Il giardino delle vergini suicide

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Un film di Sofia Coppola. Con James Woods, Kathleen Turner, Danny DeVito, Kirsten Dunst.
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Titolo originale The Virgin Suicides. Drammatico, Ratings: Kids+16, durata 95 min. - USA 1999. - Cineteca di Bologna uscita lunedì 6 maggio 2024. MYMONETRO Il giardino delle vergini suicide * * * - - valutazione media: 3,36 su -1 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
   
   
   
adriano mercoledì 28 febbraio 2007
viaggio onirico di cinque angeli biondi nel verde Valutazione 5 stelle su cinque
87%
No
13%

Il film “Il giardino delle vergini suicide” è la trasposizione dell’inadattabile romanzo di Jeffrey Eugenides la cui storia è difficile da accettare e che ci offre un’attenta analisi psicologica. Infatti il film racconta la sconvolgente e conturbante estate delle sorelle Lisbon, cinque adolescenti figlie di un professore di matematica(James Woods) e di una madre severa e opprimente(Kathleen Turner), bellissime e desiderate da tutti che scopriranno sesso,amore e morte. La sopresa del film è lo stile adottato dall’esordiente regista Sofia Coppola che si dimostra essere elegante,onirico nel realismo borghese mantenendosi sempre a un passo dal kitsch senza mai caderci dentro. Inoltre, sempre grazie allo stile, il film appare ai miei occhi del tutto affascinati, come un’opera poeticamente morbosa e molto emozionante, piena di dettagli e di una conoscenza precisa dei sogni dell’età verde. [+]

[+] uccidere i sogni di una ragazza è come ucciderla (di dream)
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[+] il suicidio è liberazione o puro egoismo? (di chiara)
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liesl<89> venerdì 7 dicembre 2007
un film che va sentito Valutazione 5 stelle su cinque
84%
No
16%

il film è decisamente ben riuscito. l'unica scelta che forse non condivido pienamente è affidare la narrazione a un punto di vista esterno alle ragazze. questo da una parte mette il pubblico più a suo agio, perchè lo spettatore finisce con l'identificarsi la voce narrante, ma purtoppo trascura la parte interiore e non vista delle ragazze, che nel suicidio rappresenta il 99,9%. con questo non voglio dire che la scelta di Sofia Coppola sia sbagliata(non mi permetterei mai), è solo che forse contribuisce a rendere una visione superficiale del suicidio. c'è anche da dire che questo spinge lo spettatore a cercare di capire meglio quelle ragazze e la cosa è notevole! quello che intendo è che non vorrei che la gente pensasse che il suicidio sia la conseguenza di un problema particolare o di una particolare situazione esterna. [+]

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kiki martedì 26 giugno 2007
amore ossessivo Valutazione 4 stelle su cinque
58%
No
42%

cinque sorelle tormentate dall'ossessione dei genitori(la madre integralista,il padre professore di matematica con la passione per i modellini di aereoplani) nei loro riguardi decidono di suicidarsi..la prima,la più giovane dopo un tentato suicidio, durante una festa si getta da una fnestra infilzandosi nelle inferriate del cancello...le sorelle devastate dalla notizia e stanke dell'ossessione dei genitori che le avevano perfino segregate in casa decidono di togliersi la vita un anno dopo in un suicidio collettivo.la storia è narrata da cinque ragazzi gli unici che realmente l'avevano amate fino all'ultimo respiro,prendendo e conservando di loro ogni minimo oggetto e particolare che potesse ricordarle,sapendo bene che la storia della amiglia Lisborn comunque non sarebbe mai stata dimenticata del tutto. [+]

[+] ops! (di kiki)
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elisz mercoledì 15 agosto 2007
bello ma non perfetto (2) Valutazione 3 stelle su cinque
67%
No
33%

..escenti? Concludendo,(e qui apparirò senza dubbio come il solito criticone incapace di gustarsi un film..) sul piano estetico ed emozionale ci innamoreremo di questo film, poi molti cadranno anche nella tentazione della storia facile e spacceranno per capolavoro assoluto un film con quel tanto di spessore che basta per "mantenersi a un passo dal kitsch senza mai caderci dentro" (parafrasando le parole di adriano). Se dovessi dargli un voto da 1 a 10, si meriterebbe un bel 7+.

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giusepon venerdì 18 marzo 2011
il giardino delle cose non dette Valutazione 4 stelle su cinque
70%
No
30%

i film di Sofia Coppola hanno una caratteristica che li accomuna e li rende leggittimi della propria regista: navigano su scie invisibili e mute che li porta cosi lontani uno dall'altro da ritrovarsi uno sotto l'altro alla voce "filmografia di Sofia Coppola". Ciò che più dice nelle sue pellicole sono le inquadrature e le scene in cui i personaggi non parlano, rimangano in silenzio e un particolare cambia; sono le gambe a penzoloni dalle calze bianche e le scarpe da collegiale della seconda vergine morta, è l'albero dritto davanti casa che alla fine rimane spezzato, mozzato come la vita dei genitori senza le loro cinque figlie, o meglio ancora la ringhiera di ferro trascinata via che porta con sè i fiori del giardino di quattro piccole donne che non riusciranno mai a vivere. [+]

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levo95 venerdì 6 maggio 2011
sovrannaturale ed ammiccante Valutazione 5 stelle su cinque
50%
No
50%

