Quando si decide di girare un film su Licoln e quindi sull'abolizione della schiavitù subito si pensa ad un colossal, ad un capolavoro, ad un'opera cinematografica di indiscusso valore che merita riconoscimenti e premi, etc. etc.
In realtà, per me il lavoro di Spielberg non è riuscito nel suo intento e non è stato all'altezza dell'importanza del tema trattato. E non è certo che scegliere un tema così importante potesse di per sè bastare al successo di un film!
Come si studia a scuola, in letteratura italiana, il romanzo storico è una narrazione che tratta di fatti verosimilmente accaduti, cioè inquadrati in un contesto storico di riferimento... e così è per il Cinema.
Il contesto storico in cui s'inquadra il film è il periodo in cui si dibatte sul 13o emendamento alla Costituzione degli USA che appunto prevede l'abolizione della schiavitù. Il tentativo del film è quello di raccontare l'esperienza del Presidente americano Lincoln restituito della sua veste umana ed alle prese con le difficoltà della sua professione e del suo ruolo di marito e di padre.
Sebbene l'opera abbia ricevuto 13 nomination agli Oscar 2013, in realtà è stata a mio avviso molto deludente.
La trama si svolge con una lentezza imbarazzante, gli attori sono quasi impercettibili, Daniel Day-Lewis ben truccato è forse troppo convinto di stare interpretando un ruolo importante che probabilmente gli porterà un oscar... se solo avesse pensato a recitare!
I costumi sono buoni, ma un pò troppo simili e lo spettatore a volte fa difficoltà a riconoscere i personaggi.
La caratterizzazione degli stessi personaggi è molto scarsa e tutti sembrano delle comparse, incluse nel film perchè la storia lo richiede, che ruotano intorno alla figura centrale, un pò troppo solitaria, del protagonista.
Le scene che mi sono molto piaciute sono quella della trasmissione del Telegramma, in cui Lincoln cita Euclide, e la votazione finale nel Congresso, quando Tommy Lee Jones, forse il miglior attore nel film, offende gli oppositori politici... il resto è ben poco.
L'unico aspetto di rilievo del film è il significato che si dà alla corruzione politica: essa è ammissibile quando è finalizzata all'interesse comune e non al perseguimento di interessi particolari. Un principio morale e storico, questo, molto attuale anche ai giorni nostri e nel nostro Paese.
In conclusione, se si confronta questo film con un altro film "storico", il Discorso del Re... resta veramente poco da dire... entrambi i film hanno una struttura simile, ambedue si svolgono prevalentemente in ambienti chiusi, hanno pochissime scene d'azione, e propongono l'umanizzazione del personaggio storico protagonista del film... ma non c'è proprio paragone! Il Discorso del Re è sì un vero colossal, un capolavoro assoluto, con una trama veloce, brillante ed di un crescendo di interesse che davvero appassiona ed emoziona lo spettatore.
Per quanto riguarda Lincoln forse era meglio andare a vedere Flight con Denzel Washington o magari andare a mangiare un panino... per ripetersi la storia di questo grande uomo sarebbe bastato riprendere in cantina un libro di teso scolastico (o magari ricercare Lincoln su google o wikipedia!)... complimenti, come al solito, a My Movies! Ciao a tutti
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