Twilight of the Warriors: Walled In

Film 2024 | Thriller, 120 min.

Regia di Pou-Soi Cheang. Un film con Sammo Kam-Bo Hung, Louis Koo, Philip Ng, Richie Ren, Raymond Lam. Cast completo Genere Thriller, - Hong Kong, 2024, durata 120 minuti. distribuito da Tucker Film. Valutazione: 3 Stelle, sulla base di 3 recensioni.

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Ultimo aggiornamento sabato 18 maggio 2024

Vivere e morire nella Città Murata di Hong Kong"

Passaggio in TV
il film è stato trasmesso venerdì 30 maggio 2025 ore 21,20 su RAI4

Consigliato assolutamente no!
n.d.
MYMOVIES 3,00
CRITICA
PUBBLICO
CONSIGLIATO SÌ
Un buon action che lascia l'impressione che a Hong Kong, cinematograficamente parlando, non tutto sia perduto.
Recensione di Emanuele Sacchi
giovedì 11 aprile 2024
Recensione di Emanuele Sacchi
giovedì 11 aprile 2024

Hong Kong, Anni 80. All'interno del quartiere di Kowloon c'è una struttura molto particolare: la Città Murata, una sorta di baraccopoli del disagio, dove transitano i rifugiati e la criminalità regna incontrastata. Almeno finché Cyclone uccide il re degli assassini Jim e spezza la catena di morte, garantendo una relativa tranquillità agli abitanti del quartiere. Un giorno nella Città Murata arriva, in cerca di lavoro e denaro, Chan Lok-kwun, un clandestino imbrogliato in un giro di scommesse dal boss Mr. Big. Cyclone gli concede lavoro e ospitalità, ma la scoperta delle origini di Chan riapre antiche ferite, mai rimarginate, nella guerra tra gang delle Triadi.

Noto soprattutto per la violenza estrema dei suoi geniali film noir - titoli come Love Battlefield, Shamo o Dog Bite Dog - Soi Cheang sembra voler ritornare a quei fasti con Twilight of the Warriors: Walled In, seppur in una chiave estetica e stilistica molto differente.

La crudezza di allora è infatti riproposta in chiave di eccesso, tradendo l'origine fumettistica del testo (il manhua di Andy Seto): lo sfoggio di arti marziali vira ben presto verso l'inverosimile, fino a lambire il soprannaturale nell'ultima parte, tra armature invisibili che proteggono dai colpi e spiriti guerrieri che intervengono anche dall'aldilà. La coreografia marziale di Kenji Tanigaki non delude le aspettative, con un uso moderato del digitale e omaggi evidenti a classici gloriosi del passato, come il corpo indistruttibile di The Invincible Armour o le maschere letali di The Five Venoms. Cheang dilata la durata oltre le due ore per poter sviluppare la prima parte, dedicata all'esplorazione della Città Murata, fatta rivivere grazie alla computer grafica. Qui Chan viene accettato da una comunità sottoproletaria, che convive con un sistema di illegalità diffusa, cercando di preservare dei valori umani di solidarietà e misericordia. Il tratteggio di alcuni personaggi minori, come la bambina che prepara le polpette di pesce, rimanda alle migliori pagine umaniste della New Wave di Hong Kong e conferma che Cheang non ha smarrito il tocco, agevolando lo spettatore a empatizzare con il protagonista per meglio comprendere le ragioni delle sue scelte.

La seconda parte di Twilight of the Warriors: Walled In si concentra invece sull'azione, utilizzando la scenografia della città nella città per uno sviluppo verticale della lotta corpo a corpo, alla maniera di un videogioco platform (come già visto nel cult thailandese Chocolate con Jeeja Yanin). La virata mélo consente di allargare il campo della metafora sul destino effimero della Città Murata, destinata a essere demolita dal governo e quindi a morire, insieme ai suoi pregi e ai suoi difetti. È evidente il parallelo con quanto capitato a Hong Kong con l'handover dal Regno Unito alla Cina, ma la morale conclusiva - "Some things never change" - induce alla speranza. Nel complesso gli eccessi mélo e un epilogo dilatato oltremisura inficiano solo relativamente la tenuta generale di un buon action che, pur non aggiungendo molto alla storia del cinema di arti marziali, lascia quantomeno l'impressione che a Hong Kong, cinematograficamente parlando, non tutto sia perduto.

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domenica 19 maggio 2024
Antonio D'Onofrio
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Tre anni dopo Limbo, Soy Cheang torna con un film dove le arti marziali sono l'arma preferita dei combattenti tra le mura di Kowloon, un'enclave cinese all'interno di Hong Kong, in quello che era ancora territorio britannico. Una cittadella sovrappopolata, con più di 50000 abitanti concentrati in un fazzoletto di terra, poi distrutta in via definitiva nel 1994, e controllata per quaranta anni dalla [...] Vai alla recensione »

domenica 19 maggio 2024
Enrico Azzano
Quinlan

Il punto di partenza di Twilight of the Warriors: Walled In di Soi Cheang è il manhua (fumetto) City of Darkness. Insomma, a due passi da un manga. Ma se alcune derivazioni nipponiche sono evidenti, soprattutto nelle pose dei personaggi più giovani, il cuore pulsante del film è totalmente hongkonghese, in primis nella singolare ambientazione. L'abnorme insieme di edifici, la cosiddetta città murata [...] Vai alla recensione »

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CANNES FILM FESTIVAL
sabato 18 maggio 2024
Emanuele Sacchi

Vivere e morire nella Città Murata di Hong Kong. Vai all'articolo »

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