pioss
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domenica 10 giugno 2007
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a me non è piaciuto
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Godibile, ma giusto un pò. Perchè poi pensi ad Ocean's Eleven e ti rendi conto che questi tredici valgono nel complesso la metà di quegli undici di 5 anni fa. Inizio confuso e finale scontato. Applauso per uno degli ultimi fotogrammi di film prima dei titoli di coda: divertentissima l'intervista ad Andy Garcia. Non è stato sfruttato il potenziale ironico d'intesa tra Pitt e Clooney e si vede. In O's 11 ridevi vedendoli camminare assieme e stuzzicarsi a vicenda, mentre questa volta sembrano solo più presi a cambiarsi d'abito (ho contato 10 camicie diverse indossate da Brad in 2h di film). Le battute non reggono i confronti con i predecessori, men che meno il colpo pazzo finale sul furto al Casinò.
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Godibile, ma giusto un pò. Perchè poi pensi ad Ocean's Eleven e ti rendi conto che questi tredici valgono nel complesso la metà di quegli undici di 5 anni fa. Inizio confuso e finale scontato. Applauso per uno degli ultimi fotogrammi di film prima dei titoli di coda: divertentissima l'intervista ad Andy Garcia. Non è stato sfruttato il potenziale ironico d'intesa tra Pitt e Clooney e si vede. In O's 11 ridevi vedendoli camminare assieme e stuzzicarsi a vicenda, mentre questa volta sembrano solo più presi a cambiarsi d'abito (ho contato 10 camicie diverse indossate da Brad in 2h di film). Le battute non reggono i confronti con i predecessori, men che meno il colpo pazzo finale sul furto al Casinò. Prevedibile. Un Vincent Cassel di passaggio non indispensabile ed un Al Pacino in vesti non sue. Non regge la sua parte, perchè lui è sopra ogni parte di una commedia. Impomatato e tinto non diverte e non spaventa. Molto più riuscita la personalizzazione di quel cattivo di Terry Benedict nell'11, fascino e doppiaggio ricreavano un personaggio davvero affascinante. Questo Willie Bank sembra uno sciocco, non ha lo spirito dell'impresario, del direttore d'Albergo, e fatica a comunicare ironia perchè Al non è attore da impiegare per una commedia alla Soderbergh. Dispiace perchè pensavo in qualcosa di più, e non in una fotocopia sgualcita del primo capitolo della serie con qualche stonata aggiunta.
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max67
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domenica 10 giugno 2007
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ironia ben congegnata
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Tornano i ladri più dandy che ci siano e tornano nel loro habitat naturale Las Vegas, dove ci fanno dimenticare il flop del precedente capitolo.
Intendiamoci nulla di che, ma comunque puro divertimento e professionalità eccelsa anche se sopravvalutata per quanto riguarda Soderbergh.
L'elemneto femminile è quì ridotto alll'osso e tutto sulle spalle di E.Barkin che ritrova Pacino dopo 18 anni (Sea of love).
I nostri eroi debbono farla pagare a Pacino stesso, perfido imprenditore egocentrico e ci riescono (ma su questo nessun dubbio) con una vendetta fantasmagorica e molto high tech come ci si aspettava.
Regia snella e accattivante di Soderbergh che firma con uno pseudonimo anche la fotografia tanto per non farci diemnticare che è bravo (almeno tecnicamente) e vuole che glielo si dica spesso(è un regista super prolifico ormai).
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Tornano i ladri più dandy che ci siano e tornano nel loro habitat naturale Las Vegas, dove ci fanno dimenticare il flop del precedente capitolo.
Intendiamoci nulla di che, ma comunque puro divertimento e professionalità eccelsa anche se sopravvalutata per quanto riguarda Soderbergh.
L'elemneto femminile è quì ridotto alll'osso e tutto sulle spalle di E.Barkin che ritrova Pacino dopo 18 anni (Sea of love).
I nostri eroi debbono farla pagare a Pacino stesso, perfido imprenditore egocentrico e ci riescono (ma su questo nessun dubbio) con una vendetta fantasmagorica e molto high tech come ci si aspettava.
Regia snella e accattivante di Soderbergh che firma con uno pseudonimo anche la fotografia tanto per non farci diemnticare che è bravo (almeno tecnicamente) e vuole che glielo si dica spesso(è un regista super prolifico ormai).
