Dillinger è morto

Acquista su Ibs.it   Dvd Dillinger è morto   Blu-Ray Dillinger è morto  
Un film di Marco Ferreri. Con Michel Piccoli, Annie Girardot, Anita Pallenberg, Gino Lavagetto, Carole André.
continua»
Drammatico, durata 95 min. - Italia 1969. MYMONETRO Dillinger è morto * * * * - valutazione media: 4,22 su -1 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
   
   
   
il cinefilo martedì 31 agosto 2010
un opera estremamente interessante Valutazione 5 stelle su cinque
67%
No
33%

TRAMA:Un uomo torna a casa dal lavoro,cucina,trova una pistola avvolta in un giornale che porta la notizia della morte del bandito americano John Dillinger e da lì in avanti gli eventi proseguiranno in una maniera particolare...RECENSIONE:Apparentemente si tratta di un film senza alcuno scopo preciso e può risultare quasi incomprensibile ma in realtà si tratta di uno dei film più interessanti e particolari del cinema nostrano degli anni sessanta.
Quest'opera si potrebbe interpretare come una metafora dell'alienazione dell'essere umano nella vita di tutti i giorni e visto sotto questa luce è probabilmente unico nel suo genere poichè non si ricordano altre opere che siano state capaci di scavare talmente a fondo nell'inquietante"essenza"della quotidianità in quanto ogni gesto del protagonista è stato,quasi sicuramente,studiato a tavolino dal regista(nonchè sceneggiatore insieme a Sergio Bazzini)allo scopo di amplificare l'effetto totalmente realistico di ogni singola sequenza e che trovano nel volto"normale"e anonimo di Michel Piccoli(che interpreta il protagonista)il perfetto cittadino che può essere inquadrato come una vittima della monotomia della vita di tutti i giorni. [+]

[+] seguo il consiglio (di marbus)
[+] lascia un commento a il cinefilo »
d'accordo?
pisciulino venerdì 21 ottobre 2011
dillinger è vivo Valutazione 5 stelle su cinque
67%
No
33%

Il capolavoro assoluto di Marco Ferreri, ritratto dell'uomo a una dimensione della società tardocapitalistica, l'integrato senza slanci nè certezze, in un'opera che celebra la morte del Mito come via di fuga che alla fine non può che essere quella della favola. Esempio straordinario di cinema antinarrativo, tutto risolto nelle valenze espressionistiche e iperrealistiche degli oggetti e degli ambienti, "Dillinger è morto" si avvale della recitazione impercettibile, "normale" (e perciò credibile in ogni situazione) di Michel Piccoli per costruire un film leggibile a più livelli, nel quale Ferreri dà la prova di un talento che ne ha fatto uno dei più interessanti registi italiani. [+]

[+] lascia un commento a pisciulino »
d'accordo?
paolo 67 mercoledì 7 marzo 2012
il capolavoro assoluto di ferreri Valutazione 5 stelle su cinque
63%
No
38%

In “Dillinger è morto” converge tutto il cinema di Ferreri. Un film quasi sperimentale, d'avanguardia, dal fascino tutto suo, con una colonna sonora ricchissima. Il film descrive perfettamente l'alienazione dell'uomo borghese negli anni della maturità capitalistica. I massmedia surrogano la realtà. L'appartamento è un labirinto in cui celebrare un rito predeterminato. I sentimenti si raggelano, l'uomo si automizza. L'esterno riempie l'interno. I mezzi audiovisivi riempiono lo spazio. La tv (profeticamente) parla di falsi (il rossetto tra le adolescenti). [+]

[+] lascia un commento a paolo 67 »
d'accordo?
parsifal giovedì 5 luglio 2018
improvvisazione e pathos Valutazione 4 stelle su cinque
100%
No
0%

MArco Ferreri, l'iconoclasta caotico e rabbioso per eccellenza, nel 1969, periodo assai fecondo per l'arte e non solo, diede vita ad uno dei suoi più discussi e controversi lavori, osteggiato ed al tempo stesso osannato dai critici dell'epoca e da pubblico. Assenza assoluta di narrazione  questo è l'elemento fondante di tutto il film. L'assenza narrativa diventa essa stessa narrazione, improntata su altri canoni, come l'improvvisazione estemporanea di stampo dadaista, di grande spessore da parte dell'attore protagonista ossia M.Piccoli. Glauco, un disegnatore industriale affermato ed estremamente annoiato, rincasa dopo una giornata di lavoro. Inizia a preparare la cena ( la cucina in cui si svolge l'azione era la cucina di U. [+]

[+] lascia un commento a parsifal »
d'accordo?
logical giovedì 23 agosto 2012
cineperformance Valutazione 4 stelle su cinque
50%
No
50%

'Dillinger é morto' è costruito come una performance. Sono gli anni della frequentazione di Ferreri con Schifano e l'omaggio alle sue televisioni e ai suoi 'Futuristi' è assolutamente evidente. Stessa passione fisica per il cinema, per il filmino, la proiezione sul muro, sul paravento di cartone, le smorfie regressive, 'io sono infantile', le donne come utensili, come sequenze. Anita Pallenberg, anche lei dal mondo di Schifano, le sue pastiglie per il mal di testa e i filmini delle vacanze in Spagna sonorizzati con musiche brasiliane (?), farà da pre-epilogo ad un'estenuante quasi-piano sequenza che vede Michel Piccoli diviso tra prepararsi la cena e smontare una vecchia pistola trovata in cucina. [+]

