Titolo originale | The Exorcism |
Anno | 2024 |
Genere | Horror, Thriller, |
Produzione | USA |
Durata | 93 minuti |
Regia di | Joshua John Miller |
Attori | Russell Crowe, Ryan Simpkins, Chloe Bailey, David Hyde Pierce, Adam Goldberg Sam Worthington, Tracey Bonner, Samantha Mathis, Adrian Pasdar, Hannah Black, Drew Broderick, Scott Rapp, Josh Warren, David Pascua, Chris TC Edge. |
Uscita | giovedì 30 maggio 2024 |
Distribuzione | Eagle Pictures |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: V.M. 14 |
MYmonetro | 1,64 su 6 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento venerdì 31 maggio 2024
Un horror dove i demoni del passato tornano a tormentare un attore alla deriva. In Italia al Box Office L'esorcismo - Ultimo atto ha incassato nelle prime 6 settimane di programmazione 758 mila euro e 352 mila euro nel primo weekend.
CONSIGLIATO NO
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Anthony Miller è un attore in difficoltà per svariati motivi: di recente è diventato vedovo, ha un trascorso di dipendenze varie e la sua carriera è in declino. Ha anche un problematico rapporto con la figlia adolescente Lee, espulsa da scuola per il carattere ribelle. Anthony accetta di subentrare a un attore misteriosamente defunto rilevandone il ruolo da protagonista di un film horror di genere esorcistico, ma ben presto le cose sul set prendono una piega strana e terrificante. Anthony, in particolare, comincia a comportarsi in modo inquietante tanto da preoccupare sia la figlia, che lo assiste sul set, sia il vero prete che funge da consulente al film.
Il gioco del film nel film è tra i più frequenti nel cinema e consente, oltre a mostrare le meccaniche realizzative magari ironizzandoci sopra come in questo caso, una riflessione tra i reciproci influssi tra finzione e realtà, dove l'immedesimazione e l'interpretazione possono giocare brutti scherzi.
Russell Crowe ha di recente interpretato il personaggio del titolo nello squinternato (ma divertente)
L'esorcista del papa per cui il rivederlo qui come attore in difficoltà, proprio nel ruolo di un esorcista
in un horror, sembra più che appropriato (benché in realtà questo film sia stato girato alla fine del
2019, quindi ben prima de L'esorcista del papa e venga distribuito solo adesso con grave ritardo).
Il film procede un po' a strappi: dopo un preambolo brillante che sfrutta a dovere l'aspetto
metacinematografico, si impantana un po' nelle dinamiche psicologiche, in particolare tra il
protagonista e la figlia, con qualche tempo morto e qualche lungaggine, trovando di tanto in tanto
spunti interessanti (e qualche jump scare per tener desto lo spettatore) sino a vivacizzarsi in una
parte finale tonitrusnte, ma un po' banale, che dà comunque un senso al titolo. Più che rispettare la
formula dell'horror moderno, il film punta ad approfondire la psicologia dell'attore, le difficoltà che
trova nella vita reale e nei rapporti personali. Insomma, come dice il regista del film nel film, è un
film drammatico travestito da horror. Niente di male se non fosse che tutto resta superficiale e
sostanzialmente irrisolto. L'idea di partenza infatti aveva del potenziale che non viene sfruttato a
dovere perché il film non approfondisce alcuno degli spunti interessanti che propone e si sfilaccia
in un fluire narrativo faticoso e poco avvincente, lasciando comunque spazio ogni tanto a qualche
divertente notazione ironica sul mondo del cinema.
Russell Crowe adotta un registro interpretativo sostanzialmente monocorde, agendo per
sottrazione: il carisma brilla sempre, ma l'attore era emerso maggiormente come immaginifico
padre Amorth ne L'esorcista del papa. Il resto del cast è di buona qualità, ma alle prese con
personaggi non sempre a fuoco. Pregevole comunque la prova di Ryan Simpkins nella parte della
figlia che ai guai propri deve sommare quelli ben più gravi del padre.