Clooney sembra un poco annoiato come Pitt del resto, invece sono i comprimari a brillare, primo fra tutti Don Cheadle(sempre più bravo).
per quanto riguarda Pacino beh lui non deve chiedere nulla a pellicole come queste se non che gli finanzino i suoi progetti teatrali, comunque riempie lo schermo appena decide di farlo.
Insomma se si decide di andare al cinema per divertirsi e non aspettarsi messaggi o altro lo consiglio ma nulla più.
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antonello villani
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mercoledì 20 giugno 2007
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tredici canaglie per un pacino scatenato
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Ad ogni nuovo episodio ne arriva uno. All’inizio gli undici di Ocean erano a Las Vegas per ripulire il caveau di un odioso miliardario; poi i dodici –nuovo componente che si è aggiunto alla combriccola- se la sono spassata tra Roma, Londra ed Amsterdam per un colpo nel Vecchio Continente; oggi ritornano nella città del gioco per rendere pan per focaccia ad un certo Bank, reo di aver fregato il mentore della banda. Cast di stelle –Al Pacino, George Clooney, Brad Pitt, Andy Garcia, Matt Damon, difficile elencarli tutti- per questa storia estremamente macchinosa che solo alla fine riannoda i moltissimi fili lasciati appesi per esigenze di copione: Willy Bank è un uomo senza scrupoli che ha costruito un casinò alto quanto il suo ego, spregiudicato con i soci in affari e spietato con i nemici; Reuben Tishkoff, padre putativo di Ocean, ha cercato di mettersi in affari con lo squalo di Las Vegas ed è finito sul lastrico; il gruppo decide così di vendicarlo con la complicità di un ex truffato dagli undici di Danny.
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Ad ogni nuovo episodio ne arriva uno. All’inizio gli undici di Ocean erano a Las Vegas per ripulire il caveau di un odioso miliardario; poi i dodici –nuovo componente che si è aggiunto alla combriccola- se la sono spassata tra Roma, Londra ed Amsterdam per un colpo nel Vecchio Continente; oggi ritornano nella città del gioco per rendere pan per focaccia ad un certo Bank, reo di aver fregato il mentore della banda. Cast di stelle –Al Pacino, George Clooney, Brad Pitt, Andy Garcia, Matt Damon, difficile elencarli tutti- per questa storia estremamente macchinosa che solo alla fine riannoda i moltissimi fili lasciati appesi per esigenze di copione: Willy Bank è un uomo senza scrupoli che ha costruito un casinò alto quanto il suo ego, spregiudicato con i soci in affari e spietato con i nemici; Reuben Tishkoff, padre putativo di Ocean, ha cercato di mettersi in affari con lo squalo di Las Vegas ed è finito sul lastrico; il gruppo decide così di vendicarlo con la complicità di un ex truffato dagli undici di Danny. Scorrevole e spassosissimo, “Ocean’s Thirteen” si affida all’allegra combriccola e alla tecnologia -computer sempre più protagonisti- per mettere a segno un colpo da antologia. La vittima ha il fascino inossidabile di Al Pacino, proprietario di casinò che incassa un mucchio di soldi grazie ad una macchina pensante capace di monitorare emozioni, battito cardiaco e pupille dei giocatori d’azzardo. Recitazione esplosiva dell’attore italo americano che è vittima di autentici deliri di onnipotenza, qui i colpi bassi non si contano perchè i componenti della banda simulano persino un terremoto per il piano di evacuazione e seducono una segretaria particolare –Ellen Barkin, l’unica donna in mezzo a tanti uomini- a cui vengono i bollenti spiriti. Sembra una sfilata dell’Accademy Awards eppure gli attori riescono a divertire con battute fulminanti, mentre Clooney ha pure il tempo di commuoversi davanti allo show di beneficenza condotto da Oprah Winter. Las Vegas la fa da padrona e Soderbergh che aveva firmato già le regia dei primi due convince anche se i meccanismi sono un po’ troppo complessi. Riguardo al fascino non c’è nulla da dire: nel film sono riuniti i divi più desiderati del momento. Fascino e simpatia, un binomio vincente per i tredici di Ocean. Pubblico maschile e pubblico femminile, finalmente d’accordo.
Antonello Villani
(Salerno)
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bob
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mercoledì 13 giugno 2007
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e' qui la festa !
