Il filo nascosto |
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Un film di Paul Thomas Anderson.
Con Daniel Day-Lewis, Vicky Krieps, Lesley Manville, Sue Clark.
continua»
Titolo originale Phantom Thread.
Drammatico,
Ratings: Kids+13,
durata 130 min.
- USA 2017.
- Universal Pictures
uscita giovedì 22 febbraio 2018.
MYMONETRO
Il filo nascosto
valutazione media:
3,98
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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il filo nascostodi ROBERTEROICAFeedback: 9266 | altri commenti e recensioni di ROBERTEROICA |
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domenica 4 marzo 2018 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
“Il filo nascosto” è un film da vedere. Magari per contestarne l’aurea di capolavoro che sta circondando la sua uscita nelle sale italiane. Magari per essere affascinati dal gioco supremo degli interpreti. O per tentare di disinnescare il sospetto di un progetto nato e cresciuto un po’ troppo a tavolino. Nell’Inghilterra degli anni Cinquanta, Reynolds (Daniel Day Lewis, eccellente, purtroppo alla sua ultima interpretazione se dobbiamo credere a quanto dichiarato alla stampa) un sarto eccelso, uno che fa solo abiti per nobili e aristocratici, meticoloso, ossessivo, maniacale, con una degna sorella, anch’ella glaciale e tipicamente british (Lesley Manville). I due a capo della sartoria ereditata dalla madre, cercano una nuova modella. La trovano in una giovane cameriera, Alma (Vicky Krieps, ottima) che, chiamata a servizio, si innamora del suo datore di lavoro e dimostra ben presto un peperino all’altezza del ruolo. L’americano Paul Thomas Anderson si dimostra invece un regista eclettico e preparatissimo (la messa in scena è davvero studiata al dettaglio) ed è convincente (anche se non particolarmente folgorante) nel portare avanti lo srotolarsi di un’ossessione, che, come un abito da sposa, diventa qualcosa di diverso, progressivamente, ad ogni passaggio. Il nascere di un rapporto di dominanza sadomasochistica e di amore, a suo modo. A tratti sembra di essere in un film di Manckiewicz (lo straordinario“Il fantasma e la signora Muir” tanto per fare un nome, e infatti anche qui, ad un tratto si presenta uno spettro, dietro una porta) per altri versi viene in mente “The Beguiled” di Cullinam/Don Siegel/Sofia Coppola. Ma l’accelerazione del quarto d’ora finale può anche non convincere in pieno. Cosi’ come i messaggi in una bottiglia che il bravo sarto cuce all’interno delle sue creazioni. Che restano lampi esoterici, senza una vera risposta.
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