La passione di Cristo |
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Un film di Mel Gibson.
Con Jim Caviezel, Maia Morgenstern, Monica Bellucci, Rosalinda Celentano.
continua»
Titolo originale The Passion of the Christ.
Religioso,
durata 126 min.
- USA, Italia 2004.
MYMONETRO
La passione di Cristo
valutazione media:
3,21
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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La Passione di Cristo ?di ziogiafoFeedback: 0 |
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martedì 25 marzo 2008 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
ziogiafo - La Passione di Cristo - Italia,USA - 2004 - Un film mediocre, dall'inizio alla fine, privo totalmente di spiritualità, inutilmente truculento fino alla nausea. Un'offesa al Cinema e alla delicata tematica trattata, assenza totale di regia. Dozzinale l'approccio alle disorientanti sequenze filmiche senza spessore, a vantaggio di uno squallido splatterismo degno delle peggiori rappresentazioni pulp di terza serie. Il film è stato girato interamente in Italia (questo e uno dei pochi meriti), a Cinecittà e a Matera per le scene della crocifissione. La storia procede in un lento e noioso progredire di sadismo e violenza straziante, scene che sfociano in un estenuante martirio fine a se stesso, ed allontanano totalmente lo spettatore dal tema dominante. Infatti, se proviamo a sostituire nel film la figura di Gesù Cristo con un uomo qualsiasi, il film potremmo intitolarlo tranquillamente "Sangue" o "Il grande massacro". Anche il "cast" lascia molto a desiderare... salvando giusto la "pace" di qualcuno, pur con l'interessante idea del "parlato" in aramaico-latino non si evidenziano particolari "permormance" all'altezza del compito, essendo stati scelti per la maggior parte tanti bravi attori ma da fiction televisiva, con l'aggravante di essere mal diretti. Sono d'accordo con chi dice che non è un'opera d'arte ma un semplice film, che ha rappresentato male la "passione di Cristo". Sicuramente Jim Caviezel ha fatto il suo dovere di bravo attore fino in fondo, sottoponendosi stoicamente all'interminabile calvario impostogli dal regista, ma ciò ha dato forza solo ed esclusivamente alla cosiddetta "passione di Gibson". Il trionfo della macchina commerciale ha premiato ampiamente la produzione con incassi da record, ma sul Golgota è salito un cinema da quattro soldi, che ha confermato il clamoroso fallimento del regista Gibson, che invece, ha dato sempre il meglio di sè in passato come bravo attore. Attendiamo una più alta rappresentazione dei "Vangeli" sul grande schermo, magari anche con pochi effetti speciali ma con un'intensa dimensione spirituale ed una coinvolgente emozione che renda tutto più consono al messaggio universale di Cristo. Non è facile me ne rendo conto... non esiste la formula per confezionare dei capolavori, ma è anche vero che "se tanto mi dà tanto", questi sono i risultati. Dietro i grandi capolavori c'è sempre stata gente all'altezza del compito. Ed è da quì che bisognerebbe sempre partire, almeno su questo non si dovrebbe barare. Un grande regista di chiara fama, un cast di attori di alto calibro e un commento musicale scritto ad hoc da un maestro della colonna sonora... Questi devono essere i requisiti minimi da cui partire, per poter intraprendere un serio cammino verso la realizzazione di un'opera cinematografica di valore. Cordialmente, ziogiafo
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