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Perche' continuare con le avventure di Danny Ocean e compagni? Ovvio, per raggranellare qualche facile soldino, che il regista Steven Soderbergh e il suo compare George Clooney possono poi utilizzare per finanziare qualche altro progetto "sulla carta" piu' ambizioso e riuscito, ad esempio "Good Night, And Good Luck". I discorsi sul (presunto) talento e sulla versatilita' del regista, capace di passare (abilmente ?...poco) dai piccoli film a blockbuster come questo, mi convincono molto poco. E soprattutto perche' andare a vederli questi film? In effetti c'e (ironicamente) da chiederselo... Solo perche' ogni tanto si cerca di passare una serata in compagnia a vedere, senza tanti pensieri, un semplice (e simpatico ?) film d'intrattenimento.
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Perche' continuare con le avventure di Danny Ocean e compagni? Ovvio, per raggranellare qualche facile soldino, che il regista Steven Soderbergh e il suo compare George Clooney possono poi utilizzare per finanziare qualche altro progetto "sulla carta" piu' ambizioso e riuscito, ad esempio "Good Night, And Good Luck". I discorsi sul (presunto) talento e sulla versatilita' del regista, capace di passare (abilmente ?...poco) dai piccoli film a blockbuster come questo, mi convincono molto poco. E soprattutto perche' andare a vederli questi film? In effetti c'e (ironicamente) da chiederselo... Solo perche' ogni tanto si cerca di passare una serata in compagnia a vedere, senza tanti pensieri, un semplice (e simpatico ?) film d'intrattenimento. Se poi tra gli attori c'e' qualche presenza della serie ..."mi rifaccio gli occhi"...per alcune (o alcuni) tanto meglio. Bisogna pero' riconoscere che almeno "Ocean's Thirteen " rispetto al secondo "fetecchioso" episodio, ritrova quanto meno il giusto ritmo, perche' il film scivola via (e sottolineo..."scivola"...le immagini sono di quelle che si guardano e dimenticano in fretta...) bello veloce. Il ritorno dei nostri "amici" in quel di Las Vegas (per soccorrere il vecchio Elliott Gould) ha sicuramente giovato. Infatti il film in alcuni momenti riesce a colpire con qualche bella battuta e quindi, seppur a corrente alternata, anche a divertire. Come ad esempio nella scenetta sul finale di cui e' vittima manco a dirlo Andy Garcia. Purtroppo la narcisistica regia di Soderbergh e' pero' a tratti irritante. Perche' se infatti l'uso insistito dello "split screen" e' comunque funzionale al racconto, del tutto inutili e fuori luogo sono invece molti altri suoi "tocchi autoriali", vedi ad esempio l'uso della camera a mano, in momenti tutto fuorche' concitati. Qui non siamo certo dalle parti di "Traffic", non ha alcun senso dunque "quello stile" per un film che e' solo l'ennesimo scherzoso giocattolone. E piu' che evitabili erano da parte sua le divagazioni delle (irritantii a ben guardare) sequenze di rivolta "pseudo finto sociale" in Messico, appiccicate al film in modo piu' che furbetto. Del cast, piu' divertito che azzeccato, non fanno piu' parte Julia Roberts e Catherine Zeta-Jones, liquidate velocemente e giustamente senza inutili spiegazioni. Le nuove entrate sono la brava Ellen Birkin, la donna manager del Boss, per il quale hanno scomodato nientemeno che Mr. Pacino (ora lo sappiamo, anche gli Dei devono campare ed arrivare a fine mese) nel ruolo appunto dell'infame furfante di turno. Ma tutto ruota intorno al personaggio di Ocean e Clooney, strafottente ed impagabile come al solito, sembra nato apposta per interpretarlo. Brad Pitt e' solo una (inutile? Forse...ma che figo !) spalla e attraversa il film con il suo disarmante sorriso come se in realta'fosse non tanto su di un set quanto ad un party di moda. Ma in fondo "Ocean's Thirteen" piu' che un film non e' forse una (esclusiva) festa ? Matt Damon partecipa autoironico al gioco con naso finto.Tutti gli altri sono semplici comprimari, fraternamente uniti in una banda simpatica e degna di quella di Robin Hood.
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stex
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venerdì 15 giugno 2007
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forse non sarò un esperto..
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Ok, non sono il tipo che guarda se il regista preferisce la steadicam o le cineprese a mano, ma riguardo ai contenuti ne posso parlare.. Si tratta di un ottimo film, sia come cast che come idea.
