Ocean's 13 |
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Un film di Steven Soderbergh.
Con George Clooney, Brad Pitt, Matt Damon, Al Pacino, Bernie Mac.
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Titolo originale Ocean's Thirteen.
Thriller,
durata 122 min.
- USA 2007.
- Warner Bros Italia
uscita venerdì 8 giugno 2007.
MYMONETRO
Ocean's 13
valutazione media:
2,90
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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Spreco di stelledi allixFeedback: 0 |
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venerdì 15 giugno 2007 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
E'un film gradevole, ma manca del tutto la verve che caratterizzava "Ocean's eleven" e che era già calata in "Ocean's twelve". Il cast è, come sempre, impressionante, ma non basta da solo a salvare una storia un po' stiracchiata (qui il gran colpo al casinò ha lo scopo di "vendicare" Reuben, colpito da infarto dopo essere stato raggirato da Bank-Pacino) e scarna di trovate. A proposito di Pacino: è l'unico (insieme a Garcia) da salvare davvero. Assolutamente penoso e non credibile con quella tinta di capelli mogano-rossiccia, ma proprio qui sta la forza del personaggio: bisogna rendersi conto subito che, alla fin fine, Willie Bank non è altro che un poveraccio (nonostante i suoi soldi), uno che gode a perseguitare gente per avere, assolutamente per primo al mondo, un telefonino in edizione limitata; un volgare, un parvenu, uno che costruisce un albergo di opulenza incredibile, ma che più pacchiano non si può; un tizio meschino e disonesto, che non esita a "fregare" gli alleati che si fidano di lui. E' la rappresentazione di un certo genere di "imprenditore", di affarista senza scrupoli, che non è sconosciuto neppure a noi. Peccato che, a punire il losco figuro, ci si metta una banda che non è neppure l'ombra degli Undici originari: certo, gli interpreti sono sempre quelli, ma appaiono stanchi, calcolatori, senza la vena di fantasia e pazzia che li caratterizzava all'inizio. Forse i soldi hanno cambiato anche loro? Danny Ocean-Clooney e Rusty-Pitt sono "sistemati" e i loro duetti si riducono a confessioni sulle rispettive difficoltà con le donne (che, a proposito, non dovevano mancare: avrebbero aggiunto qualcosa di positivo). La trovata per far saltare il banco (anzi, ogni banco del casinò), vale a dire la difficoltosa trivellazione per provocare il terremoto e far impazzire il tremendo "Greco", si trascina troppo a lungo; Abbey Sponder-Ellen Barkin, algida e superprofessionale, che si trasforma in assatanata sbracata al cospetto di Linus-Matt Damon è assolutamente poco credibile. Rifulge la piccola parte di Andy Garcia, che aggiunge, con il suo Terry Benedict, eleganza ed ironia: è una piccola perla in un film non indimenticabile.
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