L'impero proibito |
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Un film di Rob Minkoff.
Con Jackie Chan, Jet Li, Michael Angarano, Yifei Liu, Collin Chou.
continua»
Titolo originale The Forbidden Kingdom.
Azione,
durata 113 min.
- USA 2008.
MYMONETRO
L'impero proibito
valutazione media:
2,75
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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non pretendete la luna e buon divertimentodi steveFeedback: |
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domenica 28 settembre 2008 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Non ricordo qual'era quella pubblicita' che diceva del tal prodotto di eliminarne la testa e la coda per apprezzarne la parte migliore, ma comunque calza a pennello per il film di Minkoff. Cioe' togliamo il preambolo e il finalino moraleggiante e scontatuccio e infiliamoci le babucce comode comode del medioevo cinese tutto arti marziali e monaci pazzi, duelli a mezz'aria e scimmiotti immortali, per sollazzarci con il primo incontro-scontro tra Jet e jackie e chi vince non ve lo dico. Il giovane Jason e' un appassionato di kung fu alla Shaw brothers. incontra sulla sua strada un negoziante facile preda dei soliti bulli di quartiere ed una lancia che subito lo riconosce come legittimo propietario e lo trasporta nell'antica Cina in caccia di guai. I quali appaiono sotto forma di un monaco ubriacone, Lu Yuan,(J. Chan) che rimasterizza il suo personaggio piu' riuscito del Drunken master, per fare da tutore al ragazzotto, in quanto la leggendaria lancia serve per liberare il Re Scimmiotto, il primo Lee, da un'antica maledizione (egli e' stato trasfgormato in pietra per aver osato sconfiggere in duello l'Imperatore di Giada). Durante il cammino verso il luogo della prigionia, incontrano Il Monaco Silenzioso, il secondo, che vuole anch'egli la lancia, e con il quale Lu ingaggia l'epico sopraccitato duello in un tempio sotterraneo. E cosi' via fino al finale. Streghe che usano i capelli come fruste (citazione da the bride with white hair), evoluzioni stile wuxia, elixir immortali, immancabili training di kung-fu, il tutto pervaso di un non banale umorismo (strepitosa la scenetta dell'nvocazione taoista della pioggia), con un Chan scintillante, che almeno in ironia batte Lee, un pizzico di mitologia Orientale, lo Scimmiotto nel cui personaggio Lee si risolleva parecchio, e divertimento puro. Insomma non mi sono annoiato come invece a vedere la Mummia 3, e non certo perche' questo sia un film piu' profondo od originale, ma solo perche' e' fatto meglio. Comunque per farmi capire qui siamo piu' dalle parti di films wuxia-fantasy come Dreadful Melody o The Magic Crane, per chi li conosce, che dei films di Zang Ymou o Chen Kaige,( per chi invece privilegia questi ultimi consiglio The Warlords). Certo, si sente tra le pieghe che e' un film americano e non cinese, e' un film tagliato con l'accetta, si va subito al sodo, senza l'ariosita' e quel pizzico di poesia e di romanticismo che c'e' sempre negli originali orientali, ma dato anche questo per scontato, (il regista si chiama Minkoff, non Tsui Hark), il resto scorre via bene. Non pretendete la Luna e buon divertimento.
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