Alexandra

Spesso ho trovato i film di Sokourov troppo compiaciuti della loro eleganza formale, alla lunga stucchevole. Questo no. E' un gran film. Ovviamente da vedere più che mai in versione originale sottotitolata (spero non esistano copie doppiate), perché l'impasto sonoro è fondamentale in rapporto alle immagini. E pensare che al festival di Cannes l'hanno attaccato tutti accusandolo di non aver fatto un pamphlet anti-russo e pro-ceceno. Non gli hanno dato nemmeno un premio! Gli idioti... Roba da Glucksman, Lévy e Sofri messi insieme. Volevano l'ennesimo stupido film moraleggiante di buoni sentimenti politicamente corretto, cosa del tutto estranea a Sokourov. Questo è tutt'altra cosa: è cinema.