La morte ti fa bella

"Death Becomes Her"(Robert Zemeckis, scritto insieme con Martin Donovan e David  KOepp, 1992)Parla della competizione tra due ex.compagne di scuola, una scrittrice e un'attrice non proprio"bravissima"(palese eufemimso)in eterna rivalit{ per il possesso dell'"uomo dei sogni"(meglio :dei suoi soldi). Dapprima con una, poi con l'altra che, con l'"aituino"dell'elisir prolungnao la loro giovinezza, anche a corso di molto altro e anche, da morte(uccise in reciproche furibonde lotte), rimarranno belle fino a  dimostrarsi reciproco odio che perñ, poi, in fin dei conti, semMeryl Strebra sfociare in una sostanziale complicit{, quando vedono che non esiste pi} alcun limite alle loro sfrenate brame di possesso e di dominio anche da "cadaveri ambulanti"o simili.  Decisamente grottesco come spesso nelle corde di Zemerckis, qui perñ il film rappresenta un'amplificazione all'ennesima potenza di questa tendenza, dove il"rire jaune", ossia il "rider giallo"prende decisamente il posto di un riferimento che altrimenti sarebbe molto flebile. Certo, dietro c'´il mito faustiano dell'eterna giovinezza, della ricerca di un"oltre"che non conosce limiti, dove si va oltre le barriere di una comune accettazione della vita anche intesa nietzschianamente come"amor fati".  Dietro c'e'(e qui funzionanon le iperboli del truppo cinemtatografico spinto anche all'eccesso)la questione del vero e del falso dell'apparenza versus la sostanza, del"fenomeno"versus non la kantiana"cosa in se?"ma quanto comunque riteniamo stia dietro e al fondo dell'apparenza, con la tendenza perñ asoolutamente soverchiante di ciñ che si limita ad apparire....Tutto e'molto calibrato, in questo"terribile"gioco ai limti del gottesco, dove Goldie Hawn(scrittrice), Meryl Streep, Isabella Rosselljni quale"intrigante strega.leader di un griuppo quasi.chiesa"e Bruce Willis formano un poligono che tende ad esplodere, quasi autodistruggendosi con una brama"desiderante"da far sognare anche Deleuze e Guattari...   Musiche e fotografia sono funzionalizzate a tale produzikne di senso, dove nulla é?"reale", ma l'apprenza soppinta la realt{, sostiteundosi alla stessa,   El Gato