Lo spettatore si trova inizialmente catapultato nella situazione, tanto da non capire esattamente tutte le mosse dei personaggi. Man mano che la proiezione procede vede lentamente realizzarsi una cosa, ma andarne a rovescio un'altra, finché alla fine, nell'arco di pochi minuti tutto si compie: I diamanti, il premio sfumato, il "Greco" fuori uso e il casinò sbancato, tutto contemporaneamente.
Sottile l'ironia finale di Terry Benedict, che riesce comunque a sfruttare la situazione avversa creatasi nel finale andando in tv, ma non voglio rovinare la sorpresa a chi ancora non l'ha visto.
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Ok, non sono il tipo che guarda se il regista preferisce la steadicam o le cineprese a mano, ma riguardo ai contenuti ne posso parlare.. Si tratta di un ottimo film, sia come cast che come idea.
Lo spettatore si trova inizialmente catapultato nella situazione, tanto da non capire esattamente tutte le mosse dei personaggi. Man mano che la proiezione procede vede lentamente realizzarsi una cosa, ma andarne a rovescio un'altra, finché alla fine, nell'arco di pochi minuti tutto si compie: I diamanti, il premio sfumato, il "Greco" fuori uso e il casinò sbancato, tutto contemporaneamente.
Sottile l'ironia finale di Terry Benedict, che riesce comunque a sfruttare la situazione avversa creatasi nel finale andando in tv, ma non voglio rovinare la sorpresa a chi ancora non l'ha visto.. Altra bella scena, un commosso Clooney davanti a una trasmissione di beneficenza, dapprima criticato da Brad Pitt, ma che un attimo dopo si commuoverà a sua volta, o ancora, Reuben che si riprende grazie a delle lettere "particolari" scrittegli da un membro (maschio!) del gruppo..
Ottimi i soliti personaggi, ottimo anche il personaggio di Bank, discreta la motivazione della scomparsa di Tess (Julia Roberts) dal cast, anche se forse troppo sottolineata (pur sempre con ironia) durante tutto l'arco del film.
Il regista è riuscito a creare, per la terza volta su tre, un film di successo nonostante ormai l'esito positivo fosse prevedilmente scontato.. Ottimo lavoro
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allix
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venerdì 15 giugno 2007
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spreco di stelle
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E'un film gradevole, ma manca del tutto la verve che caratterizzava "Ocean's eleven" e che era già calata in "Ocean's twelve". Il cast è, come sempre, impressionante, ma non basta da solo a salvare una storia un po' stiracchiata (qui il gran colpo al casinò ha lo scopo di "vendicare" Reuben, colpito da infarto dopo essere stato raggirato da Bank-Pacino) e scarna di trovate. A proposito di Pacino: è l'unico (insieme a Garcia) da salvare davvero. Assolutamente penoso e non credibile con quella tinta di capelli mogano-rossiccia, ma proprio qui sta la forza del personaggio: bisogna rendersi conto subito che, alla fin fine, Willie Bank non è altro che un poveraccio (nonostante i suoi soldi), uno che gode a perseguitare gente per avere, assolutamente per primo al mondo, un telefonino in edizione limitata; un volgare, un parvenu, uno che costruisce un albergo di opulenza incredibile, ma che più pacchiano non si può; un tizio meschino e disonesto, che non esita a "fregare" gli alleati che si fidano di lui.
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E'un film gradevole, ma manca del tutto la verve che caratterizzava "Ocean's eleven" e che era già calata in "Ocean's twelve". Il cast è, come sempre, impressionante, ma non basta da solo a salvare una storia un po' stiracchiata (qui il gran colpo al casinò ha lo scopo di "vendicare" Reuben, colpito da infarto dopo essere stato raggirato da Bank-Pacino) e scarna di trovate. A proposito di Pacino: è l'unico (insieme a Garcia) da salvare davvero. Assolutamente penoso e non credibile con quella tinta di capelli mogano-rossiccia, ma proprio qui sta la forza del personaggio: bisogna rendersi conto subito che, alla fin fine, Willie Bank non è altro che un poveraccio (nonostante i suoi soldi), uno che gode a perseguitare gente per avere, assolutamente per primo al mondo, un telefonino in edizione limitata; un volgare, un parvenu, uno che costruisce un albergo di opulenza incredibile, ma che più pacchiano non si può; un tizio meschino e disonesto, che non esita a "fregare" gli alleati che si fidano di lui. E' la rappresentazione di un certo genere di "imprenditore", di affarista senza scrupoli, che non è sconosciuto neppure a noi. Peccato che, a punire il losco figuro, ci si metta una banda che non è neppure l'ombra degli Undici originari: certo, gli interpreti sono sempre quelli, ma appaiono stanchi, calcolatori, senza la vena di fantasia e pazzia che li caratterizzava all'inizio. Forse i soldi hanno cambiato anche loro? Danny Ocean-Clooney e Rusty-Pitt sono "sistemati" e i loro duetti si riducono a confessioni sulle rispettive difficoltà con le donne (che, a proposito, non dovevano mancare: avrebbero aggiunto qualcosa di positivo). La trovata per far saltare il banco (anzi, ogni banco del casinò), vale a dire la difficoltosa trivellazione per provocare il terremoto e far impazzire il tremendo "Greco", si trascina troppo a lungo; Abbey Sponder-Ellen Barkin, algida e superprofessionale, che si trasforma in assatanata sbracata al cospetto di Linus-Matt Damon è assolutamente poco credibile. Rifulge la piccola parte di Andy Garcia, che aggiunge, con il suo Terry Benedict, eleganza ed ironia: è una piccola perla in un film non indimenticabile.
