Al ritmo del ballo

Dopo la morte di sua sorella Pam, la brava studentessa Raya abbandona il liceo privato che frequentava e ritorna l suo vecchio quartiere, degradato e pieno di criminalità. Qui ritrova lo step-dancer Bishop, con suo fratello e gli altri ragazzi del quartiere che per guadagnare da vivere ballano, il quale l'aiuterà a riscoprire l'amore che ha per la break-dance; e la sua compagna di scuola, nonché rivale Michelle. Raya attraverso la sua passione per il ballo, cercherà di integrarsi nuovamente nella comunità caraibica di Toronto e di superare le paure del passato legate alla morte delle sorella, per tossicodipendenza. Ancora una volta lo schermo diventa palcoscenico e ancora una volta la danza e in particolar modo la danza "di strada" è il perno intorno al quale ruotano le aspettative, le speranze e la voglia di emergere e di riscattarsi degli adolescenti disagiati senza prospettive di futuro allettanti, quasi fosse un mezzo di redenzione e di salvezza. La gara di "step monster" sembra essere per i ragazzi protagonisti l'unica ragione di vita, l'unico modo che hanno per dimostrare quanto valgono è quello di competere in maniera forsennata. Bastano le provocazioni di Michelle poi, a trasformare Raya, da studentessa modello, ligia al dovere e desiderosa di vincere una borsa di studio per potere poi frequentare una prestigiosa università lontano dal suo squallido quartiere, ad una lottatrice, che ha la step-dance nelle vene, mossa anche dalla volontà di mantenere vivo il ricordo di sua sorella, avvicinandosi di nuovo a quella che era una passione di entrambe.
Tra dialoghi scontati, sceneggiatura prevedibile, battute demenziali, Al ritmo del ballo si muove appunto intorno alle spettacolari coreografie, sulla scia di Save the last dance, A time for a dancing, Step up 1 e 2 , Ballare per un sogno, anche qui con un schematismo narrativo che non prevede approfondimenti di alcune tematiche culturali-sociali. Si punta anche sulla naturalezza recitativa degli interpreti e la loro lotta per affermarsi anche attraverso un linguaggio e una comunicazione tipicamente suburbani, sottolineando sempre la differenza tra "quartieri alti"( che ha frequentato per un po' Raya) e "quartieri bassi"( da dove proviene), facendo come al solito del ballo una metafora della vita. Al ritmo della ballo è rivolto ad un pubblico prevalentemente composto da teenagers, soprattutto se amanti della break e step-dance. Nulla di nuovo. 