figliounico
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lunedì 12 giugno 2023
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sciatto ma suggestivo
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Thriller paranormale tra il genere fantasy e quello fantascientifico diretto da un anonimo regista americano, Mark Pellington, ma con un cast di rilievo con protagonisti Richard Gere e Laura Linney. Svolgimento filmico lineare, a tratti sciatto, di un racconto di John Keel che si rifà alla legenda metropolitana dell’uomo falena, misteriosa creatura alata, forse un alieno, apparsa in Virginia negli anni’60 agli abitanti di uno sperduto paesello di nome Point Pleasant. Frettoloso il finale tirato via alla meno peggio forse per scarsità di idee o per la paura di cadere nel ridicolo. Eppure alcune sequenze sono suggestive.
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deh
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giovedì 25 febbraio 2021
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non semplice.
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una storia surreale e simile all'assurdo
e profezie monoespressive ai limiti
del dinosaurico vociare di ormai
ombre incancrenite per il soldo facile, pare
talune persone sembrano parlare di
comparse bizzarre riconducibili a
una fantomatica essenza, si potrebbe quasi
dire il segreto dei successi di
talune persone che sembrano avere come
loro punto di riferimento l'uomo folena, parlando di
anni 90, farlocche intercettazioni percettive e altre cose, senza malgrado
loro conoscere altre storie di altra gente... assurdo,
e senza essersene mai
accorti guardacaso e che capacità da spasso,
un incrocio tra truman show e per qualche dollaro in più forse,
solubile soltanto col disincantamento appunto
dell'uomo folena, nulla avevano e nulla aembra aver dato
a quelle connotazioni storiche di scena per
un'impalpabile presupponistico nonchè mistico film.
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una storia surreale e simile all'assurdo
e profezie monoespressive ai limiti
del dinosaurico vociare di ormai
ombre incancrenite per il soldo facile, pare
talune persone sembrano parlare di
comparse bizzarre riconducibili a
una fantomatica essenza, si potrebbe quasi
dire il segreto dei successi di
talune persone che sembrano avere come
loro punto di riferimento l'uomo folena, parlando di
anni 90, farlocche intercettazioni percettive e altre cose, senza malgrado
loro conoscere altre storie di altra gente... assurdo,
e senza essersene mai
accorti guardacaso e che capacità da spasso,
un incrocio tra truman show e per qualche dollaro in più forse,
solubile soltanto col disincantamento appunto
dell'uomo folena, nulla avevano e nulla aembra aver dato
a quelle connotazioni storiche di scena per
un'impalpabile presupponistico nonchè mistico film.
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scrigno magico
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martedì 13 ottobre 2015
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deludente
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Ritmo narrativo veramente deludente, si cerca di impressionare lo spettatore con musiche e inquadrature più che con una trama realmente coinvolgente. Gere monoespressivo. E quando non riesci a orchestrare qualcosa di convincente che fai? Lo giustifichi col paranormale, espediente di una regia con poche idee, ma confuse.
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noia1
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lunedì 5 gennaio 2015
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l’oscurità del vuoto dietro la verità
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Richard Gere alle prese con entità paranormali.
Forse Richard Gere per un ruolo del genere è una scelta un po’ banale, si poteva fare di peggio, di meglio sicuramente no ma azzeccarci di più sicuramente si. Il fascino usurato dell’attore ormai agli sgoccioli dei suoi tempi migliori non attinge appieno al ruolo che ci si aspetta per una trama simile, ci sarebbe stato meglio forse un attore scarno, non proprio così bello come lui, forse più nevrotico che affascinante.
Trama costruita perfettamente a partire dalla storia d’amore, una bellissima storia d’amore, credibile e per questo perfetta per essere rovinata, come sarebbe potuto essere tanto angosciante un film senza un inizio tanto perfetto disintegrato tanto bene? Quasi quello che accade al protagonista, la ferita causata dalla perdita, non ci rende testimoni ma affini a ciò che accade, tutto è estremamente credibile e perfetto per introdurci alla vera trama del film.
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Richard Gere alle prese con entità paranormali.
Forse Richard Gere per un ruolo del genere è una scelta un po’ banale, si poteva fare di peggio, di meglio sicuramente no ma azzeccarci di più sicuramente si. Il fascino usurato dell’attore ormai agli sgoccioli dei suoi tempi migliori non attinge appieno al ruolo che ci si aspetta per una trama simile, ci sarebbe stato meglio forse un attore scarno, non proprio così bello come lui, forse più nevrotico che affascinante.
Trama costruita perfettamente a partire dalla storia d’amore, una bellissima storia d’amore, credibile e per questo perfetta per essere rovinata, come sarebbe potuto essere tanto angosciante un film senza un inizio tanto perfetto disintegrato tanto bene? Quasi quello che accade al protagonista, la ferita causata dalla perdita, non ci rende testimoni ma affini a ciò che accade, tutto è estremamente credibile e perfetto per introdurci alla vera trama del film.