Una curiosità, vista la tematica del film, è che il regista Joshua John Miller è il figlio di Jason Miller
che nel capostipite del filone esorcistico, L'esorcista di William Friedkin, interpretava con grande
bravura il tormentato padre Karras. Più conosciuto come attore (ha un ruolo anche in The Wizard
of Gore, remake di un classico del trash di H.G. Lewis), per questo suo secondo film come regista,
Joshua John Miller ha probabilmente voluto omaggiare il padre, attore sensibile e intenso.
Purtroppo, a essere carente, più che la regia, è la sceneggiatura che Miller ha scritto assieme a
M.J. Fortin e la cosa un po' sorprende perché i due, proprio in sede di scrittura, avevano
dimostrato ben altro piglio e vivacità con l'interessante The Final Girls, un altro horror che giocava
sulle meccaniche del genere.
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Film interessante parte bene ma si perde sul finale, da vedere almeno una volta anche solo per Russell Crowe
Un film molto lento nulla a che vedere con un film horror. Senza suspense. . Pessimo film.
I primi dieci minuti, con la trovata dell'esperimento metateatrale, non sono originali ma almeno paiono guardabili. Successivamente, la trama diventa incoerente e confusa, in un film che pare più di intento sociale e moraleggiante che altro.Niente horror, una sfilza di scene politically correct che fanno occhiolino a problemi sociali svariati, dall'alcolismo, all'inclusivitá woke, al cancro, il tutto [...] Vai alla recensione »
Se non è il sequel de l'esorcista del papa fa schifo, perciò è brutto
Joshua John Miller, ex-bambino prodigio hollywoodiano tra gli anni Ottanta e Novanta (è, per esempio, il piccolo Homer in Il buio si avvicina di Kathryn Bigelow), è anche figlio di Jason Miller, l'interprete di Padre Karras ne L'esorcista di William Friedkin. Il set del capolavoro horror fu maledetto e di questo vuole parlarci Miller jr. con il suo primo film da regista e in ciò sta tutto l'interesse [...] Vai alla recensione »
Forse c'era davvero un grande film potenziale dietro questo L'esorcismo - Ultimo atto. Oscuro, parecchio malato, molto privato, almeno per il regista Joshua John Miller, figlio di quel Jason Miller che fu padre Karras in L'esorcista di Friedkin, chissà quanto ispiratore del protagonista, l'attore alla deriva Anthony Miller (Russell Crowe, spesso in tutona e ciabatte), chiamato a sostituire un collega [...] Vai alla recensione »
Capisco che uno debba pur pagare le bollette e, se le buone offerte non fioccano più come una volta, accetti quel che passa il convento. Però fa tristezza vedere Russell Crowe coinvolto in film indegni del suo talento (che infatti nasconde: non si impegna affatto). Lanno scorso fu Padre Amorth nel terribile "L'esorcista del papa". Qui è un attore (in declino, yeah, e pure vedovo di fresco) chiamato [...] Vai alla recensione »
Dopo la più che dimenticabile interpretazione di Padre Amorth nel pessimo "L'esorcista del Papa", Russell Crowe torna a combattere con i demoni in "L'esorcismo - Ultimo atto", horror diretto da Joshua John Miller, ovvero il secondo figlio di Jason Miller, il mitico interprete di Padre Karras in "L'esorcista" (1974) di William Friedkin. Il protagonista della storia è Anthony Miller (Crowe), attore ormai [...] Vai alla recensione »
Quando un thriller horror fa dormire... Houston, abbiamo ben più di un problema. Un attore ex alcolista e vari grattacapi sulla coscienza cerca di rimettersi in gioco sul set ma si scopre posseduto dal diavolo. Perfetto come camomilla notturna per insonni, meno per gli aficionados di Linda Blair indemoniata. Russell Crowe sembra un ex attore e il pubblico esce sbadigliando.