
Un bell'omaggio al romanzo di Hemingway, ne restituisce meravigliosamente l'atmosfera. Dal 3 luglio al cinema.
Un colonnello americano cinquantenne reduce di due guerre mondiali è follemente innamorato di una giovanissima nobildonna veneziana. Un'antica ferita di guerra, occorsagli trent'anni prima nella campagna veneta di Fossalta, si è riacutizzata e mina la sua salute. Tra l'Hotel Gritti e l'Harry's Bar, tra la laguna e i palazzi della buona società, il protagonista va incontro alla più difficile delle esperienze umane, la morte.
Diretto da Paula Ortiz e al cinema dal 3 luglio, Di là dal fiume e tra gli alberi è la trasposizione del celebre romanzo di Hemingway.
"Un bell'omaggio al romanzo di Hemingway. Cosa non facile, ne restituisce meravigliosamente l'atmosfera", commenta qualcuno alle prime proiezioni del film. "Bellissima regia, riprese e interpreti. Il romanzo rimane una gemma sempre attuale", dice qualcun altro.
Ecco le prime reazioni del pubblico alla visione del film:
- Film delicato, emozionante e con una magnifica scenografia. Mi ha ricordato Ermanno Olmi.
- In un mondo di arroganti vincenti ben venga una storia decadente di tragica bellezza.
- Bellissima regia, riprese e interpreti. Il romanzo rimane una gemma sempre attuale.
- Stupenda la fotografia e l'ambientazione veneziana, atmosfera che cattura.
- Coinvolgente, dialoghi incisivi e raffinati, temi e riflessioni significativi.
- Magnifica la fotografia, intensa l'interpretazione dei protagonisti, divertente la libertà nella composizione della colonna sonora.
- Bel film, molto intenso.
- Assolutamente da vedere!
- Fotografia bellissima.
- Un bell'omaggio al romanzo di Hemingway. Cosa non facile, ne restituisce meravigliosamente l'atmosfera.
- Bella la fotografia, le musiche, al di là del romanzo di Hemingway.