Mi chiamo Maya

Film 2015 | Drammatico, +13 90 min.

Regia di Tommaso Agnese. Un film con Matilda Anna Ingrid Lutz, Melissa Monti, Carlotta Natoli, Valeria Solarino. Cast completo Genere Drammatico, - Italia, 2015, durata 90 minuti. Uscita cinema giovedì 7 maggio 2015 distribuito da Red Post Production. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +13 - MYmonetro 2,48 su 3 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Ultimo aggiornamento venerdì 8 maggio 2015

Il viaggio che, tra mille difficoltà traghetterà Niki e la sorellina Alice verso una nuova vita...

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Consigliato nì!
2,48/5
MYMOVIES 2,00
CRITICA
PUBBLICO 2,95
CONSIGLIATO NÌ
Tommaso Agnese debutta nel lungometraggio di finzione con un film dalla struttura narrativa piuttosto inconsistente.
Recensione di Paola Casella
martedì 5 maggio 2015
Recensione di Paola Casella
martedì 5 maggio 2015

La sedicenne Niki e la sorellina Alice di nove anni si ritrovano improvvisamente orfane di madre. Poiché sono figlie di padri diversi e solo quello di Alice è pronto a prendersi cura della propria prole (portandola con sé negli Stati Uniti), Niki ed Alice si sottraggono ai servizi sociali nel tentativo di rimanere unite. Inizia così il breve viaggio delle due sorelle attraverso una Roma ambigua ed equivoca in cui gli adulti sembrano scomparsi, fra festini altoborghesi e discoteche da adescamento, video chat erotiche e tatuatrici nichiliste.
Tommaso Agnese debutta nel lungometraggio di finzione partendo dalla sua esperienza di documentarista per raccontare soprattutto il mondo degli adolescenti contemporanei come un universo allo sbando, vuoto di contenuti e ricco di incontri occasionali destinati a non avere un seguito. Purtroppo anche la struttura narrativa del film è piuttosto inconsistente, e si accontenta di deambulare insieme a Niki: considerato che il ritratto dell'adolescente sbandato è ormai un topos del cinema internazionale presente in molti festival di ampio respiro, sarebbe stato necessario dare a questo tema un taglio nuovo, una lettura più originale. Invece la Roma che Mi chiamo Maya racconta sembra uscita da un film di Matteo Rovere incrociato con un documentario sul sottobosco della Capitale, e si fatica a capire perché Niki, che fino alla morte della madre pare aver vissuto un'esistenza normale, non trovi alcun punto di riferimento nella città se non "amiche" superficiali e maleducate che flirtano con il pericolo. E la presenza di un'assistente sociale goffa e maldestra (una Valeria Solarino resa dimessa dagli occhialoni e gli abiti informi) aggiunge stereotipo allo stereotipo, rendendo la vicenda via via sempre meno credibile.

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PUBBLICO
RECENSIONI DALLA PARTE DEL PUBBLICO
venerdì 15 maggio 2015
Flyanto

 La reazione che la morte di un genitore, in "Mi Chiamo Maya" precisamente quella della mamma, provoca in un'adolescente è davvero imprevedibile ed è proprio questa che determina l'intera storia del film. Alla morte della madre, due sorelle figlie di padri diversi, un' adolescente di 15 anni e l'altra di appena 9, rimangono completamente sole e pertanto [...] Vai alla recensione »

venerdì 29 gennaio 2021
Ennio

Due bambine, una già adolescente, rimangono orfane dopo un incidente stradale in cui muore la madre, e vengono affidate a una "casa famiglia". Da qui la più grande, senza plausibili motivi se non la paura del nuovo, fugge portandosi dietro la sorellina di 9 anni da cui non intende dividersi. Di qui in avanti ci si aspetta il tema della fuga nell'ignoto, un tema affascinante [...] Vai alla recensione »

giovedì 7 maggio 2015
Chi@ra

Personalmente ho apprezzato il film di Tommaso Agnese in quanto ritratto lucido e senza censure del lato oscuro dell'adolescenza metropolitana. Mi Chiamo Maya è un buon prodotto anche dal punto di vista formale, girato con cura e con un occhio di riguardo per la città di Roma. Credo che sia i giovani che gli adulti dovrebbero dargli una chance!

venerdì 8 maggio 2015
silvanamoro

Ho visto il film e mi è piaciuto molto! 

lunedì 13 aprile 2015
Pafus

Al momento ho visto solo il trailer e mi sembra molto intrigante. Ho letto che si tratta del primo film di questo giovane regista Tommaso Agnese ...dalle immagini del film che circolano su youtube si direbbe che il ragazzo ci sa fare! Aspetto con curiosità l'uscita in sala , mi farebbe piacere poter confermare la mia prima impressione, perché credo che il cinema italiano abbia molto bisogno di giovani [...] Vai alla recensione »

sabato 20 maggio 2023
Lovemovies

Film che alterna momenti armoniosi e poetici ad altri intermezzi alquanto discutibili. Forse, a mio parere, il punto debole della storia è proprio l' eccessivo puntare il dito contro le debolezze della gioventù. Alcool e droghe sembrano l'ordinaria deriva di gruppi di ragazzi autolesionisti. L'unico giovane personaggio positivo è un bizzarro artista di strada che peraltro, [...] Vai alla recensione »

venerdì 15 maggio 2015
mani1978

completamente daccordo con l'analisi pur non avendo visto il flm ma solo il treiler che è suo malgrado un condensato di luoghi comuni e stereotipi degno di un porta a porta d'annata.

STAMPA
RECENSIONI DELLA CRITICA
Massimo Bertarelli
Il Giornale

Malinconico viaggio nell'adolescenza ahhandonata, psicologicamente ben delineato dall'esordiente Tommaso Agnese. Uno scontro all'incrocio e mamma Lena muore sul colpo. La quindicenne Niki è illesa, la sorellina Alice (Melissa Monti), nove anni, se la cava con un braccio rotto. E per le due ragazzine, figlie di due padri diversi, comincia l'odissea. Brave le due giovanissime protagoniste, ben descritto [...] Vai alla recensione »

Roberto Nepoti
La Repubblica

Ormai non c'è film italiano senza una scena dove i personaggi cantano in auto. Di solito porta jella; e ciò non è mai stato più vero che per questa opera prima piena di buone intenzioni. La canzone è interrotta da un incidente in cui perde la vita Lena, ex-frikettona diventata la più brava delle mamme. Le sue figlie, la sedicenne Niki e Alice, 9 anni, di padri diversi, rischiano la separazione malgrado [...] Vai alla recensione »

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