Anno | 1990 |
Genere | Drammatico |
Produzione | Francia |
Durata | 100 minuti |
Regia di | Jean-Luc Godard |
Attori | Alain Delon, Domiziana Giordano, Christophe Odent, Jacques Dacqmine, Maria Pitarresi Laurence Côte, Cécile Reigher, Roland Amstutz, Laurence Guerre, Joseph Lisbona, Laure Killing, Veronique Muller, Jacques Viallette, Raphael Delpard, Brigitte Marvine, Belkacem Tatem, Joe Sheridan, Pascal Sablier, Violaine Barret, Steve Suissa. |
MYmonetro | 2,99 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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CONSIGLIATO SÌ
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Ogni opera di Godard viene sempre attesa dai critici come momento di sfogo per parlarne male e chiudere il discorso inneggiando al tradimento della Nouvelle Vague. Così il regista francese ha deciso di attribuire a questa pellicola quell'etichetta pesante e se vogliamo posticcia. Una giovane donna molto ricca è nei pressi del lago di Ginevra, quando incontra un uomo in abiti dimessi e in fase depressiva. Lo fa entrare nel suo ambiente, ma non riesce ad animarlo. Lascerà che affoghi per poi rivederlo apparire molto diverso. Si tratta di resurezione? Godard fa riferimento all'Antico e al Nuovo Testamento, ma non è tutto. La cosa migliore è lasciarsi andare e vedere il film cercando di percepire le decine di citazioni sparse nel calderone di questo "ragazzo selvaggio" che non vuole decidersi a crescere.