È curioso il percorso che ha portato Richard Arlen a Hollywood: durante la Prima Guerra Mondiale serve il paese come pilota delle aviazioni dell'esercito canadese, e una volta tornato a casa finisce a Los Angeles, dove trova lavoro come fattorino in un laboratorio di cinema. In un incidente in moto per le vie della Paramount Pictures si rompe una gamba, e lo studio, oltre ad offrirgli le cure mediche, lo mette sotto contratto. Nel 1925 è ancora una comparsa come altre, ma presto ottiene diversi ruoli accreditati, sebbene non abbia la stoffa dell'attore. Ma nell'era del muto poco importano le qualità recitative e Richard Archen si fa notare soprattutto per il suo bell'aspetto. La svolta arriva quando William A. Wellman lo scrittura come pilota in Ali (1927) con Charles 'Buddy' Rogers, Clara Bow e un giovane Gary Cooper. Il film vince l'Oscar e procura ad Arlen molti altri ruoli da eroe duro e cinico, un personaggio che si porterà dietro per tutta la carriera. Con l'arrivo del sonoro l'attività di Archen subisce un tracollo; dalla metà degli anni '30 l'attore partecipa a film di serie b - come Three Live Ghosts - e d'avventura. Nel 1949, dopo una delicata operazione, riacquista l'udito - rischiava di diventare completamente sordo - e prosegue la sua professione, cimentandosi in film western, fino al suo abbandono delle scene alla fine degli anni '60.