Paura e delirio a Las Vegas

La cosa più irresistibile del film? Ovvio, la camminata di Depp! Inverosimilmente grottesco, non ha una trama ben chiara o definita, è tutto piuttosto scombinato come i due protagonisti incredibilmente ben interpretati dai superbi Johnny Depp e Benicio DelToro, nei panni di Raoul Duke dalle improbabilissime camicie e del Dr. Gonzo, che passa il film a vomitare. Sulla scia di Jack Kerouac, il regista Gilliam ridà voce alla beat generation e alla sua controcultura fatta di droga, alcol e quella verve antigovernativa e antistituzionalista tipica degli anni '60. Credo che il film non sia un cult, che sia molto sopravvalutato e che i meriti della sufficiente riuscita vadano ascritti soprattutto ai due camaleontici attori. [+]

La cosa più irresistibile del film? Ovvio, la camminata di Depp! Inverosimilmente grottesco, non ha una trama ben chiara o definita, è tutto piuttosto scombinato come i due protagonisti incredibilmente ben interpretati dai superbi Johnny Depp e Benicio DelToro, nei panni di Raoul Duke dalle improbabilissime camicie e del Dr. Gonzo, che passa il film a vomitare. Sulla scia di Jack Kerouac, il regista Gilliam ridà voce alla beat generation e alla sua controcultura fatta di droga, alcol e quella verve antigovernativa e antistituzionalista tipica degli anni '60. Credo che il film non sia un cult, che sia molto sopravvalutato e che i meriti della sufficiente riuscita vadano ascritti soprattutto ai due camaleontici attori. L'atmosfera è proprio quella del romanzo da cui è tratto, "Paura e disgusto a Las Vegas" di Hunter S. Thompson, lucido e profetico nel suo assurdo delirio, il quale lancia il "gonzo journalism", cioè il giornalismo fuori dalle regole. Gilliam manca invece nel non riuscire a trovare la forma cinematografica che sappia rendere il pensiero dello scrittore sul grande schermo. Le utopie del movimento beat naufragano presto come le idee e le trovate kitsch del regista (quei mostri immaginari sono ridicoli) e il surrealismo appare davvero fuori posto. Del settore tecnico si salva solo la buona fotografia. [-]

E'comune la mancanza di fantasia in questo forum come fra gli anabolizzati del cervello. Quanto frequente l'abuso di termini quali "visionario" , "delirante" etc,etc... Terry Gilliam è un regista eccellente,sebbene la sua capacità visionaria si dispieghi in misura più esaustiva ne: "L'esercito delle dodici scimmie" e in "Brazil". Qui è facile abbandonarsi a surreali paesaggi psichedelici, a impossibili quantità di stupefacenti assunti. L'infarto o un collasso apoplettico sarebbe dietro l'angolo dopo il primo acido + mescalina o addirittura "torazina". La suddetta "torazina" è un antipsicotico neurolettico abbondantemente usato per curare gli schizofrenici. Ma qualora fosse assunto con l'acido lisergico andrebbe a creare un paradosso neurochimico di portata catastrofica. [+]

E'comune la mancanza di fantasia in questo forum come fra gli anabolizzati del cervello. Quanto frequente l'abuso di termini quali "visionario" , "delirante" etc,etc... Terry Gilliam è un regista eccellente,sebbene la sua capacità visionaria si dispieghi in misura più esaustiva ne: "L'esercito delle dodici scimmie" e in "Brazil". Qui è facile abbandonarsi a surreali paesaggi psichedelici, a impossibili quantità di stupefacenti assunti. L'infarto o un collasso apoplettico sarebbe dietro l'angolo dopo il primo acido + mescalina o addirittura "torazina". La suddetta "torazina" è un antipsicotico neurolettico abbondantemente usato per curare gli schizofrenici. Ma qualora fosse assunto con l'acido lisergico andrebbe a creare un paradosso neurochimico di portata catastrofica. In questo film,del resto, le incompetenze chimiche non si contano,la fantasia impiegata non scuote che gli spiriti più triviali,gente che per immaginare davvero,purtroppo,ha bisogno di stimolanti ( e molti ). Sono coloro che ,appena sobri, sono moralisti,scandalizzati per sciocchezze,incapaci di una battuta funambolica. Persone di grande fantasia se assumessero un centesimo degli stupefacenti mostrati nel film impazzirebbero definitivamente ,in quanto molto più facilmente eccitabili davanti a un indizio di originalità. Non è un caso che i grandissimi autori,solitamente abusassero di alcol,più raramente di hascijsch. Tranquillanti...O distensivi,quasi a sedare l'eccesso di una natura percettiva superiore. Del film resta meravigliosa la penultima scena, in cui il parallellepipedo orbitante della stanza di scrittore crea un'ellisse per quadrare il cerchio. Le parole sono le migliori,letterariamente parlando,della pellicola. La sintesi del film è : E' meno pericoloso un drogato di quanto non lo sia una guerra. Di fatto loro, non sono violenti,nè pericolosi,sono dei viaggiatori di immagini,esplorano la realtà per mezzo di espasioni neurochimiche ,incapaci di terrorizzarsi della realtà medesima senza espansioni,o di estasiarsi per una bellezza senza mescalina. La mescalina dei "drughi" era più forte...Alex era il vero "Achab" di una truppa di guerrieri in lotta contro l'universo! "2001 odissea nello spazio" o "Shining" sono terribilmente più viaggianti in qualsiasi giorno della settimana di questo filmetto "Harmony". Non c'è la "paranoia" dell'acido al suo salire. Troppo forte e incompleta,troppo chiassosa la sceneggiatura per farne un documentario,troppo deboli le idee per farne un film devastante, quale avrebbe la presunzione di essere. Il viaggio non può ritornare ,avvitarsi,spingersi come una bandiera. Il viaggio "Sulla strada" l'abbiamo già conosciuto. La strada ha stancato il viaggio,le "bare di metallo" e le motociclette non hanno più gomme abbastanza fredde per sostenere i sepolcri infuocati dell'asfalto e della polvere. Le mille Barbra Streisand sono un monito: Vediamo mille cose in una o una in mille cose? I protagonisti del lungometraggio fanno parte del secondo gruppo...Giornalisti con poca fantasia,avvocati impazzita per la "legge", vigliacchi quindi,per cui l'arma della "visione" è il doping lisergico. Ai navigatori che affrontano le cime delle onde attraverso le dimore dell'oceano,ai naufraghi dei deserti più puri,la cui espansione è già compresa nella duna io dico : le vostre mani sono piene di pioggia,imparate a guardare ogni goccia prima di asciugarla ,vi è qui un mare a cui non serve altro che la propria immensità. [-]