jason
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giovedì 30 agosto 2007
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qualche consiglio a friulderino
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Cortese amico,intanto mi spiace doverti rispondere con tale ritardo ma spero che ciò che ti dirò - invero poco - possa comunque risultarti utile.Sono un collezionista piuttosto assiduo di tutto ciò che riguarda Natalie Wood,dunque libri,biografie,album fotografici e naturalmente film.Su qust'ultimo punto però temo che la mia risposta sarà per te piuttosto deludente in quanto i film che ti interessavano,vale a dire"Strano incontro","Vertigine","I giovani cannibali",che,come puoi immaginare,ho cercato anch'io per anni,sono a tutt'oggi assolutamente inediti in Italia e dunque possono essere reperiti soltanto sul mercato internazionale e naturalmente esclusivamente in lingua originale;in particolare,di"Strano incontro",nella versione originale"Love with the proper stranger",è possibile reperire con una certa difficoltà il VHS nell'ambito dell'usato o ex-noleggio come ha fatto il sottoscritto;de"I giovani cannibali",in inglese"All the fine young cannibals",in originale non c'è neppure il VHS!Io ne posseggo una copia di una copia riversata su DVD-R e registrata originariamente da un raro passaggio TV su un anonimo canale televisivo americano e la qualità è appena appena accettabile;per quanto concerne infine"Vertigine",originariamente"Marjorie Morningstar",è possibile acquistare,questa volta piuttosto facilmente,una bella versione in DVD della RKO,standard NTSC e naturalmente senza traccia audio in italiano.
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Cortese amico,intanto mi spiace doverti rispondere con tale ritardo ma spero che ciò che ti dirò - invero poco - possa comunque risultarti utile.Sono un collezionista piuttosto assiduo di tutto ciò che riguarda Natalie Wood,dunque libri,biografie,album fotografici e naturalmente film.Su qust'ultimo punto però temo che la mia risposta sarà per te piuttosto deludente in quanto i film che ti interessavano,vale a dire"Strano incontro","Vertigine","I giovani cannibali",che,come puoi immaginare,ho cercato anch'io per anni,sono a tutt'oggi assolutamente inediti in Italia e dunque possono essere reperiti soltanto sul mercato internazionale e naturalmente esclusivamente in lingua originale;in particolare,di"Strano incontro",nella versione originale"Love with the proper stranger",è possibile reperire con una certa difficoltà il VHS nell'ambito dell'usato o ex-noleggio come ha fatto il sottoscritto;de"I giovani cannibali",in inglese"All the fine young cannibals",in originale non c'è neppure il VHS!Io ne posseggo una copia di una copia riversata su DVD-R e registrata originariamente da un raro passaggio TV su un anonimo canale televisivo americano e la qualità è appena appena accettabile;per quanto concerne infine"Vertigine",originariamente"Marjorie Morningstar",è possibile acquistare,questa volta piuttosto facilmente,una bella versione in DVD della RKO,standard NTSC e naturalmente senza traccia audio in italiano.Tuttavia in tutti e tre i flicks citati,è quasi superfluo aggiungere che Natalie è semplicemente meravigliosa e indimenticabile.Altro non saprei dirti in questo momento;ma se credi puoi chiedermi altro scrivendomi su questo forum o al mio indirizzo di posta elettronica;sarò ben lieto di risponderti.Ciao.
e-mail:apixmed@hotmail.com
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(di anonimo854746)
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jason
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sabato 19 marzo 2005
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natalie!
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L'esordio del film è quasi in tono dimesso, con una ragazzina che cammina solitaria sui binari di una ferrovia del profondo sud americano con indosso un abito sdrucito e troppo lungo per lei, con "una bambola tutta rotta e una banana marcia in mano" e che rievoca ad un ragazzino alla ricerca del suo aquilone disperso la tragica storia di sua sorella Alva, della sua affannosa ricerca di un vero amore, della sua aspirazione ad una vita migliore, lontano dalle meschinità della piccola cittadina, dallo squallore di un ambiente, quello della pensione Starr, frequentato dagli operai della ferrovia e gestito da una madre ossessiva, autoritaria e sfruttatrice, da un ambiente chiuso, gretto e senza alcuna prospettiva di evasione e infine del suo drammatico e tragico epilogo.
