, indipendente, non soggetta al giudizio e all'approvazione degli altri. Ma adesso? E gli uomini, devono essere tutti banali, vanesi e assorbiti in se stessi? E va bene la fissazione con scarpe, profumi e vestiti, ma hanno altri interessi? Risponde Sarah Jessica Parker. «Siamo sempre state donne che parlano come tante donne che hanno drammi con i loro uomini e un debole per le scarpe un po' troppo care. Dieci anni dopo, siamo un po' più vecchie, i tempi sono cambiati e noi ci siamo adeguate. Lo spirito e le emozioni restano gli stessi. E la sola vera differenza è che tutto è più grande». Anche Mr. Big.
Da L’Espresso, 24 aprile 2008

di Lorenzo Soria, 24 aprile 2008

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