Star Trek - Stagione 1

Film 1966 | Fantascienza

Regia di Robert Butler, Marc Daniels, Lawrence Dobkin, James Goldstone, Leo Penn, Harvey Hart, Vincent McEveety, Joseph Sargent, Gerd Oswald, Robert Sparr, Robert Gist, Don McDougall, Joseph Pevney, Michael O'Herlihy, Ralph Senensky, John Newland. Una serie Da vedere 1966 con William Shatner, Leonard Nimoy, DeForest Kelley, Nichelle Nichols, James Doohan. Cast completo Genere Fantascienza - USA, 1966, Valutazione: 4 Stelle, sulla base di 1 recensione.

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Ultimo aggiornamento martedì 16 febbraio 2010

La missione dell'Enterprise è esplorare nuovi mondi, alla ricerca di nuove forme di vita e civiltà, per arrivare là dove nessun uomo è mai giunto prima.

Consigliato assolutamente no!
n.d.
MYMOVIES 4,00
CRITICA
PUBBLICO
ASSOLUTAMENTE SÌ
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Fantascienza anni '60 che affronta problemi razziali e diritti civili.
Recensione di Martina Grusovin
Recensione di Martina Grusovin

"Queste sono le avventure della nave stellare Enterprise. La sua missione è quella di esplorare strani e nuovi mondi, alla ricerca di nuove forme di vita e civiltà, per arrivare là dove nessun uomo è mai giunto prima". È questa l'ormai mitica frase di apertura della più celebre serie fantascientifica televisiva, nata nel 1966 dalla penna di Gene Roddenberry e trasmessa dalla NBC, fino al 1969 per una durata di tre stagioni. Star Trek - serie classica pur nascendo in un periodo in cui la fantascienza sul piccolo schermo era ancora un prodotto riservato a un pubblico infantile, si distinse per aver cercato di rielaborare quei movimenti sociali e culturali che stavano muovendo l'America negli anni Sessanta, come i diritti civili, i problemi razziali, le tensioni provocate dalla Guerra Fredda, coniugando inoltre a questi temi "caldi", il vecchio mito americano del "viaggio" e del "confine". Roddenberry contaminò western e fantascienza, spostando la frontiera dalle praterie dell'America del Nord allo spazio profondo della galassia. Ma, se nell'universo di Star Trek l'evoluzione tecnologica ha permesso all'umanità di scrutare nuovi orizzonti, l'esplorazione, nella serie, riguarda in primo luogo l'animo umano. I viaggi spaziali diventano un pretesto per far sì che l'equipaggio dell'Enterprise affronti problemi in primo luogo esistenziali, non per forza legati a un futuro lontano. Un esempio, in tal senso, in questa prima stagione, è senza dubbio il bellissimo episodio Il mostro dell'oscurità.
Anche la caratterizzazione dei personaggi è costruita meglio rispetto agli standard della produzione televisiva di quegli anni. Sul ponte di comando si muovono il capitano James Tiberius Kirk (William Shatner), la cui caratteristica principale, oltre all'abilità nel comando, è di essere un inguaribile Dongiovanni; il primo ufficiale Spok (Leonard Neimoy) il cui sangue per metà vulcaniano e per metà umano è fonte per lui di tensioni interiori; il dottor Leonard McCoy (DeForest Kelly) il cui carattere sanguigno lo porta spesso al confronto con la razionalità dell'amico vulcaniano. A rendere più corale la struttura del telefilm intervengono alcuni personaggi minori che comunque hanno un'importanza fondamentale all'interno della serie: il capo ingegnere Mongomery Scott (James Doohan); il tenente addetto alle comunicazioni Uhara (Nichelle Nicholas) la prima donna di colore presente su un ponte di comando; il signor Hikaru Sulu (George Takei) di nazionalità giapponese e infine il guardiamarina russo Paval Andreievich Cechov (Walter Koening). È chiaro da questo elenco quanto il tema dell'integrazione pacifica tra le razze sia caro a Star Trek.
Da un punto di vista formale, invece, la serie di Roddenberry non presenta grosse novità, con una trama verticale, ossia con episodi autoconclusivi senza elementi di continuity che portino avanti nel tempo le vicende dei personaggi. Tuttavia la grande novità, che è poi quella che ha dato origine al mito, sta nella la capacità dei personaggi di familiarizzare con il pubblico, diventando dei character unici e riconoscibili.

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