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miriam
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martedì 12 giugno 2007
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2 ore di morte cerebrale
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L’incipit butta sul tavolo il tema che lo spettatore si aspetta che sia sviluppato invece …il nulla. Gli attori si aggirano (quasi sempre fermi) in ambienti chiusi,domestici a architettare come dei reduci chissà quale stratagemma per concretizzare la loro vendetta e il tutto si riduce a farneticazioni,
condite da qualche occhieggiamento appena accennato e un paio di alzate di labbra millimetriche (voglio sperare per i leefting a cui più di qualcuno si è sottoposto per reggere l’infamia del tempo perché se è questo il modo di recitare è meglio che si ritirino).Il doppiaggio certo non aiuta l’ironia della coppia Clooney-Pitt perché l’accoppiata suono-immagine a me ha fatto pensare all’Orso Ioghi con Bubu e poi tra l’altro nei passaggi Clooney-Pacino ha reso “poco evidente” la differenza di età,anche a parità di timbro.
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L’incipit butta sul tavolo il tema che lo spettatore si aspetta che sia sviluppato invece …il nulla. Gli attori si aggirano (quasi sempre fermi) in ambienti chiusi,domestici a architettare come dei reduci chissà quale stratagemma per concretizzare la loro vendetta e il tutto si riduce a farneticazioni,
condite da qualche occhieggiamento appena accennato e un paio di alzate di labbra millimetriche (voglio sperare per i leefting a cui più di qualcuno si è sottoposto per reggere l’infamia del tempo perché se è questo il modo di recitare è meglio che si ritirino).Il doppiaggio certo non aiuta l’ironia della coppia Clooney-Pitt perché l’accoppiata suono-immagine a me ha fatto pensare all’Orso Ioghi con Bubu e poi tra l’altro nei passaggi Clooney-Pacino ha reso “poco evidente” la differenza di età,anche a parità di timbro. Il Sole arriva con Andy Garcia,la cui rilassatezza fisica,il cui sorriso pacioso e soddisfatto davanti al monitor è un balsamo per gli occhi. Las Vegas si vede dall’alto,il profumo elettrizzante del casinò meno. Ho sentito parlare di un esilarante momento di ironia nel pianto di Clooney di fronte allo spettacolo della conduttrice afroamericana. Mah!Immaginiamo che,riportando in Italia la stessa identica trama,così com’è,si piangesse davanti alla D’Eusanio. Sarebbe esilarante?Non credo.
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titan
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sabato 16 giugno 2007
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la solita scontata banda!!
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Una mattonata in pieno viso, questa volta davvero un brutto film, da addormentarsi durante la visione, non arriva mai l'azione e quando arriva dura 10 minuti, effetti speciali zero, colpi di scena zero, adrenalina zero.
L'unica banda di ladri al mondo che riesce a scatenare un terremoto a Las Vegas con una scavatrice....ma per favore!!!
Al Pacino dovrebbe fare la parte del direttore sveglio e scaltro, ma dal film esce solo come un imbranato nel gestire il suo casinò.
Al Pacino Bocciato
George Clooney,Brad Pitt, solite parti della serie precedenti, sempre la stessa espressione facciale, stesso taglio di capelli,stesso abbigliamento, stessa abilità da Meggaiver, nell'ascolatre ogni conversazione altrui o vedere ogni cosa tramite una telecamera.
