Salvatore - Questa è la vita

Ovviamente lo sforzo e' meritevole,perche' ogni regista alla sua prima opera vorrebbe dare il meglio o diffondere dei sentori delle proprie capacita' potenziali.In questo film cio' non e' successo.Il fatto che sia stato prodotto e distribuito da importantissime "forze" del mercato cinematografico non deve e non puo',per il bene del Regista Cugno,nascondere la mediocrita' del prodotto,assoltamente "non convincente" e debole sotto tutti i punti di vista. Apparte la discreta fotografia il resto e' tutt'altro che lodevole. La Regia,la Sceneggiatura,i Dialoghi,la Musica e gli Interpreti sono mediocri,nulla brilla. Il prodotto e' si,stato venduto molto all'estero,ma perche' dietro c'e' una portentosa produzione e distribuzione e perche' lo spettatore che guarda il film sottotitolato non si accorge (causa lingua) della brutta recitazione,delle battute buttate via,dei "tempi" sbagliati e delle incongruenze plateali.Per citarne una,ad un certo punto,in una scena,vediamo l'attrice Galatea Ranzi quasi in lacrime seduta ad un tavolo di un ristorante insieme all'attore Enrico Lo Verso che "le ride in faccia",invece di dialogare con la recitazione della "generalmente brava Galatea". Tutti sappiamo che il cast e' fatto da bravi attori che forse hanno preso sottogamba il ruolo o che si sono persi nell'impossibilita' di interpretare quei ruoli cosi poco convincenti.Ora,apparte e a mio avviso, l'incapacita' di interpretare di Lo Verso (tanto che secondo me egli lavora solo perche' ha quella faccia)forse anche l'inconsistenza dei dialoghi non ha messo in condizione di far bene al resto degli interpreti,che "forse" si sono trovati rinchiusi in "ruoli-caricature" da macchietta.Oltresi,il montaggio deve essere stato estenuante,perche' la regia e' piatta,scialba,senza emozioni.Infine la musica,che non centra nulla con il trascendere e l'evoluzione della storia. Per un buon film prima di tutto occorre avere il "senso dell'estetica cinematografica" e poi una buona sceneggiatura,dei buoni dilaoghi,una buona fotografia,dei buoni interpreti ed una buona colonna sonora,ovvero,gli strumenti del cinema che vanno plasmati da un regista con una buona base tecnica e fantasia.Auguro il meglio dei cambiamenti a Cugno che ha terminato il suo secondo film,che vedremo prossimamente.