[+] lascia un commento a logical »
d'accordo?
reservoir dogs sabato 30 ottobre 2010
cinema sul cinema, l'erotismo e la culinaria Valutazione 5 stelle su cinque
0%
No
100%

Film sperimentale sotto più punti di vista; l'imporsi della presenza di Piccoli sulla scena, i tempi lunghi, il niente accadere dei fatti, la volontà di Ferreri di permettere al protagonista di non riflettere sulle sue azioni: agire prima di pensare, lo si può forse considerare un film "dadaista".
Un designer di maschere antigas torna a casa dopo una giornata di lavoro, si cucina la cena mentre fruga tra le cose trova una pistola, la ripulisce e la ridipinge, si proietta filmini, si diverte a fare giochi erotici con la cameriera, va della moglie che stà dormendo e le spara dei colpi in testa, si veste e salpa su un veliero verso un tramonto "surrealista". [+]

[+] lascia un commento a reservoir dogs »
d'accordo?
ghezzi666 venerdì 15 agosto 2008
anche il cinema uccide Valutazione 5 stelle su cinque
37%
No
63%

Dillinger è il capolavoro di Ferreri. Qui raggiunge la sua vetta più alta , la voglia del nulla , la ragione che ragiona piu del comando umano, l'essere burattini malleabili in una società di "insetti per dirla alla Bava. L'insoddisfazione che sfocia in follia , la solitudine dell'anima che annulla il corpo e i suoi sentimenti , un ateismo quasi inevitabile, Da anarchico consumato e cinico, Ferreri raccoglie o dipinge in 90min. 100 anni di società , dalla fatidica rivoluzione industriale , che ha cambiato il destino dell'uomo che non si staccherà mai più dal suo essere macchina e quindi un TETSUO , un uomo di ferro , che ragiona all'interesse più che alla solidarietà che nel cinema di Ferreri diventà omertà. [+]

[+] lascia un commento a ghezzi666 »
d'accordo?
conte lunedì 21 maggio 2007
storia di una fuga... Valutazione 5 stelle su cinque
35%
No
65%

Quadro fedele di una società annoiata. Il protagonista Piccoli è un disegnatore industriale che vive con l'affascinate moglie e la "servizievole" cameriera.E' un uomo annoiato che cerca la fuga dalla realtà che lo circonda fatta di oggetti vuoti e inanimati che sono riflesso di ciò che lui stesso è diventato.Emblemtica la scena dove davanti al proiettore cerca la fuga inserendosi nelle immagini di una sua vacanza spagnola. Quando trova la cena fredda sul tavolo la ripone in frigo e si cucina qualcosa di caldo.Ed è proprio nella ricerca di un ingrediente mancante che trova una vecchia pistola avvolta in un giornale sul quale era riportata la morte del gangster Dillinger.L'arma da una svolta alla sua serata,mentre cucina si occupa di pulirla e rimetterla in funzione. [+]

[+] lascia un commento a conte »
d'accordo?
jeky lunedì 9 marzo 2009
tanto con poco Valutazione 4 stelle su cinque
23%
No
77%

Come fare un ottimo film con ,"apparentemente", poco:il protagonista principale che prevale nettamente sulle due donne che lo affiancano di tanto in tanto...praticamente tre soli attori ,per un'ora e mezzo di immagini....quasi inesistenti i discorsi...e non è poco.Ciò che prevale è il messaggio,forte ed evidente,contro una società consumista che ha perso il senso del dialogo,del vivere...l'oggetto è ciò che prevale e dà forma al resto.L'uomo si attacca all'oggetto e invece di farlo suo,di usarlo,lo subisce...la fuga,che più di una volta viene tentata,fino all'ultima scena,è illusoria. Non ci sarà nessuna fuga da quel mondo fondamentalmente odiato.Film estremamente significativo.

[+] lascia un commento a jeky »
d'accordo?
Dillinger è morto | Indice

Recensioni & Opinionisti Premi
Multimedia Shop & Showtime
MYmovies

Pubblico (per gradimento)
  1° | il cinefilo
  2° | pisciulino
  3° | paolo 67
  4° | parsifal
  5° | logical
  6° | reservoir dogs
  7° | ghezzi666
  8° | conte
  9° | jeky
Rassegna stampa
Manohla Dargis
Rassegna stampa
Adelio Ferrero
Nastri d'Argento (2)


Articoli & News
Shop
DVD
Scheda | Cast | News | Poster | Foto | Frasi | Rassegna Stampa | Pubblico | Forum | Shop |
prossimamente al cinema Film al cinema Novità in dvd Film in tv
Altri prossimamente » Altri film al cinema » Altri film in dvd » Altri film in tv »
home | cinema | database | film | uscite | dvd | tv | box office | prossimamente | colonne sonore | Accedi | trailer | TROVASTREAMING |
Copyright© 2000 - 2024 MYmovies® // Mo-Net All rights reserved. P.IVA: 05056400483 - Licenza Siae n. 2792/I/2742 - credits | contatti | redazione@mymovies.it
Normativa sulla privacy | Termini e condizioni d'uso
pubblicità