Titolo originale | Akai hashi noshitano nurui mizu |
Anno | 2001 |
Genere | Drammatico, |
Produzione | Giappone, Francia |
Durata | 119 minuti |
Regia di | Shôhei Imamura |
Attori | Kôji Yakusho, Mitsuko Baisho, Mansaku Fuwa, Misa Shimizu, Yukiya Kitamura Isao Natsuyagi. |
Distribuzione | Bim Distribuzione |
MYmonetro | 3,50 su 3 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Una donna si trasforma in una fontana facendo l’amore, un ragazzo di colore batte tutti i giapponesi nella pesca. L’acqua è un gioco divertente e serio, da lì nasce la vita In Italia al Box Office Acqua tiepida sotto un ponte rosso ha incassato 126 mila euro .
CONSIGLIATO SÌ
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Ci troviamo in un villaggio giapponese, un uomo corre freneticamente sopra un ponte rosso. Supera un maratoneta di colore che tutti gli abitanti del villaggio detestano: mentre loro con la canna tirano su appena qualche pesce striminzito, lui butta le reti e in un solo minuto prende tutto quello che vuole. Arriva in una casa di legno dove lo aspetta una donna che quasi non conosce, eppure lo chiama per fare l'amore quando il suo corpo è pieno d'acqua. Acqua che, durante il rapporto, lei espelle con getti imbarazzanti, come una fontana impazzita. Ma lui chi è? Un uomo di quarant'anni che abita(va) a Tokyo, è senza lavoro ed è giunto in questa specie di paese delle meraviglie su consiglio di un anziano. Dove ha pure cominciato a lavorare su un piccolo peschereccio... Basta questo assaggio di trama per capire come Imamura Shohei abbia a 75 anni una gran voglia di divertirsi con la sua fantasia. E divertire il pubblico per il tramite dell'acqua, che costituisce il fil rouge del suo cinema. L'acqua è leggera, scivola via, ed è pure il simbolo della vita... Nessuna pretesa di surrealismo, nessun messaggio, per carità: eppure questo film ha la rara capacità di stupire, far sorridere e riflettere sulle piccole cose della vita. Senza costringere nessuno, solo chi ne ha voglia.
Imamura (1926), due Palme d’oro a Cannes,con Ponte rosso e La ballata di Narayama e L’anguilla, si distingue da altri maestri come de Oliveira (1908), Rohmer (1920), Resnais (1922) o Altman (1926) per una saggezza orientale, molto ma molto stravagante. La sua poetica: «Sono interessato alla relazione che c’è tra la parte bassa del corpo umano e la parte bassa della società».
Il maestro giapponese Shoei Imamura, con Acqua tiepida sotto un ponte rosso, non è deludente, anzi divertente, abbandonato a un capriccio o scherzo sessuale senile molto stravagante. In una specie di favola, l'altra protagonista asiatica della giornata, Misa Shimizu, trentenne, attrice giapponese notissima e molto carina, recita un personaggio bizzarro: una donna che, quando prova desiderio o piacere [...] Vai alla recensione »