Apparizioni e chiamate misteriose perseguitano John, non sono semplici chiamate perché c’entrano con sua moglie, non sono solo avvertimenti perché, al di là dell’entità misteriosa dietro tutto ciò, più che il mistero dietro l’infinità di allusioni e richiami da qualche parte c’è sua moglie, che sia una trappola o una via di fuga non importa, sua moglie c’è e bisogna capire cosa ci sia dietro tutto ciò.
Non è il semplice film Hollywoodiano, altre sono pellicole che ponendo semplicemente due o tre star davanti alla cinepresa pretendono chissà cosa, qui da padrone fanno le atmosfere claustrofobiche, la frenesia del protagonista, le rivelazioni che si susseguono forsennatamente una dietro l’altra quasi un’onda che ti calpesta.
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evildead
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mercoledì 31 dicembre 2014
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due occhi rossi...
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nella non facile impresa di traferire sullo schermo il testo di un saggio ,i cineasti americani si sono inventati una storia piuttosto frammentaria ma avvincente e suggestiva; e frammentario ma avvincente e suggestivo e' il libro di J. Keel da cui e' tratto il film,un saggio sui 2 anni ,1966-67 ,durante i quali la cittadina di Point Pleaseant,West Virginia ,fu al centro di svariati fenomeni paranormali ,culminati col crollo del ponte Silver Bridge ,che provoco' decine di vittime. il film sposta l'azione ai nostri giorni,la regia e' valida,gli effetti ottici molto suggestivi,Gere e' abbastanza sonnambulo e monoespressivo,ma funziona nell'ambito ipnotico della vicenda,la quale,proprio come nel libro ,dopo avere posto tante domande sul chi , sul cosa e sul perche' ,non da' nessuna risposta e si risolve in modo enigmatico ,come tutto il suo scorrere.
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nella non facile impresa di traferire sullo schermo il testo di un saggio ,i cineasti americani si sono inventati una storia piuttosto frammentaria ma avvincente e suggestiva; e frammentario ma avvincente e suggestivo e' il libro di J. Keel da cui e' tratto il film,un saggio sui 2 anni ,1966-67 ,durante i quali la cittadina di Point Pleaseant,West Virginia ,fu al centro di svariati fenomeni paranormali ,culminati col crollo del ponte Silver Bridge ,che provoco' decine di vittime. il film sposta l'azione ai nostri giorni,la regia e' valida,gli effetti ottici molto suggestivi,Gere e' abbastanza sonnambulo e monoespressivo,ma funziona nell'ambito ipnotico della vicenda,la quale,proprio come nel libro ,dopo avere posto tante domande sul chi , sul cosa e sul perche' ,non da' nessuna risposta e si risolve in modo enigmatico ,come tutto il suo scorrere.del resto non sapremo mai chi era Indrid Cold...
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toty bottalla
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sabato 16 novembre 2013
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storia complicata sceneggiata confusamente!
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La trama già complicata del film sembra frammentata e il montaggio pessimo non migliora le cose, le scene di tensione sono prevedibili ma poi deludono pure, gere mentre recita sembra pensare ad altro e i dialoghi sono spesso coperti dal volume alto della colonna musicale, la mia idea è che, con un simile soggetto si poteva realizzare un film migliore pieno di suspance e di mistero, magari con un cast più adeguato evitando l'immancabile salvamento eroico a cui non crede nessuno. Saluti.
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evghen950
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giovedì 26 agosto 2010
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un buon thriller
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Direi che in questo film la suspence c'è dall'inizio alla fine.... e poi apprezzo che non si basi sempre sulle stesse cose, qui infatti non si parla di fantasmi, assasini, killer ecc.. ma di un fantomatico "Ingrid Cold". Qualcosa si indefinito, che sembra sappia il destino di tutti... nel bene e ne male.
Non è il classico film da sobbalzi sulla sedia, al conterario ti lascia incollato allo schermo prendendoto fino in fondo...
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marbus
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sabato 5 dicembre 2009
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pretty falena
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Film efficace, appassionante e sanamente inquietante. In un epoca in cui il cinema horror americano medio propone solo pseudothriller adolescenziali ambientati in college. Al punto che uno si chiede ma quante disgrazie succedono in questi college? Io - padre americano- non iscriverei mai mio figlio in uno di quei college frequentati da assassini psicopatici, mostri e quant'altro . Ma non divaghiamo. Il terrore che permea il film è più percepito che visto e per questo più efficace. Bello il finale che concede uno spiraglio di speranza circa la possibile salvezza dell'umanità. Bella anche la fotografia e le musiche. Per quelli che credono che sia più riuscita la coppia Richard Gere - Uomo Falena, che Richard Gere- Julia ROberts
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greg2
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martedì 2 giugno 2009
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sogno o realtà?
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Ho visto pochi giorni fa questo film e devo dire che l'ho trovato davvero interessante e per certi versi sorprendente; pensavo a un' americanata invece, oltre a ispirarsi a fatti realmente accaduti (anche se sicuramente un po gonfiati), alla fine ti lascia un profondo senso di angoscia inquietudine.
Allucinazioni o apparizioni? Incubo o realtà? Cosa si celava veramente a Point Pleasent?
Film un po lento a tratti ma senza dubbio da vedere.
Bellissima la scena finale del ponte.
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