Brevi amori a Palma di Majorca

Il film , molto colorato"Brevi amori a Palma di Majorca"(Giorgio Bianchi, che ha diretto il film, con Rodolfo Sonego, Vittorio Metz. Roberto Gianviti, con l'apporto probabilnente non dichiarato dello stesso Sordi quali autori di soggetto e sceneggiatura, 1959)è certo definibile"discreto"(ll che comunque implica parecchio, rispetto a tanto ciarpame filmico di ieri, oggi e domani, senza che il film, ovviamente, attinga vertici molto elevati qualitativamente), perché a livlelo drammaturgico le diverse storie d'amore si collegano bene, si ha una fusione tra i vari personaggi decisamente riuscita.  Dove gli interpreti di qualità non sfigurano mai, anzi, come dimostra la prova di Alberto Sordi nella parte dello"zoppetto"particolarmente dinamico, però, in ongi forma di sport, ma anche nel poker oltre che nella ricerca delle belle ragazze(qui punta sull'attrice Mary Moore, interpretata da Belinda Lee-evidentemente un riferimento a Marilyn Monroe, è da ritenere. [+]

Il film , molto colorato"Brevi amori a Palma di Majorca"(Giorgio Bianchi, che ha diretto il film, con Rodolfo Sonego, Vittorio Metz. Roberto Gianviti, con l'apporto probabilnente non dichiarato dello stesso Sordi quali autori di soggetto e sceneggiatura, 1959)è certo definibile"discreto"(ll che comunque implica parecchio, rispetto a tanto ciarpame filmico di ieri, oggi e domani, senza che il film, ovviamente, attinga vertici molto elevati qualitativamente), perché a livlelo drammaturgico le diverse storie d'amore si collegano bene, si ha una fusione tra i vari personaggi decisamente riuscita.  Dove gli interpreti di qualità non sfigurano mai, anzi, come dimostra la prova di Alberto Sordi nella parte dello"zoppetto"particolarmente dinamico, però, in ongi forma di sport, ma anche nel poker oltre che nella ricerca delle belle ragazze(qui punta sull'attrice Mary Moore, interpretata da Belinda Lee-evidentemente un riferimento a Marilyn Monroe, è da ritenere...), dove ne esce vincente-un personaggio"diversabile"che poi sarà replicato, ma in altra maniera, quando Sordi farà il famoso" Guglilelmo il dentone"in un celebre film a episodi, "i Complessi"(1965), a dimostrazione del fatto che quello che un tempo veniva definito"handicap"(ma oggi la prospettiva psicopedagogica mette totalmente in discussione tale approccio valutativo, guardano oltre, considernado invece la persona)trova sempre, diremmo adlerianamente, la capacità a la forza di "compensare" (o "ipercompensare", ma il discrimine spesso è sottile e dipende dalla prospettiva di chi guarda e"valuta")in altro modo. Sordi come sempre, "enorme". Bravisismo anche Gino Cervi, su cui si scherza per il nome dle personaggio, André Breton, omonimo del grande scrittore, che è invece un picoclo industriale sostanzialmente quasi interamente mantenuto dalla girl-friend(un nome e dunque una situazione su cui gli autori, volendo, avrebbero potuto giocare, con riferimenti anche colti al grandissimo poeta e scrittore, fondatore del surrealismo, ma la pigrizia, talora, incombe...o anche semplicemente la paura di spaventare gli spettatori non troppo acculturati....), mentre per il resto le classiche situazioni di giovani adulti desiderosi di"rimorchare"ragazze al mare("vitelloni"made in Italy)che poi si trovano"incastrati"ocn promessa di matrimonio. Un classico fin troppo sfurttato, ma con il cinema comico di routine, soprattutto d'epoca, è così, la "cassetta"ha le sue forti esigenze.   El  Gato  [-]