La fatica di crescere e di crearsi una vita sociale, con un genitore integralista e iperprotettivo, porta un gruppo di 5 ragazze dai 13 ai 17 anni al suicidio. Tutto incomincia dalla piccola Cecille, (personaggio simbolo della storia, come triste e sognatrice) che dopo aver tentato il suicidio per dissanguamento si butta giù dalla finestra impalandosi su un cancello. La famiglia scossa non si riprenderà mai e la madre diventerà ancor più protettiva ed ossessiva.
Tristezza e sentimenti forti si alternano in questa storia di 5 ragazze a cui sta stretta la vita che loro madre impone. La protagonista di questo strano racconto sembra proprio Lux (una giovane e brava Kirsten Dunst), colei che più di tutte sogna la libertà e l'amore, un personaggio sofferente che nasconde il tutto sotto una corazza sensuale ed ammiccante. [+]

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kondor17 mercoledì 2 settembre 2015
come non essere madre Valutazione 3 stelle su cinque
0%
No
0%

Interessante film d'esordio di Sofia Coppola, che narra la storia di una famiglia americana nella metà degli anni settanta. La madre, un'angosciosa e bigotta Kathleen Turner, sposata con James Woods, dopo aver messo al mondo cinque figlie in scala, a quel tempo tutte adolescenti, le segrega in casa, impedendo loro qualsiasi contatto esterno a parte quello della scuola. L'ossessione della madre sembra allentarsi dopo il tentato suicidio della piccola Cecile, ma è il prologo di un dramma inaspettato e di proporzioni bibliche. 
L'impressione alla fine è di una angosciosa tristezza. Quasi come fosse la regista stessa ad aver vissuto un'esperienza similare. [+]

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stefano capasso venerdì 10 febbraio 2017
i danni del conflitto tra estremismi Valutazione 3 stelle su cinque
0%
No
0%

Cinque sorelle adolescenti di un’età compresa tra i quindici e I diciannove anni vivono le difficoltà dell’adolescenza e il conflitto con I genitori di vedute restrittive. I ragazzi le corteggiano e loro usano tutti i trucchi possibili per sfuggire alla stretta sorveglianza, ma a lungo andare non sarà sufficiente.
Sofia Coppola affronta il tema del difficile momento di transizione che è l’adolescenza raccontando le vicende di una famiglia tutto sommato comune. Nell’adolescenza ogni vissuto assume aspetti molto marcati, spariscono le sfumature per lasciare posto alle idealizzazioni e agli assolutismi. In questo contesto quando l’amore e l’istinto di protezione dei genitori li porta ad assumere la stessa intransigenza dal punto di vista educativo, le conseguenze possono essere molto negative per l’equilibrio emotivo dei figli. [+]

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cinelady giovedì 12 ottobre 2017
puro esercizio di stile Valutazione 2 stelle su cinque
50%
No
50%

Una voce fuori campo ci introduce alla storia delle cinque sorelle Lisbon che, negli anni Settanta, arrivarono a compiere un suicidio collettivo. La voce appartiene ad uno dei ragazzini del paese che, ormai cresciuto, ricorda l’ossessione sua e dei suoi amici per le sorelle, considerate quasi delle creature fatate. E l’atmosfera onirica, con note di malinconia verso un passato che è impossibile cambiare, è sicuramente l’elemento più riuscito e migliore di tutto il film.
Sì, perché per il resto la pellicola è di una banalità, di una superficialità e di una piattezza disarmanti.
I personaggi sono appena sbozzati, alcuni praticamente privi di spessore, e della psicologia delle sorelle, che dovrebbero costituire il fulcro della storia, non viene detto assolutamente nulla, anzi, non prendono proprio mai la parola, tanto che a volte sembrano costituire un semplice ornamento alla storia. [+]

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andrej domenica 30 aprile 2017
come far fallire un soggetto formidabile Valutazione 2 stelle su cinque
43%
No
57%

Considerando le buone recensioni che ho letto e il drammaticissimo argomento trattato (per di piu’ tratto, a quanto pare, da fatti realmente accaduti), mi sarei aspettato davvero molto di piu' da questo film, che mi pare invece esser stato ampiamente sopravvalutato (forse anche per via del nome illustre della sua autrice). A mio parere, nonostante la bellezza e bravura delle giovani attrici (in particolare Kirsten Dunst) la pellicola risulta fiacca e deludente, soprattutto per l'imperdonabile superficialita' di approccio alle problematiche familiari delle protagoniste e ai motivi scatenanti del dramma che ne deriva: vista la tematica (uno sconvolgente suicidio collettivo di ben 5 sorelle) sarebbe stato necessario spiegare adeguatamente gli errori educativi (sicuramente gravissimi) compiuti nei confronti delle figlie da parte dei genitori, in particolare della madre, che ben si capisce essere il vero capo famiglia e il massimo responsabile del disastro a venire; sarebbe stato necessario approfondire adeguatamente questa figura di madre padrona e tiranna e metterne assai piu’ in evidenza il soffocante e cieco autoritarismo, il fanatismo bigotto e il maniacale perbenismo sessuofobo, la troppa vigilanza e invadenza, i divieti e i castighi, tutto quanto insomma avrebbe potuto suscitare una cosi’ estrema reazione di ribellione e rancore in adolescenti tutto sommato tranquille, ben educate e ubbidienti quali erano le sue figlie. [+]

[+] completamente d’accordo (di cinelady)
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