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L'esordio del film è quasi in tono dimesso, con una ragazzina che cammina solitaria sui binari di una ferrovia del profondo sud americano con indosso un abito sdrucito e troppo lungo per lei, con "una bambola tutta rotta e una banana marcia in mano" e che rievoca ad un ragazzino alla ricerca del suo aquilone disperso la tragica storia di sua sorella Alva, della sua affannosa ricerca di un vero amore, della sua aspirazione ad una vita migliore, lontano dalle meschinità della piccola cittadina, dallo squallore di un ambiente, quello della pensione Starr, frequentato dagli operai della ferrovia e gestito da una madre ossessiva, autoritaria e sfruttatrice, da un ambiente chiuso, gretto e senza alcuna prospettiva di evasione e infine del suo drammatico e tragico epilogo. Ci vuole un po' prima che entri in scena Natalie Wood e fino ad allora la sceneggiatura sembra tutta incentrata a preparare la sua drammatica entrèe, compreso in quella l'arrivo nella cittadina di un funzionario delle ferrovie, impersonato da un Robert Redford praticamente agli esordi della sua carriera e incaricato apparentemente di licenziare gli operai in seguito alla crisi e alla depressione economica. Ma quando compare lei, nel suo abito rosso fucsia, entrando dal retro della cucina e accompagnata da uno dei suoi spasimanti che quasi le sbava addosso, ehi ragazzi, che colpo! E' semplicemente una delle cose più belle e graziose che siano mai apparse sullo schermo! Certo, dire che Natale Wood era bella è un po' come affermare che i giganti sono alti e i nani sono bassi: ovvio, scontato, tautologico. Eppure mai come in questo film la diva riesce ad usare alcune delle sue famose armi segrete in modo così vivido ed efficace, come quando con i suoi incredibili occhi riesce da basso quasi ad "agganciare" Redford mentre questi scende dalla cima delle scale. Nel cast anche la bravissima caratterista canadese Kate Reid e un giovane Charles Bronson sempre di poche parole. Il film, diretto da Sydney Pollack, amico di Redford e anch'egli alle prime armi, avrebbe meritato ben altra fortuna; in particolare Natalie Wood avrebbe meritato ben altro che una semplice nomination al Golden Globe data la sua strabiliante e memorabile performance. E in effetti, almeno finchè fu in vita, la diva non ottenne mai da Hollywood quei riconoscimenti ufficiali che pure avrebbe amplissimamente meritato... DVD all'altezza della situazione per qualità audio e video; eccessivamente povero invece nei contenuti extra.
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(di friulderino)
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domenico rizzi
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lunedì 16 dicembre 2013
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inutile fuga verso la speranza
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Dramma del profondo Sud, come solo William Faulkner e Tennessee Williams li sanno raccontare. Una remota cittadina del Mississippi, dove un funzionario delle ferrovie americane è costretto a fare i conti in tasca ad una stazione stilando una lista di dipendenti da licenziare, perchè la Grande Depressione ha messo in ginocchio l'economia. L'uomo, Owen Legate (Robert Redford) deve sapersi barcamenare fra il suo difficile compito di ispettore e la tentazione di una florida ragazza (Alva, interpretata da Natalie Wood) che gli manifesta la sua disponibilità. Riuscirà nell'intento di portarla con sè in città, a New Orleans, avviando quello che si direbbe un tranquillo mènage familiare, fino a quando non ricompare la madre di lei, che gli rivela brutalmente quale tipo di donna sia la figlia.
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Dramma del profondo Sud, come solo William Faulkner e Tennessee Williams li sanno raccontare. Una remota cittadina del Mississippi, dove un funzionario delle ferrovie americane è costretto a fare i conti in tasca ad una stazione stilando una lista di dipendenti da licenziare, perchè la Grande Depressione ha messo in ginocchio l'economia. L'uomo, Owen Legate (Robert Redford) deve sapersi barcamenare fra il suo difficile compito di ispettore e la tentazione di una florida ragazza (Alva, interpretata da Natalie Wood) che gli manifesta la sua disponibilità. Riuscirà nell'intento di portarla con sè in città, a New Orleans, avviando quello che si direbbe un tranquillo mènage familiare, fino a quando non ricompare la madre di lei, che gli rivela brutalmente quale tipo di donna sia la figlia. E' inevitabile che la vicenda finisca in tragedia: una tragedia raccontata dalla sorella minore di Alva, l'adolescente Willie(Mary Bandham) mentre si intrattiene con un amichetto passeggiando lungo un binario morto.Il film è diretto da Sydney Pollack e sceneggiato da Francis Ford Coppola da un soggetto di Tennessee Williams. Il regista riesce a ricreare perfettamente l'atmosfera caratteristica delle piccole città: la diffidenza verso lo straniero, la complicità che si crea in un ambiente da osteria, gli eccessi che si commettono nei bagordi, l'apparente scontrosità - che è invece "calda" attrazione - della giovane donna verso il nuovo arrivato, bello ed educato, con una borsa che viaggia piena di promesse per il futuro anche in un momento di grave crisi. L'operaio Nichols (un vigoroso Charles Bronson) il maturo pretendente che la corteggia, una madre opprimente e dissoluta e quel luogo isolato rappresentano tutto ciò che Abby non vorrebbe per la propria vita, mentre Owen costituisce la sua unica chance di riscatto. La scelta si risolverà in una breve parentesi di tranquillità destinata ad infrangersi. Una storia intensa di emozioni vissute a fior di pelle, un contesto di diseredati che percorrono inconsciamente una strada senza sbocchi, aggrappandosi alle invidie e al risentimento per negare agli altri una felicità che essi non sono stati in grado di raggiungere.Un grande film, di un grande regista che attinge all'opera di un drammaturgo di levatura eccezionale. Una "ballata malinconica", come la definì Gianni Amelio, il cui valore venne inizialmente sottovalutato, fruttando solo il Golden Globe alla bravissima Natalie Wood. Infine, un cast di attori, da Redford a Bronson alla Wood, che avrebbe potuto aspirare a ben altri riconoscimenti.
Domenico Rizzi
Scrittore
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luca scial�
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lunedì 18 agosto 2014
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sfuggire al proprio destino
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Secondo film per Sydney Pollack, con uno stile retrò, che rievoca gli anni '50. La sceneggiatura, ispirata a un atto unico di Tennessee Williams, porta la firma di 14 autori. Finale triste che riscatta una storia un pò elementare e carente.
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