Anno | 1988 |
Genere | Drammatico |
Produzione | USA |
Durata | 110 minuti |
Regia di | Oliver Stone |
Attori | Ellen Greene, Alec Baldwin, Eric Bogosian, John C. McGinley, Leslie Hope, Michael Wincott Zach Grenier, John Pankow, Allan Corduner, Anna Levine, Robert Trebor, Linda Atkinson, Toni Frank, Harlan Jordan, Pirie MacDonald, Rockets Redglare, Chip Moody, David Poynter, Angus G. Wynne III, Bruno Rubeo. |
Tag | Da vedere 1988 |
MYmonetro | 3,10 su 4 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento martedì 23 febbraio 2010
Tratto dalla commedia teatrale scritta dall'attore protagonista, basata sulla reale uccisione di Alan Berg da parte di neonazisti nell'84. Meno noto d... Il film è stato premiato al Festival di Berlino,
CONSIGLIATO SÌ
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Tratto dalla commedia teatrale scritta dall'attore protagonista, basata sulla reale uccisione di Alan Berg da parte di neonazisti nell'84. Meno noto di altri lavori del regista, rappresenta un attacco duro e diretto alla società americana. Un conduttore radiofonico di Dallas, Barry, aggressivo e molto schietto, conduce un programma di successo. Arrivano molte telefonate e lui spara a zero su ogni tipo di argomento e sui radioascoltatori che parlano in diretta. Così non fa che accumulare l'odio di persone anche pericolose, finché una sera, uscito dalla stazione radio, viene trucidato.
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Ispirato alla vita di Alan Berg, questo Talk Radio ci presenta, attraverso una trasmissione radiofonica, un’America che nasconde sotto una superficie evidente di odio e rancore il nulla più assoluto. Non si spiegherebbe altrimenti il successo del programma al centro del film – vero prototipo della deriva trash dei media – dove il conduttore non fa altro che vomitare luoghi [...] Vai alla recensione »
Stone trova nel protagonista la voce, la musa, il volto della sua summa sull'America partita con la sceneggiatura di Il Cacciatore, proseguita con film molto provocatori e accesi come Platoon, Wall Street e JFK, fino a Ogni Maledetta Domenica. Che Talk Radio sia tratto da una pièce teatrale lo si capisce fin dai primi minuti: molto dialogo, pochi movimenti, battute a raffica, il protagonista dominatore [...] Vai alla recensione »
Il film è tratto dal libro Talked to Death: The Life and Murder of Alan Berg di Stephen Singular e dall'adattamento teatrale dell'omonimo sceneggiato dello stesso Eric Bogosian, protagonista del film. Orso d'Argento speciale a Eric Bogosian. Barry Champlain è un conduttore radiofonico ebreo che nel suo programma "Voci nella notte" riceve telefonate di diversi tipi [...] Vai alla recensione »
In questo film si ritrovano tutti i motivi e i problemi che il regista Stone evoca nell'intera sua filmografia. Cinismo, arrivismo, professionisti spietati nel lavoro del media radiofonico, un protagonista efficace nel bene e nel male interpretato da un ottimo Bogosian, dalla recitazione frenetica. Un finale che come nel film su Kennedy rivela il lato agghiacciante, l'omicidio di un "kill [...] Vai alla recensione »
Barry Champlain è un commesso di origini ebraiche che riceve nel suo negozio la visita del suo speaker radio preferito: Jeffrey Fisher. Jeff domanda a Barry di fargli visita e di partecipare a una diretta radiofonica del suo programma. Barry nel corso della trasmissione inizia a prendere confidenza con il mondo della radio e in breve tempo sostituirà Jeff creando uno dei programmi [...] Vai alla recensione »
Talk Radio, assurdamente maltrattato dal palmarès di Berlino, dove ha conquistato solo il premio per la migliore interpretazione maschile (Eric Bogosian ex aequo con Gene Hackman), ignorato dalle nomination degli Oscar, punito dal box office americano, è uno dei migliori film della stagione. Forse il migliore che ci viene da quella che convenzionalmente chiamiamo Hollywood, prodiga di molti ottimi [...] Vai alla recensione »
Oliver Stone racconta ancora una volta in "Talk radio" le contraddizioni degli Stati Uniti d’America: un paese che lo affascina (basta porre attenzione all’amore con cui la macchina da presa accarezza i fantasmagorici profili dei grattacieli di Dallas nelle poche inquadrature in esterni), e nel medesimo tempo che sente come corroso da una malattia mortale.
La bancarotta del senso, l’iperbolica svalutazione di ogni possibile significato, l’inflazione galoppante della parola: ecco il centro di Talk Radio, film paranoico e "circolare", chiuso nell’universo della comunicazione di massa. Oliver Stone, dunque, continua a raccontarci le sue ipermoderne storie infernali, pescando ora nella giungla metropolitana delle solitudini e degli odi, delle paure e delle [...] Vai alla recensione »