Rugantino

Che film...Celentano, milanese che parla romano, è paradossalmente...credibile. Lo stesso vale ne "Er più - storia d'amore e di coltelli- . In questa versione del Rugantino viene messa in evidenza la dolcezza e la determinazione di un personaggio che muta la propria indole buffonesca e mediocre in una che in un certo senso lo riscatta, dandogli "onore" davanti alla sua amata Rosetta, per cui inizialmente provava solo istinti superficiali da..."'na botta e via". Bella la ricostruzione storica fra cui quella relativa alla scena del carnevale a Roma. Amendola che doppia Gnecco è superlativo. Da notare la "somiglianza" fisica e caratteriale del principe Nicolò Capitelli(con le dovute differenze per quanto attiene il talento dell'attore...) col personaggio Onofrio del Grillo - noto a tutti con il nome del marchese del Grillo - di Monicelli (di 8 anni dopo). Con la differenza che il Marchese del Grillo non era così subdolo e maligno in fondo. Da romano amo questo genere di film e li vedo sempre con piacere, augurandomi che ciò valga anche per molti che non lo siano.