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Una mattonata in pieno viso, questa volta davvero un brutto film, da addormentarsi durante la visione, non arriva mai l'azione e quando arriva dura 10 minuti, effetti speciali zero, colpi di scena zero, adrenalina zero.
L'unica banda di ladri al mondo che riesce a scatenare un terremoto a Las Vegas con una scavatrice....ma per favore!!!
Al Pacino dovrebbe fare la parte del direttore sveglio e scaltro, ma dal film esce solo come un imbranato nel gestire il suo casinò.
Al Pacino Bocciato
George Clooney,Brad Pitt, solite parti della serie precedenti, sempre la stessa espressione facciale, stesso taglio di capelli,stesso abbigliamento, stessa abilità da Meggaiver, nell'ascolatre ogni conversazione altrui o vedere ogni cosa tramite una telecamera.
Bocciati.
Matt damon indecifrabile.
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luciacinefila
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giovedì 14 giugno 2007
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meglio andare a passeggiar sotto le stelle....
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ANCORA UNA VOLTA.. IL MIRAGGIO DI UN FILM RILASSANTE NON TROPPO IMPEGNATIVO E DIVERTENTE SENZA TROPPE PRETESE MI HA PORTATO AD IMPEGNARE BEN EURO 4,50....( BADATE SOLO PERCHè ERA IL MERCOLEDI'... GIORNO DI PREZZO SPECIALE PER GLI AMANTI DEL CINEMA.....) SPESI VERAMENETE MALE.
LA DOMANDACHE ORMAI MI RIVOLGO COSTANTEMENTE ALLORQUANDO MI ACCOSTO A FILM DI QUESTO GENERE è QUANTO REALMENTE SIA DIFFICILE SE NON ADDIRITTURA IMPOSSIBILE CREARE, DARE VITA A REALIZZAZIONI CINEMATOGRAFICHE DI " INTRATTENIMENTO"... NELLA SUA ACCEZIONE PIU'"RILASSATA " POSSIBILE.aNCORA UN AVOLTA HO DOVUTO CONSTATARE QUANTO TUTTO CIO' SI RIVELI UN'UTOPIA IRRANGIUGIBILE......TUTTO CIO' CHE NON FA SORRIDERE......ANNOIA..
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ANCORA UNA VOLTA.. IL MIRAGGIO DI UN FILM RILASSANTE NON TROPPO IMPEGNATIVO E DIVERTENTE SENZA TROPPE PRETESE MI HA PORTATO AD IMPEGNARE BEN EURO 4,50....( BADATE SOLO PERCHè ERA IL MERCOLEDI'... GIORNO DI PREZZO SPECIALE PER GLI AMANTI DEL CINEMA.....) SPESI VERAMENETE MALE.
LA DOMANDACHE ORMAI MI RIVOLGO COSTANTEMENTE ALLORQUANDO MI ACCOSTO A FILM DI QUESTO GENERE è QUANTO REALMENTE SIA DIFFICILE SE NON ADDIRITTURA IMPOSSIBILE CREARE, DARE VITA A REALIZZAZIONI CINEMATOGRAFICHE DI " INTRATTENIMENTO"... NELLA SUA ACCEZIONE PIU'"RILASSATA " POSSIBILE.aNCORA UN AVOLTA HO DOVUTO CONSTATARE QUANTO TUTTO CIO' SI RIVELI UN'UTOPIA IRRANGIUGIBILE......TUTTO CIO' CHE NON FA SORRIDERE......ANNOIA.. MORTALMENTE..... BATTUTE, GAG, CHE NON SOLO NON FANNO SORRIDERE MA CHE PORTANO LO SPETTATORE AD UN SENTIMENTO ASPRO DI AUTODISPREZZO PER TROVARSI LI SEDUTO SU QUELLA POLTRONA PER PROPRIA VOLONTà E NON A CAUSA DI UN RAPIMENTO!!!!!!...... DETTO QUESTO PENSO CHE AL DILA DEI FAMOSI SOLDINI INCASSATI... ALLA FACCIA NOSTRA... POTEVAMO FARE A MENO DI COTANTO "CAPOLAVORO"... CARO sODERBERGH.. POTEVI GUADAGNARE PUNTANDO IN UN CASINO' DI LAS VEGAS PIUTTOSTO CHE TEDIARCI CON UN FILM CHE FRANCAMENTE...NON HA DIVERTITO NESSUNO!!!!!
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[+] coerenza
(di miriam)
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(di nicolò)
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[+] impariamo ad usare la tastiera...
(di juka)
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