Dungeons & Dragons - Che il gioco abbia inizio

Nell'Impero di Izmer la giovane imperatrice Savina cerca di garantire un governo equo al proprio popolo. Non è dello stesso avviso il potente mago Profion il quale incita la potente setta dei suoi colleghi alla rivolta. Per fare ciò ha però poco tempo mentre Savina deve appropriarsi dello scettro che le permetterebbe il controllo dei draghi più temibili. Un'apprendista maga, due ladri, un nano e un'elfa partono per l'impresa ma Profion non sta a guardare e si avvale del pericoloso Damodar.
Dungeons & Dragons (letteralmente "Prigioni sotterranee e draghi") nasce come gioco di ruolo nel 1974 e trova col tempo un'imponente diffusione a livello mondiale. Non poteva non derivarne un film che cercasse di avere un qualche riferimento ai personaggi che ne vivacizzavano le carte con i loro talenti e i loro eventuali punti deboli.
Quello diretto da Courtney Solomon (qui alla sua opera prima) è un fantasy che ripercorre senza guizzi le trame del genere non rinunciando neppure a copiare direttamente da altri film la fisionomia di alcuni personaggi. La principessa Savina infatti non ricorda tanto il personaggio interpretato da Natalie Portman in Star Wars (si temeva forse qualche causa legale?) quanto piuttosto (e molto esplicitamente) l'imperatrice di Fantàsia ne La storia infinita di Wolfgang Petersen.
La sequenza iniziale con l'entrata in scena del drago ribelle è di quelle che possono attrarre l'attenzione di un ragazzino che poi troverà nel film una serie di elementi già noti ma che potrebbero piacergli proprio per la loro prevedibilità. Per gli adulti resta il divertimento di vedere un attore intimista come Jeremy Irons recitare con particolare piacere il ruolo del 'cattivissimo'. 