Lo chiamavano Jeeg Robot |
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Un film di Gabriele Mainetti.
Con Claudio Santamaria, Luca Marinelli, Ilenia Pastorelli, Stefano Ambrogi.
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Azione,
Ratings: Kids+13,
durata 112 min.
- Italia 2015.
- Lucky Red
uscita giovedì 25 febbraio 2016.
MYMONETRO
Lo chiamavano Jeeg Robot
valutazione media:
3,52
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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Un supereroe di borgatadi Nino Pell.Feedback: 543 | altri commenti e recensioni di Nino Pell. |
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sabato 12 marzo 2016 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Indubbiamente "Lo chiamavano Jeeg Robot" del regista Gabriele Mainetti è un film decisamente interessante, soprattutto perché tenta l'esperimento, già magnificamente riuscito da un'altra pellicola italiana, appunto "Il ragazzo invisibile"di Gabriele Salvatores, di unire il genere fantascientifico, esclusivamente riguardante un tipo di produzione estera, soprattutto americana, ad un tipo di filmografia tipica del nostro Cinema italiano. Il risultato anche questa volta ci appare convincente. Anzi, a differenza del sopra citato "Il ragazzo invisibile", film in fin dei conti abbastanza "accomodante", filologicamente molto simile ad un film americano e pertanto tranquillamente godibile da un pubblico eterogeneo, questo di Gabriele Mainetti, almeno per quanto riguarda le mie personali impressioni, lo ritengo sicuramente ancora più originale e particolare. Spesso da ragazzo mi sono posto questa domanda: la storia del Cinema e dei fumetti hanno sempre mostrato i supereroi pensare ed agire nell'ambito di una realtà logistica e strutturale riguardante esclusivamente l'America. E se invece con la fantasia si provasse a farli nascere magari in Italia, magari in dei luoghi non proprio acculturati e signorili? Ecco, questo film di Mainetti è riuscito a soddisfare questa curiosità che da decenni nutrivo dentro me. L'aver catapultato la vicenda fantasiosa di un uomo dotato di super poteri nell'ambito della periferia della città di Roma e nel pieno degrado, tra povertà e lotte tra giovani bande di teppisti, se non proprio di camorristi, è da ritenersi un'idea assolutamente geniale. Il protagonista, Enzo, interpretato da Claudio Santamaria, è un ladruncolo di borgata che conduce una vita solitaria e che ama, come passatempo, i film porno. Un bel giorno scopre di avere poteri paranormali e la sua vita, piano piano, inizierà a cambiare anche grazie al sopraggiungere di una storia d'amore con la sua vicina di casa che soffre di una forma di ritardo mentale e che ama da morire le storie fantastiche dell'eroe Jeeg Robot. Il film per il resto scorre in maniera "maschia", "cruda", considerato che il tema narrativo riguarda storie di giovani briganti e faccendieri di borgata. Senza pertanto soffermarmi troppo nel raccontare i risvolti della storia, vorrei qui puntualizzare le mie impressioni complessive e sintetiche sul film. Confesso che alla fine oltre naturalmente alla particolarità del genere, la pellicola mi ha entusiasmato soprattutto per lo spessore interpretativo dei tre protagonisti principali: il solitario Enzo, appunto interpretato da uno dei più bravi attori italiani degli ultimi 15 anni, ossia l'esperto Claudio Santamaria; ottimo Luca Marinelli nel ruolo dello "zingaro", uno spietato e crudele capo clan della zona e poi la brava attrice Ilenia Pastorelli che si cala perfettamente nel ruolo della protagonista femminile ingenua, spontanea e piena di amore. Film che amalgama con successo drammaticità e ironia e che giustamente è riuscito a conquistare pubblico e critica. E non è poco.
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